Samsung si prepara a rinnovare profondamente la sua linea di smartwatch con l’arrivo del Galaxy Watch 8, e le prime immagini trapelate lasciano già intendere un cambiamento di rotta importante, soprattutto dal punto di vista del design.
Il nuovo modello base sembra abbandonare la tradizionale cassa rotonda che ha caratterizzato gli smartwatch Galaxy delle generazioni precedenti, per adottare un’estetica più squadrata, definita in gergo “squircle”: una forma ibrida tra quadrato e cerchio, che ricorda da vicino lo stile introdotto l’anno scorso con il Galaxy Watch Ultra.

Il display rimane perfettamente circolare, ma questa volta incastonato in una cornice squadrata, con angoli visibilmente arrotondati, una scelta stilistica che rompe con il passato e richiama molto da vicino ciò che Apple ha già sperimentato, ma con un’identità visiva tutta sua.
I bordi sono sottili, mentre i pulsanti laterali risultano più discreti, meno sporgenti e decisamente più integrati rispetto a quanto visto nel recente Watch 6, ciononostante non si tratta solo di un’evoluzione di stile, ma dell’avvio di una strategia che punta a differenziare chiaramente i modelli disponibili nella gamma.
Per la prima volta, infatti, la famiglia Galaxy Watch si sdoppia in tre varianti ben distinte: il Galaxy Watch 8 “standard”, il Galaxy Watch 8 Classic e il nuovo Galaxy Watch Ultra edizione 2025. Il Galaxy Watch 8 base, stando alle indiscrezioni più attendibili, sarà disponibile in due dimensioni — da 40 e 44 millimetri — con colorazioni sobrie come Graphite e Silver.
Il Galaxy Watch 8 Classic, invece, tornerà con la sua iconica ghiera rotante (anche se Samsung non l’ha ancora confermato ufficialmente), offrendo una sola taglia da 46 mm e due colorazioni: bianco o nero. Infine, il modello Galaxy Watch 8 Ultra — che riprenderà l’impostazione rugged e squadrata già vista nel 2024 — verrà proposto in nuove finiture più professionali, tra cui un titanio grigio e un inedito blu metallico.
Le prime reazioni della community, tuttavia, sono tutt’altro che unanimi, anzi, il design “squircle” del Galaxy Watch 8 ha generato fin da subito un’ondata di commenti contrastanti. Alcuni utenti su Reddit non hanno esitato a definire il nuovo look “cheap”, o comunque poco elegante rispetto al design più raffinato e minimalista delle generazioni passate.
Detto ciò, chi ha potuto osservare da vicino un’unità reale — complice la vendita di un esemplare non ancora annunciato apparsa su eBay — ha parlato di un effetto visivo molto più solido e convincente rispetto a quanto mostrato nei primi rendering.

Il lancio ufficiale della serie Galaxy Watch 8 è previsto per luglio, durante l’evento Unpacked in cui Samsung presenterà anche i nuovi smartphone pieghevoli e nel frattempo, è già partita la beta pubblica di One UI 8 Watch, la nuova interfaccia software che accompagnerà il debutto degli smartwatch di nuova generazione.
Galaxy Watch 8: cuore tecnologico e nuove ambizioni
Dietro le apparenze — e il discusso cambiamento estetico — si nasconde un lavoro ingegneristico ambizioso. Il Galaxy Watch 8, in tutte le sue versioni, porta con sé un’evoluzione interna che punta a rendere gli smartwatch di Samsung non solo più versatili, ma anche più indipendenti dallo smartphone.
Uno dei primi segnali in questa direzione è l’aumento della memoria interna, che secondo fonti attendibili dovrebbe passare a 64 GB, almeno per le varianti Galaxy Watch 8 Classic e Ultra, un upgrade significativo, soprattutto se si considera che le versioni precedenti si fermavano a 32 GB.
Questo ampliamento dell’archiviazione apre la strada a nuove possibilità: archiviare più musica offline, scaricare app complesse e — in prospettiva — ospitare moduli legati all’intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo, senza dover sempre fare affidamento su una connessione costante.
In un’epoca in cui i wearable stanno diventando sempre più “autonomi”, questa scelta va letta come un tassello strategico, e la crescente potenza di calcolo degli smartwatch, è oggi necessaria non tanto per le notifiche o il tracciamento dell’attività fisica, quanto per elaborare localmente i dati biometrici, riconoscere schemi comportamentali e — nel prossimo futuro — anticipare i bisogni dell’utente.

Dal punto di vista hardware, è atteso anche un nuovo processore Exynos W1000 (nome non confermato ufficialmente), che dovrebbe garantire non solo migliori prestazioni ma anche un’efficienza energetica superiore. Questo aspetto è particolarmente rilevante per gli utenti che utilizzano il proprio smartwatch in modo intensivo, magari monitorando sonno, stress, allenamenti e notifiche per l’intera giornata.
Una maggiore efficienza si traduce in un’autonomia più duratura, da sempre uno degli aspetti più delicati in questo segmento di mercato.
Samsung sembra anche intenzionata a raffinare la sua esperienza di tracciamento della salute, e i sensori di frequenza cardiaca, SpO2 e temperatura cutanea saranno ovviamente presenti, ma è possibile che la nuova generazione includa anche un sistema di rilevamento avanzato del sonno con analisi basata sull’intelligenza artificiale, già in parte sperimentato sulle ultime versioni software.
Alcuni rumor suggeriscono anche l’introduzione di un algoritmo predittivo per la salute cardiovascolare, che potrebbe fornire segnali di allarme precoci in base a micro-variazioni rilevate nella frequenza cardiaca o nella variabilità HRV.
Un altro fronte d’innovazione è rappresentato dal nuovo sistema di aggancio dei cinturini, Samsung avrebbe adottato per tutta la serie Galaxy Watch 8 lo stesso meccanismo introdotto nel Watch Ultra, che consente un innesto più stabile ma che allo stesso tempo potrebbe segnare la fine della compatibilità con i cinturini standard delle generazioni precedenti.
Una decisione che ha già fatto discutere, soprattutto tra gli utenti più affezionati che possiedono una collezione di cinturini originali o aftermarket, ciononostante il vantaggio è innegabile in termini di solidità e impermeabilità: l’attacco a scorrimento riduce la possibilità che il cinturino si sganci in attività dinamiche, come corsa o ciclismo.

Il sistema operativo, naturalmente, sarà One UI 8 Watch, basato su Wear OS di Google. Questo significa accesso garantito al Play Store, a una vasta gamma di app terze, e un’integrazione più profonda con i servizi Google, dal calendario alla navigazione, ma la vera novità della One UI 8 è l’attenzione alla personalizzazione dell’esperienza utente.
Non solo nuove watchface e funzioni di benessere mentale, ma anche un layout delle app più intelligente, widget adattivi e notifiche che apprendono dalle abitudini dell’utente. L’interfaccia sarà più fluida, più coerente e anche più ricca graficamente, adattandosi meglio ai display AMOLED sempre più luminosi e dettagliati che Samsung continua a perfezionare.
Va segnalato, infine, un elemento curioso: alcuni utenti hanno notato, nei modelli finiti trapelati online, l’assenza dell’indicazione “Samsung” sul fondo della cassa. Al suo posto, compare semplicemente la scritta “Galaxy Watch”, segno che l’azienda potrebbe voler rafforzare il marchio Galaxy come entità autonoma anche nel mondo wearable, sganciandolo — almeno graficamente — dal logo principale. Un dettaglio apparentemente minore, ma che racconta molto di una strategia che punta a consolidare l’identità del prodotto a prescindere dal brand.
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