Il riporto nei gatti è un fenomeno molto più comune di quanto si pensasse in passato, come dimostrato da un recente studio pubblicato su PLOS ONE. Secondo la ricerca, il 41% dei gatti domestici adotta questo comportamento, sfidando l’idea che il riporto sia un’attività esclusiva dei cani e noi oggi vogliamo parlartene!
Gatti e riporto, approfondiamo
Nonostante sia noto che ai cani piace riportare oggetti, lo studio ha rivelato che quasi la metà dei proprietari di gatti ha osservato lo stesso comportamento nei propri animali. In particolare, razze come il birmano, il siamese e il tonkinese sono risultate particolarmente inclini a riportare. I dati suggeriscono che il riporto nei gatti non è solo legato a istinti predatori, ma è anche un modo per esprimere giocosità e interagire con gli esseri umani. Un dato davvero interessante non trovi?
lo studio sottolinea che il riporto nei gatti potrebbe essere una forma di canalizzazione dei loro istinti naturali di caccia, soprattutto per quei felini che vivono esclusivamente in casa. Questo comportamento è più comune tra i gatti giovani e attivi, mentre quelli più anziani o con problemi di salute tendono a evitare questa attività. Inoltre, il riporto potrebbe rappresentare una forma di interazione con i padroni, simile a quella che avviene tra cani e umani.
Ma i cani?
Mentre il 78% dei proprietari di cani intervistati ha confermato che i loro animali riportano oggetti, il riporto nei cani è spesso associato a razze specifiche, come i Labrador e i Golden Retriever, storicamente addestrate per questo compito. Nei cani, il riporto è generalmente legato all’addestrabilità e all’obbedienza, caratteristiche che vengono valorizzate nelle razze selezionate per la caccia o la pastorizia. Insomma, specie diverse ma abitudini in comune!