Su Marte non sono mai stati fotografati fulmini. Fino a oggi.
Ora però esiste qualcosa di altrettanto importante: tracce misurabili di attività elettrica. Il rover Perseverance della NASA ha registrato suoni e segnali compatibili con eventi elettrici nell’atmosfera marziana. La scoperta è stata pubblicata su Nature e cambia il modo in cui guardi il clima del Pianeta Rosso.
Non è una suggestione. Sono dati.
Come sono state rilevate le tracce di fulmini su Marte
Perseverance non ha visto lampi nel cielo.
Ha ascoltato Marte.
I ricercatori hanno analizzato 28 ore di registrazioni audio raccolte dal rover. All’interno di questi dati sono emerse interferenze elettriche e firme acustiche che corrispondono a quelle prodotte dai fulmini sulla Terra.
Nel complesso sono stati identificati 55 eventi elettrici. Non rumori casuali, ma segnali coerenti e ripetibili.
I numeri che rendono solida la scoperta

I dati non sono isolati. Mostrano uno schema preciso.
Su 55 eventi rilevati:
54 sono avvenuti in presenza di venti molto intensi
16 coincidono con l’osservazione dei diavoli di sabbia, piccoli vortici di polvere simili a quelli terrestri
Questa correlazione rafforza l’interpretazione elettrica del fenomeno. Dove c’è forte movimento di polvere, c’è separazione di cariche.
Perché su Marte i fulmini erano attesi ma mai rilevati
Da anni gli scienziati sapevano che su Marte esistono le condizioni giuste:
grandi quantità di polvere e sabbia
venti intensi
tempeste frequenti
Sulla Terra, su Giove e su Saturno, combinazioni simili producono attività elettrica. Marte però restava un caso aperto. Mancava una prova diretta.
Questa scoperta colma quel vuoto.
Cosa dice sull’atmosfera marziana

L’evidenza di eventi elettrici indica che l’atmosfera marziana è elettricamente attiva. Questo ha conseguenze dirette sulla sua composizione chimica.
I fulmini possono innescare reazioni chimiche che modificano gas e particelle sospese. Capire questi processi aiuta a ricostruire l’evoluzione climatica del pianeta e il suo comportamento attuale.
Un’informazione cruciale per le missioni future
C’è anche un aspetto pratico.
L’attività elettrica rappresenta un rischio potenziale per strumenti, rover e future missioni umane.
Conoscere quando e come si generano questi eventi permette di:
progettare sistemi più resistenti
prevedere condizioni atmosferiche critiche
ridurre rischi operativi sul suolo marziano
È un passo necessario se l’esplorazione umana di Marte diventerà realtà.
Perché questa scoperta è diversa dalle altre
Non c’è una foto spettacolare.
Non c’è un video virale.
C’è qualcosa di più importante: una misurazione diretta, ripetuta e coerente, fatta sul posto. Questo rende la scoperta robusta e difficile da mettere in discussione.
Marte non è solo polvere e silenzio. È un pianeta dinamico, con fenomeni atmosferici complessi che iniziamo solo ora a comprendere.