Avevamo già parlato in precedenza della tedesca Lilium e del suo jet a decollo verticale. Oggi il gruppo FCA (di cui Fiat è leader) ha sottoscritto un accordo con la startup californiana Archer Aviation per lo sviluppo di taxi a decollo verticale.
VTOL by Archer Aviation e FCA
Archer Aviation potrà sfruttare l’esperienza del gruppo italo-americano in fatto di design, ingegneria e materiali, utile ad accelerare l’ingresso sul mercato. Secondo uno studio di Morgan Stanley, il settore dei VTOL (veicoli con decollo e atterraggio verticali) potrebbe valere 1.2 trilioni di euro entro il 2040.
La società di Palo Alto prevede la presentazione di un primo velivolo già quest’anno e di avviare poi la produzione in serie nel 2021. Per il 2022 è invece prevista la certificazione della FAA, Federal Aviation Administration, l’agenzia del dipartimento dei trasporti statunitense che regola l’aviazione civile.
Il veicolo immaginato da Archer Aviation sarà utilizzato come taxi per il trasporto su brevi distanze, utile a diluire il traffico delle metropoli. Monterà un motore elettrico e volerà con sei piccole eliche montate sulle ali. Avrà inoltre un’autonomia di poco meno di cento chilometri e raggiungerà la velocità massima di 240 km/h. A differenza di progetti concorrenti che prevedono la guida autonoma, sarà controllato da un pilota.
Doug Ostermann, direttore dello sviluppo globale di Fiat Chrysler, ha dichiarato che:
“L’elettrificazione del settore dei trasporti, su strada o in aria, è il futuro. La partnership tra FCA e Archer Aviation consentirà di realizzare sistemi di trasporto innovativi e sostenibili, che saremo presto in grado di portare sul mercato”.
Adam Goldstein, co-CEO Archer Aviation, ha descritto la partnership con FCA come “un accordo senza precedenti nel suo genere”. Nessuno delle Big Three di Detroit, General Motors, Ford e Chrysler, aveva infatti investito finora nel settore della mobilità aerea urbana.