Nuove ricerche hanno rivelato quanto sia essenziale il gene FOCAD per mantenere un fegato sano, specialmente nei bambini. In uno studio di ricerca è stato dimostrato che i bambini portatori di mutazioni con perdita di funzione in FOCAD presentano una forma pediatrica di cirrosi epatica ad esordio precoce che può essere pericolosa per la vita. La ricerca è stata sviluppata dagli scienziati del Genome Institute of Singapore (GIS) di A*STAR, in collaborazione con ospedali e istituti di sette paesi (India, Stati Uniti, Arabia Saudita, Pakistan, Portogallo, Brasile e Francia).
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Genetics.
Mutazione FOCAD: ecco che cosa provoca nei bambini
Le patologie epatiche stanno diventando una grave preoccupazione per la salute e si stima che sia la quinta causa di morte più comune nel mondo. Una revisione sistematica del Global Burden of Disease Study ha identificato 1,32 milioni di decessi dovuti a cirrosi epatica nel 2017, rappresentando oltre il due per cento del totale dei decessi globali. La cirrosi epatica viene solitamente diagnosticata in tarda età e tradizionalmente si ritiene che sia causata da fattori ambientali come una dieta scorretta, epatite virale o abuso di alcol.
In collaborazione con medici di tutto il mondo, il team ha combinato strumenti classici come la genetica mendeliana e modelli animali con la tecnologia moderna come il sequenziamento profondo e strumenti di editing genetico all’avanguardia per identificare che il gene FOCAD è indispensabile per mantenere la salute del fegato in umani. Le mutazioni in questo gene causano una forma ad esordio precoce di cirrosi epatica non documentata prima. I risultati di un singolo gene, o disturbo monogenico, che porta alla cirrosi nell’infanzia stabiliscono una forte componente genetica per questa patologia epatica, che sino ad oggi era sconosciuta.
In un’ulteriore approfondimento, gli scienziati hanno rivelato che FOCAD funziona come parte di un meccanismo di controllo della qualità molecolare che aiuta nella traduzione, un processo cellulare fondamentale mediante il quale vengono prodotte le proteine. È stato scoperto che le principali cellule del fegato, gli epatociti, dipendono fortemente da questa dinamica rispetto ad altri tipi di cellule. Questa è la prima volta che questo meccanismo di controllo della qualità dipendente dalla traduzione è stato coinvolto nella salute del fegato.
Il Professor Bruno Reversade, Senior Group Leader presso GIS e corrispondente autore dello studio, ha commentato: “Riportiamo l’impatto clinico delle varianti recessive con perdita di funzione nel gene FOCAD e forniamo prove dell’importanza del percorso di sorveglianza dell’mRNA SKI per l’omeostasi epatica. La ricerca produce anche il primo modello animale della malattia umana, nonché sistemi biologici in vitro che vengono ora utilizzati come piattaforme per identificare e validare nuovi bersagli terapeutici antifibrotici”.
Per quanto riguarda le epatiti acute individuate nei bambini in questo periodo: “Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune”, ha fatto sapere il ministero. Secondo Medical Facts, portale lanciato dal virologo Roberto Burioni, oggi sotto la direzione scientifica di Renata Gili: “Al momento attuale la causa non si conosce e questo costituisce senz’altro un problema perché ci si trova di fronte a un’entità sconosciuta“.
“Per ognuno di noi, non c’è nulla da fare se non mantenere la calma, non preoccuparsi e utilizzare le misure preventive che già conosciamo e che riducono il rischio di trasmissione di molte infezioni virali, come un’accurata igiene delle mani e respiratoria. Sono stati rilevati casi di epatite a insorgenza improvvisa in bambini altrimenti sani minori di 10 anni”. Poi i numeri: “Da gennaio 2022 a oggi in Uk ci sono stati 108 casi; in 8 si è reso necessario un trapianto di fegato. Sono stati riportati alcuni casi anche in Usa, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda e Spagna”, si legge nel portale.
“Si tratta di uun’infiammazione del fegato che riconosce cause diverse. Le più comuni sono virali, i cosiddetti virus dell’epatite. In alcuni casi “possono essere implicati virus differenti, oppure un meccanismo autoimmune o tossico (per esempio alcuni farmaci). Spesso l’epatite guarisce senza lasciare strascichi – è stato spiegato nel portale – ma talvolta può cronicizzare e portare a conseguenze pericolose come cirrosi epatica e cancro (pensiamo, per esempio, all’epatite B, per la quale fortunatamente abbiamo un vaccino che viene fatto ai bambini)”.
“I virus dell’epatite sono stati esclusi in tutti i casi. Si stanno studiando, invece, altre cause virali o fattori ambientali ma si tratta – ha precisato Medical Facts – di ipotesi. Le autorità sanitarie stanno investigando per non lasciarne nessuna inesplorata ma dobbiamo avere pazienza e aspettare. In nessuno dei casi in Uk i bambini erano stati vaccinati e questo ci permette, per fortuna, di escludere un legame con il vaccino. La priorità al momento è giustamente quella di identificare tempestivamente la causa in modo da poter curare al meglio i bambini e mettere in atto ogni misura di sanità pubblica necessaria a prevenire l’insorgenza di queste epatiti”.