Hai mai cercato qualcosa su Google e trovato subito una risposta automatica senza nemmeno dover aprire un link? Ecco, quella funzione si chiama AI Google Search, e sta per cambiare ancora di più.
L’azienda ha annunciato una nuova modalità chiamata “AI Mode”, che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui trovi le informazioni online. Ma è davvero un passo avanti o un rischio per la qualità della ricerca?
Cosa sta succedendo con Google Search?
Google ha deciso di potenziare AI Google Search integrando il suo modello più avanzato, Gemini 2.0. Questa tecnologia sarà in grado di rispondere a domande ancora più complesse, comprese quelle su matematica, coding e argomenti tecnici.
Fin qui, niente di strano. Ma la vera novità è che Google sta testando un’interfaccia chiamata “AI Mode”, che potrebbe eliminare completamente i link ai siti web tradizionali, sostituendoli con risposte generate dall’intelligenza artificiale.
Cosa significa AI Mode per chi cerca informazioni?
Se usi AI Google Search nella modalità AI Mode, vedrai solo risposte elaborate dall’IA, senza la possibilità di scorrere fino ai classici risultati con i link. In pratica, invece di scegliere tra fonti diverse, dovrai fidarti completamente di ciò che l’algoritmo ritiene essere la risposta giusta.
Google afferma che questo nuovo approccio è nato dalle richieste degli utenti, che desiderano risposte rapide e dirette. Ma quanto possiamo fidarci di un sistema che in passato ha già dimostrato di generare informazioni inesatte o addirittura false?
L’intelligenza artificiale può sostituire il web?
L’idea di un motore di ricerca che risponde direttamente alle domande senza mostrare le fonti ha fatto discutere. I critici sottolineano che questa novità potrebbe:

✅ Penalizzare i siti web indipendenti, che perderebbero traffico perché gli utenti non hanno più bisogno di cliccare sui loro contenuti.
✅ Limitare la diversità delle fonti, lasciando che sia solo l’IA di Google a decidere quale informazione mostrare.
✅ Aumentare il rischio di errori, visto che l’IA può generare risposte imprecise o fuorvianti, come già accaduto con le AI Overviews.
Se hai mai usato un chatbot come ChatGPT per cercare informazioni, sai che a volte l’IA può “inventare” fatti inesistenti. Ora immagina un’intera ricerca Google basata solo su questo tipo di risposte.
Chi potrà usare AI Mode?
Per ora, la nuova funzione sarà disponibile solo per gli utenti che sottoscrivono il piano Google One AI Premium. Questo significa che non sarà attivata automaticamente per tutti, ma chi la sceglierà avrà un’esperienza di ricerca completamente diversa da quella tradizionale.
Se sei tra quelli che preferiscono leggere articoli da più fonti prima di farsi un’idea, questa novità potrebbe non piacerti affatto.
Cosa cambia per te?
Se AI Mode diventasse lo standard, la ricerca online non sarebbe più come la conosciamo. Potrebbe diventare più veloce, ma anche meno trasparente e più soggetta a errori.
Vale la pena affidarsi ciecamente all’intelligenza artificiale per trovare risposte? Oppure è meglio continuare a consultare fonti diverse e approfondire i temi più importanti?
Se vuoi rimanere aggiornato su tutte le novità dell’AI Google Search, seguici su Instagram: @icrewplay_t.