La sicurezza della propria abitazione sta a cuore a chiunque e, con l’avanzare della tecnologia e la sempre maggiore diffusione degli oggetti smart, non potevano certamente mancare dei sistemi di sicurezza smart, come l’home security system eufyCam E di Eufy che abbiamo avuto il piacere di provare e recensire nelle ultime settimane.
L’azienda Eufy è parte della nota azienda Anker, di cui abbiamo già recensito il powerbank 10000 PD Redux, e propone un catalogo di prodotti dedicati principalmente alla casa, come ad esempio aspirapolveri smart o, appunto, sistemi di sorveglianza. Vediamo dunque innanzitutto cosa comprende questo sistema di sorveglianza e quali sono le sue caratteristiche.
Il kit di telecamere eufyCam E che abbiamo provato è composto da 2 telecamere wireless ed una base (il cui nome è Home Base E) che fa da anello di congiunzione tra noi e le telecamere. Partiamo col dire che queste ultime funzionano a batteria, la cui durata dichiarata è di 365 giorni, e si connettono tramite Wi-Fi alla Home Base, per cui non necessitano di alcun collegamento tramite filo, né per l’alimentazione, né per il collegamento ad internet, particolare che rende l’installazione del sistema estremamente comoda. Vediamole un po più da vicino.
Le telecamere e la base
Ogni telecamera risulta abbastanza pesante, nonostante sia di dimensioni piuttosto ridotte; quasi sicuramente il peso è da attribuire alla batteria molto capiente. Il design è molto bello, sulla parte frontale c’è l’obiettivo, mentre posteriormente c’è il tasto per la sincronizzazione con la Home Base, un ingresso USB-C (in foto è coperto dall’apposito “tappo”) ed infine una cavità con foro per il montaggio ai due tipi di supporto disponibili.
Le telecamere hanno la certificazione IP-65 e possono funzionare tranquillamente sotto la pioggia e con temperature comprese tra i -20°C ed i 50°C. Sono dotate di cassa e microfono, per cui è possibile registrare i suoni, così come comunicare tramite l’utilizzo dell’app, una buona funzione per far notare magari ad un intruso che è stato individuato e che stiamo chiamando la polizia, così da metterlo in fuga per lo spavento (o quantomeno dirgliene quattro).
La cassa è anche in grado di riprodurre un allarme da 100 decibel, attivabile in caso di rilevamento di un movimento, oppure tramite app. È anche presente un accelerometro, per cui è possibile attivare l’allarme qualora la telecamera venga spostata, una buona funzione per dissuadere lo spostamento o anche il furto delle telecamere.
A completare l’elenco delle caratteristiche troviamo un angolo di visuale di 140°, che permette di tenere sotto controllo anche aree abbastanza ampie studiando bene il posizionamento della telecamera, visione notturna, che permette di ottenere una registrazione abbastanza nitida anche in stanze molto buie, ed infine l’utilizzo di un algoritmo di cifratura AES 256 per proteggere i propri dati da eventuali hacker.
I supporti presenti all’interno della confezione sono quattro, due da esterni e due da interni. Quelli da interni presentano delle semisfere magnetiche che vanno ad incastrarsi nella cavità posteriore delle telecamere; i magneti sono molto forti e reggono bene il peso della telecamera, ma per un utilizzo in ambienti esterni è consigliato l’utilizzo del secondo supporto, il quale va ad avvitarsi all’interno del foro presente sempre sul retro della telecamera.
In confezione sono poi presenti viti e tutto il necessario per il fissaggio a muro, sia per quanto riguarda i supporti magnetici che i supporti avvitabili.
