A seconda di dove ti trovi, l’equinozio di primavera del 2023 ricade oggi, o domani, ma che significato ha veramente questa data? Per quanto riguarda i solstizi, è facile definirli e dargli un significato, essi infatti rappresentano il giorno o la notte più lunghi dell’anno a seconda del tuo emisfero.
D’altra parte, la definizione degli equinozi è che l’equatore è puntato direttamente verso il Sole, e ciò ha molta meno rilevanza per le persone che vivono altrove, portando a definizioni comuni che sembrano universali, ma in realtà contengono molti errori ed inesattezze.
Anche il nome equinozio è impreciso, poiché deriva dal latino “notte uguale”, ma quindi l’equinozio rende la durata del giorno e della notte uguale?
Ciò porta a pensare che gli equinozi –e anche l’equinozio di primavera del 2023– avvengano quando c’è una quantità uguale di giorno e notte in tutto il mondo, ma uno dei motivi per cui questa definizione è sbagliata, è ovvia per chiunque si fermi a pensarci (suggerimento: i poli), ma come sottolineano i nostri colleghi di Space.com, ci sono anche problemi con la definizione che richiedono più conoscenza per essere notati.
Equinozio di primavera del 2023: come spiegarlo?
Il primo problema con il nome è che presuppone che tutto ciò che non è giorno sia notte, ignorando il crepuscolo. La luce solare viene diffusa dalle particelle nell’alta atmosfera, che possono essere illuminate molto prima che il Sole sorga e dopo che tramonti, con la quantità di luce extra che varia a seconda della località –il crepuscolo è molto più breve ai tropici che nelle regioni temperate– anche se si ignorano le nuvole. Tuttavia, se vuoi 12 ore intere di notte, devi aspettare molto prima dell’inverno.
Anche se la tua definizione di notte include il crepuscolo, non sarà comunque uguale alla quantità di luce diurna all’equinozio di primavera del 2023 perché il Sole non è una sorgente puntiforme, infatti prima che il punto medio della nostra stella locale si alzi e dopo che è tramontato, c’è ancora una potente fonte di luce che copre fino a un quarto di grado del cielo che brilla su tutti noi.
Ancora una volta, il Sole tramonta molto più lentamente alle alte latitudini, quindi nessun numero universale copre quanto tempo extra otteniamo dove una parte del Sole è sopra l’orizzonte, tuttavia la cifra minima -all’equatore nel momento dell’equinozio– è di due minuti, ma ai poli ci sono ben oltre 24 ore in cui solo una parte del Sole è visibile.
Anche l’altitudine può complicare le cose, infatti le cime delle montagne rimangono illuminate un po’ più a lungo delle pianure, prolungando ulteriormente la giornata.
Anche se sei su una piccola barca sull’oceano, la Terra ha un altro trucco da giocare per regalarti dei preziosi momenti di luce, questo perché l’atmosfera rifrange la luce oltre a disperderla, piegandola in modo che il Sole appaia appena sopra l’orizzonte quando in realtà è leggermente al di sotto, infatti il giorno in cui il Sole è visibile per esattamente 12 ore è chiamato equilux e varia a seconda della latitudine.
Ma quindi, quand’è l’equinozio di primavera del 2023? Esistono molti strumenti online per aiutarti a scoprire la dimensione combinata di questi effetti nel luogo in cui vivi, e questi ti mostreranno quanta luce diurna extra ottieni dove vivi oltre le 12 ore. Per utilizzare con precisione strumenti come questo, devi anche annotare in quale giorno cade l’equinozio nel luogo in cui vivi.
Poiché l’anno non è esattamente lungo 365 giorni, i tempi degli equinozi e dei solstizi si spostano leggermente e quest’anno cade alle 21:24 UTC del 20 marzo per l’Europa e gli Stati Uniti, mentre invece l’equinozio di primavera del 2023 cadrà il 21 marzo per l’Australia, l’Asia e Africa.
Quando si tratta di quanto crepuscolare bonus fornisce, tuttavia, è necessario decidere quale crepuscolo ti interessa, anche perché tra i crepuscoli astronomici, nautici e civili, tutti hanno definizioni e lunghezze diverse.
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