Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: La fusione nucleare che fu scoperta per caso nel 1938: il genio dimenticato di Arthur Ruhlig
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NaturaScienza

La fusione nucleare che fu scoperta per caso nel 1938: il genio dimenticato di Arthur Ruhlig

Fusione nucleare? Una cosa nota, ma al contempo sottaciuta, dal 1938 riscoperta oggi nel campo della fisica

Andrea Tasinato 10 ore fa Commenta! 5
SHARE

Nel mondo della fisica ci sono scoperte che passano inosservate per decenni (non solo la fusione nucleare, ma ci arrivo!), e poi ci sono intuizioni geniali che, seppur dimenticate, finiscono per influenzare il futuro dell’umanità e questo è il caso di Arthur Ruhlig, un fisico dell’Università del Michigan che nel 1938 osservò per la prima volta la fusione deuterio-trizio (DT) e oggi, questa reazione è centrale sia per la deterrenza nucleare che per la ricerca sull’energia da fusione; eppure, per oltre 80 anni, quasi nessuno sapeva che tutto era cominciato con lui.

Contenuti di questo articolo
La scoperta dimenticataL’intuizione che ispirò il Progetto ManhattanReplicare l’esperimento, oggiUna vita tra fisica, radar e segreti militariUn’eredità (ri)scopertaMorale e conclusione di tutto questo?
La fusione nucleare che fu scoperta per caso nel 1938: il genio dimenticato di arthur ruhlig
Richard crane, relatore della tesi di arthur ruhlig, con l’acceleratore dell’università del michigan utilizzato per gli esperimenti

Un team del laboratorio Los Alamos (quello del Progetto Manhattan) ha appena replicato il suo esperimento, ricon

oscendone finalmente l’importanza storica e scientifica.

Leggi Altro

Inquinamento atmosferico: +20% rischio di meningioma
Una cometa da record sta sputando gas dal suo interno, e gli scienziati non capiscono come faccia
James Webb scatta la prima foto a un esopianeta… e lo scopre così
Il dinosauro con la faccia da Barney? In Texas hanno trovato un fossile che sembra uscito da un cartone

La scoperta dimenticata

Nel 1938, mentre studiava gli effetti dei raggi gamma su interazioni tra nuclei di deuterio, Ruhlig notò qualcosa di strano: protoni con energie altissime, troppo alti per essere spiegati da ciò che stava analizzando e qual era l’unica spiegazione plausibile? Una reazione secondaria tra trizio e deuterio, ossia fusione nucleare.

La fusione nucleare che fu scoperta per caso nel 1938: il genio dimenticato di arthur ruhlig
Un gruppo al simposio nucleare del michigan, 1936, tra cui ruhlig.

Ruhlig scrisse un breve articolo su Physical Review, ipotizzando che questa fusione fosse “estremamente probabile”. Ma l’articolo passò quasi inosservato e solo pochi anni dopo, un altro fisico, Emil Konopinski, consulente del Progetto Manhattan – avrebbe suggerito che proprio quella reazione DT poteva essere utile nelle armi nucleari.

Ma da dove gli venne quell’idea?

L’intuizione che ispirò il Progetto Manhattan

Nel 2023, i fisici Mark Chadwick e Mark Paris hanno ricostruito il puzzle. Consultando vecchi archivi, scoprono che Konopinski e Ruhlig erano stati compagni di studi al Michigan, seguiti dallo stesso mentore. E che Konopinski, in un’intervista del 1986, citava esplicitamente “ricerche prebelliche” come base delle sue intuizioni.

Tutto portava a Ruhlig.

Replicare l’esperimento, oggi

Così il laboratorio di Los Alamos ha deciso: non bastava una simulazione, serviva un vero esperimento, così in collaborazione con la Duke University, i ricercatori hanno usato un acceleratore moderno per ripetere ciò che Ruhlig fece con mezzi rudimentali negli anni ’30.

E funziona: la fusione DT viene effettivamente osservata come reazione secondaria, proprio come lui aveva ipotizzato.

Certo, i dati moderni mostrano che Ruhlig aveva sovrastimato il numero di neutroni prodotti. Ma l’essenza della sua osservazione era giusta e nonostante le sue misurazioni fossero imprecise (anche per i mezzi dell’epoca), la sua intuizione si è rivelata corretta.

Una vita tra fisica, radar e segreti militari

Ruhlig non è mai diventato famoso. Dopo la sua pubblicazione del 1938, lavorò per il Naval Research Laboratory, contribuendo a progetti top-secret sulla missilistica, la radiazione e persino le prime misurazioni di plasma da fusione durante i test nucleari nel Pacifico.

è presente su YouTube l’audio dell’intervista originale di Konopinski

Nel 1951, durante Operation Greenhouse, fu tra i primi a osservare plasma da fusione acceso. Proprio lui, che aveva visto per primo la fusione DT, osservava ora le sue applicazioni su scala militare.

Negli anni ’60 lavorò alla divisione Aeronutronic della Ford, aiutando lo sviluppo di tecnologie radar e persino laser per l’aviazione.

Un’eredità (ri)scoperta

Oggi, grazie a un esperimento moderno e a un lavoro d’archivio degno di Indiana Jones, il nome di Arthur Ruhlig torna alla luce. La sua scoperta casuale, ignorata da quasi tutti, è ora riconosciuta come una pietra miliare per la ricerca sulla fusione nucleare, compresa quella civile, come quella dei reattori tokamak o dell’NIF (National Ignition Facility).

La figlia di Ruhlig, Vivian Lamb, ha persino contattato il team, emozionata di poter condividere con la nipote la storia di suo padre: un uomo silenzioso ma curioso, fedele al metodo scientifico e al rigore dell’esperimento ben fatto.

Morale e conclusione di tutto questo?

Non tutte le scoperte rivoluzionarie fanno rumore e alcune restano nascoste per decenni, finché qualcuno non decide di guardarci dentro davvero. In un mondo dove si corre sempre dietro alla novità, la storia della fusione DT e di Arthur Ruhlig ci ricorda che anche il passato sa essere visionario.

E magari, il futuro dell’energia pulita, era già scritto su una lettera del 1938.

 Los Alamos National LaboratoriesAPSPhysics TodayTaylor and Francis ONLINE
Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?