La base invece risulta estremamente leggera e va collegata ad una presa di corrente per l’alimentazione ed al modem per il collegamento ad internet. Sul retro sono presenti (da sinistra a destra) un tasto per il riavvio del dispositivo, l’ingresso per l’alimentatore, un ingresso USB IQ che serve a caricare le telecamere in tempi rapidi (circa 4 ore per una carica completa rispetto alle 8 con caricatore classico a muro), un ingresso ethernet ed un lettore di schede microSD. Per quanto riguarda quest’ultima, ce n’è già una inclusa in confezione, da 16 GB, in grado di memorizzare fino ad un anno di registrazioni (calcolo basato su una media di 10 video da 30 secondi al giorno), ma è possibile inserirne anche una diversa da massimo 128 GB se si vogliono memorizzare più video. È poi ben visibile la cassa che serve a riprodurre l’allarme, se attivo, ed infine sulla parte superiore c’è un ultimo tasto che serve a disattivare l’allarme e ad effettuare la sincronizzazione con le telecamere.
Funzionamento ed utilizzi
Se sei alla ricerca di un sistema di sorveglianza, è fondamentale capire che le eufyCam E non sono pensate per una registrazione h24, bensì basano il loro funzionamento sul sistema di rilevazione del movimento. In pratica viene avviata la registrazione su scheda di memoria solo nel momento in cui la telecamera rileva un movimento. La sensibilità della rilevazione è configurabile tramite app, impostando un valore che va da 1 a 100. Appena viene rilevato qualcosa, viene inviata la notifica sullo smartphone e comincia la registrazione che può avere una durata variabile da 5 fino ad un massimo di 120 secondi. Si può anche scegliere di terminare la registrazione non appena il movimento si interrompe.
Se si va ad impostare una durata elevata delle registrazioni ed una sensibilità molto alta, c’è il rischio di consumare molto in fretta la batteria, per cui sicuramente si dovrà procedere con la ricarica molto prima dei 365 giorni dichiarati. Il tutto dipende ovviamente anche dall’area sorvegliata. Se siamo fuori casa e vogliamo sorvegliare la porta di ingresso, allora ti auguro che la telecamera si attivi solo al tuo ritorno, per cui la batteria durerà quanto dichiarato e anche di più. Se invece hai un gatto o un cane e questo passa davanti la telecamera, allora le registrazioni saranno molte di più e la batteria può scaricarsi velocemente. Un ragionamento simile lo si può applicare agli ambienti esterni, sicuramente più complicati da gestire in tal senso.
La reattività del sensore è comunque buona, ho ricevuto notifiche solitamente con un massimo di uno o due secondi di ritardo e stesso ritardo l’ho notato anche nei video registrati, a seconda della sensibilità impostata. Una funzione molto utile e ben funzionante riguarda invece le aree di attività. È possibile selezionare delle aree specifiche da tenere sotto controllo, evitando quindi che la registrazione venga avviata anche quando viene rilevato un movimento in altre aree che non sono di nostro interesse.
Il passaggio da visione notturna a visione diurna può essere fatto automaticamente dalla telecamera, in base alle condizioni di luce. In tal caso ho notato che la visione notturna si attiva anche durante il giorno quando la stanza non è ben illuminata, inoltre, se viene accesa una luce, c’è circa 1 secondo e mezzo di schermo bianco, dovuto all’accensione della luce e al tempo necessario per il passaggio da una modalità all’altra.
Salvataggio dei video e visualizzazione da remoto
I video registrati vengono salvati automaticamente sulla microSD inserita nella Home Base, ma è anche possibile collegare un sistema NAS tramite RTSP (Real TYime Streaming Protocol). Per quanto riguarda la visione da remoto è invece possibile accedere in qualsiasi momento al video in tempo reale tramite l’app EufySecurity, a patto che la base con cui sono sincronizzate le telecamere sia collegata ad una rete internet funzionante. Qui voglio aprire una piccola parentesi, ti consiglio infatti di piazzare un bel gruppo di continuità vicino al modem, così da collegarci quest’ultimo ed il modem e tenere sotto controllo tutto anche in caso di guasti alla corrente elettrica, almeno per un po’ (il tempo dipenderà dalla potenza del dispositivo).
Durante la visualizzazione in tempo reale, sullo smartphone vengono mostrate diversi tasti che permettono l’accesso a varie funzionalità. È il possibile parlare attraverso la telecamera, attivare o disattivare la modalità notturna, far partire l’allarme acustico o anche avviare una registrazione.
