La fase 2 del Covid19 ha visto emergere una difficoltà non trascurabile: quella di riuscire a reclutare manodopera sufficiente per salvare i raccolti che altrimenti andrebbero persi.
A correre incontro a questa emergenza saranno droni e robot, che potranno essere impiegati per sostituire momentaneamente la forza lavoro da impiegare sui campi coltivati.
I droni sorveglieranno lo stato delle colture a irrigazione e fertilizzate; saranno impiantate trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti e si ricorrerà ad un personal shopper digitale per gli acquisti.
Questa è l’agricoltura 4.0 che emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’Innovation Day, organizzato in collaborazione con Filiera Italia e Bonifiche Ferraresi con il Ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Fase 2 del Covid19: il punto sull’agricoltura 4.0
La fase due del Covid19 prevede nuove tecnologie da impiegare in agricoltura, che rappresenteranno un punto di svolta del lavoro nei campi e si calcola che entro il 2023 saranno applicate al 10% della superficie coltivata in Italia grazie allo sviluppo di applicazioni dedicate alle produzioni locali e nazionali.
Il nuovo progetto interesserà l’ottimizzazione produttiva e qualitativa, ci sarà una riduzione importante dei costi aziendali; l’utilizzo di fertilizzanti avrà un impatto minimo a livello ecologico ed ecosostenibile e ci sarà anche un minor impiego di acqua e carburanti.
Il settore agricolo vanta una crescita del 22% e le nuove tecnologie saranno impiegate sui: “Sistemi di monitoraggio e controllo delle produzioni (49%), sulle attrezzature e software gestionali (34%) e sulle tecnologie di mappatura delle superfici e la raccolta di dati per il supporto alle decisioni (14%) ” spiega un’analisi della Coldiretti sull’Osservatorio Smartagrifood.
Non solo, le nuove tecnologie hanno permesso lo sviluppo di Demetra: il primo sistema integrato per la gestione on line di un’azienda agricola. Grazie a Demetra sarà possibile essere informati in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, ottenere informazioni utili su previsioni meteo e temperature, monitorare le fertilità dei terreni e controllare lo stress idrico.
“Un sistema – evidenzia la Coldiretti – per una gestione efficiente e sostenibile delle colture e affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici. I robot sono poi sempre più al centro dell’attività agricola per monitorare e bloccare i nuovi parassiti alieni che distruggono i raccolti, per risparmiare fino al 95% di acqua per l’irrigazione e nell’allevamento e per gestire in automatico serre di coltivazione senza l’intervento umano”.
“Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono uno strumento strategico per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova, ma che ha anche fatto scoprire l’importanza di una tecnologia che attende solo di essere applicata al meglio”, racconta il ministro per lo sviluppo.
“Vogliamo accelerare la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, promuovendo la distintività e l’identità dei nostri prodotti e dei nostri territori con le giuste figure professionali all’interno delle aziende. Se siamo primi nel mondo nel cibo dobbiamo essere primi nel mondo anche nelle tecnologie che lo supportano” spiega Prandini, riferendosi ad uno degli aspetti più stimolanti della Fase 2 del Covid19: il rilancio dell’economia.