Il Monte Everest, con la sua maestosa altezza di 8.849 metri (29.032 piedi) sopra il livello del mare, è universalmente riconosciuto come la montagna più alta del mondo, tuttavia questa affermazione è valida solo se si considera l’altezza misurata dal livello del mare, esistono infatti altre misurazioni alternative che mettono in discussione questa affermazione.
In questo articolo, esploreremo due montagne che sfidano l’Everest per il titolo di montagna più alta, considerando misurazioni basate sulla distanza dalla base alla vetta e dal centro della Terra.
Il vulcano dormiente delle Hawaii: il Mauna Kea e il suo distacco dall’Everest
Nelle meravigliose isole delle Hawaii, sorge un vulcano dormiente chiamato Mauna Kea, il cui nome hawaiano significa “White Mountain”. Mentre la sua vetta si eleva a “soli” 4.205 metri (13.796 piedi) sopra il livello del mare, ben al di sotto dell’Everest, la vera sorpresa arriva quando si considera la misura dalla sua base sottomarina. Immaginate di immergervi nell’oceano e iniziare a misurare la montagna dalla sua estremità sommersa, con grande sorpresa, la montagna raggiunge l’incredibile altezza di 10.210 metri (33.500 piedi).
Questo dato la rende la montagna più alta del mondo se misurata dalla base alla vetta, superando il Monte Everest.
La particolarità del Mauna Kea non si ferma qui, questo perché la cima della montagna è una vasta cupola di 50 chilometri (30 miglia) di diametro, che lo rende un sito scientificamente eccezionale per le osservazioni astronomiche, infatti ospita alcuni degli osservatori astronomici più importanti e produttivi al mondo, sfruttando le condizioni ideali dell’alta quota e delle basse temperature atmosferiche, tra cui l’associazione no-profit Maunakea Observatories.
Storia delle esplorazioni
Le prime esplorazioni del Mauna Kea risalgono ai tempi dei nativi hawaiani, periodo in cui questa montagna sacra era considerata il regno dei dei e luogo di sepoltura per i capi tribù. Solo nel 1823, quando gli esploratori europei raggiunsero le isole hawaiane, il Mauna Kea venne “scoperto” dal mondo occidentale.
La conquista della vetta del Mauna Kea non è stata semplice, con i primi esploratori che si avventurarono lungo le ripide pendici, cercando di scoprire il mistero della montagna, ma solo nel 1964, un comitato guidato dall’Università delle Hawaii, scelse Mauna Kea come luogo ideale per l’osservazione astronomico. Da allora, sono stati costruiti numerosi osservatori, contribuendo significativamente alla nostra comprensione dell’universo.
La cima più lontana dal centro della Terra: il Monte Chimborazo
Spostiamoci ora verso la Cordigliera delle Ande in Ecuador, dove sorge il maestoso Monte Chimborazo, questo vulcano inattivo, coperto da una spessa coltre di ghiaccio, si erge fino a 6.310 metri (20.702 piedi) sopra il livello del mare, rendendolo il punto più alto dell’Ecuador, ma ancora una volta, ben inferiore all’Everest.
Sebbene non sia la vetta più alta della catena montuosa delle Ande, il Monte Chimborazo vanta una caratteristica unica che lo mette in lizza per il titolo di montagna più alta dal centro della Terra: a causa della forma ellittica del nostro pianeta, la zona intorno all’equatore è più spessa rispetto ai poli, di conseguenza, il Monte Chimborazo, situato quasi esattamente sulla linea dell’equatore, si trova ad una maggiore distanza dal centro della Terra rispetto all’Everest.
Esplorazioni e sfide umane
Il Monte Chimborazo è stato testimone di numerose esplorazioni coraggiose nel corso dei secoli, nel 1802, il celebre esploratore tedesco Alexander von Humboldt condusse una spedizione sulla montagna, durante la quale tentò di raggiungere la vetta, ma dovette fermarsi a causa delle condizioni meteorologiche estreme e delle difficoltà del terreno, mentre invece la prima salita documentata al Monte Chimborazo avvenne nel 1880 ad opera dei due alpinisti britannici Edward Whymper e Jean-Antoine Carrel.
L’ascesa fu estremamente impegnativa, ma la loro determinazione li portò alla cima di questa imponente montagna.
Geografia ed ecologia
Le montagne, come il Mauna Kea e il Monte Chimborazo, svolgono un ruolo essenziale nella geografia e nell’ecosistema del nostro pianeta, queste maestose formazioni creano barriere naturali, influenzano i modelli meteorologici e contribuiscono alla biodiversità, senza dimenticare che molti fiumi traggono origine dalle montagne, fornendo acqua dolce a diverse comunità umane e supportando una ricca varietà di flora e fauna.
Tuttavia, queste aree fragili e preziose sono anche vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici e dell’attività umana, con il riscaldamento globale che sta facendo sciogliere i ghiacciai delle montagne, minacciando le risorse idriche e aumentando il rischio di eventi catastrofici come frane e valanghe.
In conclusione, l’Everest può vantare il titolo di montagna più alta del mondo quando misuriamo l’altezza sopra il livello del mare, tuttavia esistono diverse prospettive per misurare l’altezza delle montagne, e sotto questo punto di vista, sia il Mauna Kea alle Hawaii che il Monte Chimborazo in Ecuador possono essere considerati veri contendenti per il titolo.
Ogni montagna ha le sue peculiarità, dal sito scientifico privilegiato del Mauna Kea per le osservazioni astronomiche alla posizione unica del Monte Chimborazo, che lo rende la vetta più lontana dal centro della Terra, all’aspetto storico e di vera e propria sfida per quanto riguarda la scalata per l’Everest.
Le esplorazioni storiche e le sfide umane nel raggiungere queste vette hanno aggiunto un fascino senza tempo a queste maestose formazioni naturali, tuttavia è fondamentale proteggere e conservare questi tesori della natura, poiché le montagne svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema globale e nella nostra connessione con il pianeta Terra.
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