Google Pay, la cui prima versione risale al lontano 2015 – all’epoca si chiamava Android Pay – continua l’espansione e l’abilitazione presso sempre più esercizi commerciali per il pagamento cn smartphone e smartwatch, e ovviamente per gli acquisti online, grazie alla partnership con la maggior parte degli istituti di credito più note.
Nel 2018 si era persino rifatto il look, cambiando layout, funzionalità, e sbarcando ufficialmente in Italia. Allora le carte abilitate erano davvero poche ePostePay, Hello Bank, BCC e Nexi, tanto per citarne alcune, ci hanno messo un po’ di tempo prima di essere integrate nel sistema. Ma Google non ha certo dormito sugli allori e ha cavalcato la corsa al pagamento elettronico, esattamente come altre realtà, che confidano – e supportano – nel nuovo cambio d’abitudini allo shopping degli utenti di tutto il mondo.
Google Pay, gli istituti bancari abilitati
Le new entry sono le seguenti: FIDEURAM, Banca 5 e Curve OS Limited, che si aggiungono alla lunga lista, facendola arrivare a quota 29 partner.
- Banca Iccrea
- Banca Mediolanum (escluse Mediolanum Conto Carta, Carta ORO Mediolanum, AMERICAN EXPRESS)
- Banca Popolare dell’Alto Adige – Volksbank
- Banca Sella
- BPER Banca
Banco di Sardegna
Cassa di Risparmio di Bra
Cassa di Risparmio di Saluzzo - Bunq
- Deutsche Bank Italy
- Edenred
- Fineco Bank (escluse Carta Link Fineco, Carte prepagate Fineco per terze parti, Carte V PAY)
- Flowe S.p.A. Societa’ Benefit
- HYPE
- Intesa Sanpaolo
- Monese
- Nexi e banche partner (escluse Carte prepagate co-branded – Trenitalia, Vodafone ed Eni-)
- N26
- Paysafe Financial Services Limited
- PostePay S.p.A
- Revolut
- TransferWise
- UBI Banca
- Widiba Bank Spa
- Wirecard
Per quanto riguarda UniCredit SPA sono davvero molte le carte non utilizzabili, in caso di rapporto con questa banca il consiglio è quello di rivolgersi direttamente all’istituto per maggiori informazioni o visitare la pagina di supporto di Google Pay ufficiale.
Come si evince dall’elenco infatti, non proprio tutte le carte possono essere utilizzate, ma c’è da dire che Google ha già ampliato efficacemente il “portafoglio”, così da agevolare concretamente gli utenti nelle spese ed operazioni bancarie quotidiane e più frequenti. Il Covid e le relative limitazioni sono state certo un motivo in più per accelerare un percorso che già da qualche anno aveva iniziato la sua crescita: l’eliminazione del contante e l’operatività contactless.
Le misure di sicurezza, invece, garantite da Google Pay sono davvero molteplici: Google Pay protegge i dati di pagamento grazie ai più alti standard e innovativi strumenti di sicurezza. Quando viene effettuato un pagamento nei negozi, Google Pay non condivide il numero della carta utilizzata, così i dati rimangono al sicuro. Per fare acquisti in negozio, Google Pay richiede di impostare il blocco schermo che dovrà essere quindi sbloccato dall’utente per la maggior parte delle operazioni. Se si perde il telefono, il blocco schermo consente di evitare utilizzi impropri dello stesso. Su dispositivi Android, poi, è possibile bloccare e resettare il telefono anche da remoto con la funzione Trova il mio dispositivo.