Se è vero che consultando Google Maps basta un click per spiare la via dove risiedo, forse non sai che è altrettanto vero che sempre con un click tu puoi nasconderla dagli occhi più indiscreti. Il diritto alla privacy, diventato tanto di moda negli ultimi due anni, e un diritto che deve essere esercitato attivamente, se il web è la tua seconda casa.
Cosa significa questo? Significa che sei tu che devi intervenire attivamente per godere di certe tutele e nel caso di Google Maps, se non sarai tu stesso ad avviare un processo di oscuramento del tuo indirizzo, quello rimarrà lì a disposizione di chi vuole curiosare un po’ sulla tua vita magari scoprendo dettagli personali che tu preferiresti non fare conoscere.
Quando ho controllato il mio indirizzo infatti, non solo compariva la mia via ma anche modelli e colore delle macchine parcheggiate accanto. Se tutto questo ti infastidisce o ti preoccupa, puoi porre rimedio, perché sto per spiegarti come puoi togliere il tuo indirizzo da Google Maps street view.
Google Maps street view: ecco come rendere invisibile la tua via in una manciata di clic
Innanzitutto ti voglio rassicurare: se pensi che la tua sia un’esagerazione o una fissazione, sappi che anche Tim Cook, numero uno di Apple, ha fatto oscurare il suo indirizzo. Quindi la tua è un’esigenza condivisa ed è giusto che vada supportata.
Ora veniamo a noi e togliamo una volta per tutte i pettegoli dalla tua vita, o se non altro, dalla tua via:
- Accedi sia dal desktop o dal tuo smartphone (dal desktop è più facile) a Google Maps street view e digita il tuo indirizzo;
- In alto, troverai l’icona con i tre puntini verticali. Apri il menù e seleziona “segnala un problema”: apparirà l’indirizzo che hai appena inserito;
- A questo punto puoi scegliere tra le varie opzioni la sfocatura e selezionare “la mia casa“. Per poter perfezionare questo passaggio, dovrai inserire il tuo indirizzo email, in modo che Google possa fare le opportune verifiche sulla paternità della richiesta. Ecco fatto, il tuo indirizzo adesso è pixelato a prova dei più inguaribili impiccioni.
È importante ricordare che l’Italia, rispetto alla tutela della privacy, è decisamente in ritardo. Secondo una ricerca condotta da Dla Piper, una società che si occupa di servizi legali, l’Italia è il secondo Paese della Comunità Europea per numero di violazioni del regolamento europeo sulla tutela dei dati personali, il c.d. Gdpr. Al primo posto troviamo la Spagna.
Non solo, l’Italia gode di un pessimo record riguardo ai “data breach” che in parole povere riguardano la violazione dell’accesso ai dati sensibili e successiva divulgazione non autorizzata. Questa precisazione per farti capire che strumenti come Google Maps sono solo la punta di un iceberg immenso, che ad oggi ci è costato 1.1 miliardi di euro in sanzioni comminate dall’Europa.
Un’altra segnalazione che ti faccio, e sulla quale attualmente, se sei automobilista, non hai nessun controllo è la denuncia fatta dalla FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile, che ha richiesto all’Unione Europea più tutele per i dati sensibili degli automobilisti. Succede infatti che il contributo digitale che interessa le automobili che richiede appunto i dati sensibili degli automobilisti, ha reso più fragile il sistema che ne permette il loro sfruttamento e divulgazione, senza che i guidatori possano esercitare alcun controllo.
Tutto questo può sembrare surreale ma è una situazione con la quale bisogna fare i conti. Per quanto ti è possibile dunque, autotutelati: non partecipare a concorsi sospetti, per i quali ci sono premi incredibili in cambio di un contributo spese di un euro che ti verrà detratto dal conto dopo che avrai inserito le tue credenziali di accesso. Utilizza queste ultime solo se necessarie e su siti che garantiscono di tutelarti. Per gli acquisti utilizza PayPal o piattaforme simili che proteggono te e i tuoi acquisti.
Scarica app solo da Store affidabili, che non contengano i cosiddetti malware che infetteranno il tuo smartphone o qualsiasi device che usi abitualmente: si tratta di virus che mirano proprio ad impadronirsi dei tuoi dati sensibili, delle tue credenziali, e dei tuoi file, dalle foto agli audio su WhatsApp. Per tutte le altre informazioni che riguardano la privacy, la tecnologia e la scienza visita il nostro sito e continua a seguirci.