Non è solo un uccello dai colori spettacolari. La ghiandaia è una delle creature più sottovalutate dei nostri boschi: intelligente, organizzata, astuta e con un talento sorprendente per il giardinaggio. Sì, perché questo volatile è un vero giardiniere volante. Vuoi scoprire perché?
Un parente del corvo… con l’estetica a posto
Dimentica il cliché del corvo nero e lugubre. La ghiandaia (Garrulus glandarius) è il cugino colorato e chiacchierone della famiglia Corvidae, la stessa dei corvi e delle gazze. Il suo piumaggio mescola rosa cipria, blu elettrico, nero lucido e bianco candido, con riflessi che al sole fanno invidia a un pavone.
E dietro quel look da passerella? Un cervello fino.
Dove vive (e dove si fa sentire)

La ghiandaia è una presenza fissa nei boschi italiani: la trovi tra querce, faggi, castagni e persino nei parchi cittadini, se abbastanza verdi. Ama i luoghi tranquilli ma si è adattata anche alle periferie, dove continua a seminare, letteralmente, il caos.
È una specie onnipresente da Spagna a Giappone, ma è in Europa che dà il meglio: ogni autunno inizia la sua missione speciale…
L’ossessione per le ghiande (e per il futuro)
La ghiandaia è ossessionata dalle ghiande. Ma non le mangia tutte subito: le raccoglie e le nasconde sottoterra, una ad una, in migliaia di nascondigli diversi.
Ecco il punto: ricorda dove le ha messe. O quasi. Quelle che dimentica… germogliano. In pratica, è una seminatrice involontaria di querce. Senza di lei, interi ecosistemi sarebbero molto più poveri.
E non lo diciamo noi. Studi scientifici hanno dimostrato che la ghiandaia è tra le principali responsabili della rigenerazione naturale dei boschi europei. Un comportamento che si chiama caching, e che rivela capacità cognitive di pianificazione e memoria spaziale avanzata.
Intelligenza e inganno: stile corvo

Sai cosa fa una ghiandaia se capisce che un’altra la sta spiando mentre nasconde il cibo? Aspetta, se ne va… e lo risistema altrove. In laboratorio è stato dimostrato che alcune ghiandaie “mentono” deliberatamente per evitare furti. Roba da spie.
E se pensi sia una coincidenza, sappi che la Garrulus glandarius è capace anche di imitare il richiamo di rapaci per spaventare gli altri animali. Sì, fa la voce grossa per scacciare la concorrenza. La sua imitazione della poiana è talmente credibile da trarre in inganno persino gli ornitologi.
Sentinella del bosco (e dei parchi)
Quando sei in un bosco e senti un richiamo secco, ripetuto, stridulo… probabilmente è una ghiandaia che ha visto qualcosa di sospetto. Predatori, esseri umani, serpenti: lancia l’allarme a tutti. È il sistema di sorveglianza della foresta, e i suoi avvertimenti vengono ascoltati anche da cervi, scoiattoli e altri uccelli.
Cambiamenti climatici? La ghiandaia si adatta
A differenza di tante specie in difficoltà, la ghiandaia sembra cavarsela bene con le stagioni più miti. Più temperature miti = più raccolti di ghiande = ghiandaia felice. Ma non è tutto rose e fiori: la frammentazione degli habitat e l’inquinamento sonoro urbano riducono le sue prestazioni, soprattutto in fatto di comunicazione e dieta.
E in città? Si adatta, ma spesso mangia di tutto — anche quello che non dovrebbe — e perde parte del suo ruolo ecologico.
Perché dovresti amarla (o almeno rispettarla)
- Tiene in piedi i boschi.
- È un cervello su due ali.
- Aiuta la biodiversità, anche dove non lo sai.
- Ti avvisa quando c’è un predatore nei paraggi (sì, anche un gatto randagio).
In breve, è uno degli uccelli più intelligenti, utili e affascinanti che puoi incontrare nei nostri paesaggi. E la prossima volta che la senti strillare da un ramo… magari ti sta solo salvando la pelle.
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