Per la prima volta in 13 anni, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato una nuova classe di astronauti, l’ESA 2022 la quale includerà il primo “parastronauta” al mondo, ovvero il britannico John McFall, il quale è diventato il primo candidato astronauta con una disabilità fisica e prenderà parte al progetto dell’agenzia per sviluppare opzioni che includano astronauti con disabilità nelle future missioni spaziali.
L’annuncio dell’ESA 2022, avvenuto al Grand Palais Éphémère di Parigi, ha rivelato che i cinque nuovi astronauti in carriera sono: Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Regno Unito), Raphaël Liégeois (Belgio), Marco Sieber ( Svizzera) e John McFall (Regno Unito).
La nuova classe di astronauti dell’ESA 2022 include per la prima volta anche un gruppo di riserva di astronauti, che non inizierà immediatamente l’addestramento, e questi sono: Meganne Christian, Anthea Comellini, Andrea Patassa, Carmen Possnig, Arnaud Prost, Amelie Schoenenwald, Sara García Alonso, Aleš Svoboda, Sławosz Uznański, Marcus Wandt e Nicola Winter.
L’ultima classe di astronauti annunciata risale al 2008 e comprendeva il recente comandante della Stazione Spaziale Internazionale Samantha Cristoforetti, Thomas Pesquet, Tim Peake, Luca Parmitano e Alexander Gerst.
L’ESA 2022 e il suo peso sociale
Il Parastronut Feasibility Project mira a rendere l’esplorazione dello spazio più equa per tutti e McFall, a cui è stata amputata una gamba dopo un incidente in moto quando aveva 19 anni, è anche chirurgo e velocista paralimpico vincitore di medaglie d’argento e di bronzo.
I nuovi astronauti dell’ESA 2022 entreranno in servizio presso l’European Astronaut Centre di Colonia, dove completeranno 12 mesi di addestramento di base, dopo il quale passeranno alla fase di addestramento della Stazione Spaziale e, una volta assegnati a una missione specifica, il loro addestramento sarà adattato al lavoro che svolgeranno sulla Stazione Spaziale Internazionale, e forse anche sopra e intorno alla Luna.
Il processo di selezione per l’ESA 2022 non è stato facile, l’ESA infatti ha ricevuto più di 22.500 domande valide, e di queste, 831 uomini e 530 donne sono stati invitati alla fase successiva del processo di selezione, con la Francia che è stata la nazione che ha inviato il maggior numero di domande, con 7.087 persone che hanno mostrato la volontà di voler diventare astronauti, per quanto riguarda invece il ruolo di astronauta con disabilità fisica, sono pervenute 257 candidature.
Alla domanda sulla possibilità di essere inclusi tra gli astronauti per trascorrere del tempo nelle future basi umane permanenti sulla Luna, la dottoressa Meganne Christian, membro della riserva degli astronauti, ha detto:
“È una domanda facile a cui rispondere, assolutamente sì!”
mentre invece l’astronoma e nuova astronauta in carriera, la dott.ssa Rosemary Coogan, ha detto:
“La maggior parte di ciò che l’ESA e la NASA faranno nei prossimi anni è proprio studiare come possiamo creare un ambiente sostenibile sulla Luna per questi soggiorni più lunghi. E questa è una parte enorme di ciò che stiamo facendo tornando sulla Luna. Stiamo andando oltre e basandoci sulle missioni Apollo”.
Il background del dottor Coogan è nell’evoluzione della galassia, e quest’anno è entrata a far parte dell’agenzia spaziale nazionale francese CNES a Parigi, dove sta lavorando alle missioni spaziali attuali e future, prima di andare lei stessa nello spazio, e a tal proposito possiamo leggere una sua dichiarazione:
“Sto lavorando per CNES e il mio lavoro è fortemente coinvolto sia nell’esplorazione dei dati JWST sia anche nella preparazione per la missione Euclid, che dovrebbe essere lanciata il prossimo anno, quindi sono davvero entusiasta di entrambi. Naturalmente, in un senso più generale e in particolare da parte del Regno Unito, ora abbiamo avuto la conferma che ExoMars continuerà a essere sviluppato dove creeremo una soluzione per il Lander, e anche questo sarà sicuramente altrettanto incredibilmnente eccitante!”.
ExoMars è il rover europeo che sarebbe dovuto essere lanciato su Marte quest’anno in collaborazione con Roscosmos, tuttavia l’invasione da parte della Russia in Ucraina ha interrotto questa collaborazione, ma l’ESA ha trovato una soluzione e ora il rover sarà lanciato nel 2028.
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