Tutti i video salvati saranno visualizzabili direttamente dall’app e verranno divisi per giorno ed orario della registrazione. Se qualche video non è di tuo interesse, è possibile eliminarlo tramite app; allo stesso modo, se un video è particolarmente importante, potrai salvarlo direttamente sul tuo smartphone, così da averne una copia in più e magari condividerlo con maggiore semplicità.
Ogni telecamera è indipendente dalle altre, ma non è possibile accedere a più di un dispositivo contemporaneamente, per cui non potrai visualizzare in tempo reale ciò che viene inquadrato da più di una telecamera nello stesso momento. Si tratta di un limite che può diventare piuttosto pesante nel momento in cui si decide di acquistare anche più di 2 telecamere, poiché un semplice controllo da parte dell’utente richiederà tanti accessi quante sono le telecamere da controllare, rendendo il tutto abbastanza lento e noioso. Non è da escludere che con un aggiornamento firmware Eufy decida di aggiungere tale funzione, ma per ora ciò non è possibile.
Configurazione tramite EufySecurity e integrazione con Alexa
La configurazione delle telecamere è molto semplice e l’intero processo è descritto per bene sul manuale incluso all’interno della confezione. È necessario installare sul proprio smartphone l’app EufySecurity ed essere in possesso di un account Eufy. Una volta effettuato il login, sarai guidato fin dal principio, dovrai aggiungere l’Home Base E ai tuoi dispositivi ed in seguito le telecamere, una alla volta, che andranno a sincronizzarsi con la base.
Prima di poter utilizzare le telecamere, sul manuale viene consigliata una ricarica completa delle batterie, per cui bisogna prendere la telecamera e collegarla tramite il cavo incluso in confezione alla porta USB IQ presente dietro la base. È possibile caricare solo un dispositivo alla volta e per una ricarica completa ci vogliono circa 4 ore; nel mio caso le batterie erano al 49-50%, per cui ci sono volute circa 2 ore. Purtroppo l’ingresso IQ è unico, per cui bisogna caricarne una alla volta, oppure ricorrere ad un caricatore a muro, ma in tal caso la ricarica sarà più lenta.
Durante la configurazione bisogna assegnare un nome ad ogni telecamera, dopodiché verranno mostrate le istruzioni per il posizionamento dei dispositivi. Bisognerà avere lo smartphone sempre a portata di mano per verificare che ci sia segnale a sufficienza per la comunicazione con la Home Base, inoltre è possibile controllare cosa viene inquadrato e vengono forniti dei consigli riguardanti l’angolo di visione, per assicurarsi di poter controllare a dovere l’area di nostro interesse, evitando magari rilevazioni di movimento indesiderate dovute, ad esempio, ad animali domestici.
Se hai un dispositivo Alexa dotato di schermo o una Amazon Fire TV Stick, è possibile scaricare la skill EufySecurity per poter accedere alle telecamere direttamente tramite comando vocale. Se, ad esempio, assegni il nome “Ingresso” ad una telecamera, potrai utilizzare il comando vocale “Alexa, mostrami Ingresso” per vedere a schermo ciò che viene inquadrato, in tempo reale. Devo dire che rispetto all’app per smartphone, Alexa ci impiega qualche secondo in più a stabilire una connessione, probabilmente a causa dell’algoritmo di cifratura utilizzato per stabilire una connessione sicura.
Bella recensione!
Grazie! Tu utilizzi telecamere di sicurezza? Che ne pensi di queste qui?
Ciao e complimenti per la recensione. Ti chiedo se l’home base e una volta collegato col cavo ethernet al router, può essere staccato dal router e spostato in un altra parte della stanza collegandolo al router solo in wifi
Ciao Vincenzo, grazie! Durante la configurazione è necessario connettere la home base al router tramite cavo ethernet, ma una volta terminata la configurazione puoi passare alla connessione Wi-Fi tramite l’app. Ovviamente col cavo la trasmissione dei dati è più stabile, mentre col Wi-Fi può capitare che ci sia un maggiore ritardo o una perdita di qualità momentanea in alcuni momenti, però è sicuramente utilizzabile anche così!