Quante volte hai scattato una foto di gruppo dove eri particolarmente in forma, ma andando ad ingrandire il particolare del tuo volto appariva pixellato e di conseguenza poco gradevole? Grazie all’intelligenza artificiale e all’app face depixelizer d’ora in poi potrai recuperare tutti gli scatti che vorrai, o quasi tutti.
Face pixelizer: come funziona
L’ applicazione miracolosa è stata sviluppata Denis Malimonov che ha sfruttato l’algoritmo StyleGAN messo a punto dai ricercatori NVIDIA. Malimonov ha creato un metodo di ricostruzione dello scatto abbastanza efficace, anche se perfettibile.
Face Depixelizer infatti utilizza una foto a bassa risoluzione e applica StyleGAN per riuscire a recuperare immagini ad alta risoluzione: i volti interessati vengono riportati a bassa risoluzione per trovare la stessa combinazione di pixel della foto sorgente. Grazie a questa dinamica è possibile ricostruire un volto decisamente somigliante se non identico a quello che si aveva intenzione di recuperare.
Se anche tu vuoi cimentarti con Face Depixelizer, lo puoi fare attraverso Colab di Google o su GitHub. Secondo quanto dichiarato da Malimonov, viene utilizzato Google Drive per la gestione dei modelli con un limite giornaliero, quindi potrebbero verificarsi degli errori come “Google Drive Quota Exceeded” o “No such file or directory: ‘/content/pulse/runs/face.png”, ma se hai un po’ di pazienza potrai riprovare il giorno successivo.
Naturalmente si è subito palesato un problema di tutela della privacy per le immagini utilizzate nel ricostruire i volti pixellati e che in questa fase di sviluppo dell’applicazione sono alla mercé di chiunque. È auspicabile che col tempo l’algoritmo venga perfezionato in modo tale da evitare qualsiasi problema di tipo etico.