Sebbene il mondo stia ancora combattendo il Covid-19, si stanno verificando degli strani casi di epatite acuta (infiammazione del fegato), una dei quali ha portato alla morte di almeno un bambino, questo dopo che negli Stati Uniti e in Europa continua a vedere un aumento “insolito” di questi casi in bambini altrimenti sani.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in un aggiornamento riguarda questa epidemia di casi di epatite acuta, ha affermato di essere stata informata della presenza di 169 casi di danno epatico in bambini di età compresa tra un mese e i 16 anni, e tra questi verrebbe riportato almeno un decesso.
Per quanto riguarda la diffusione dell’epatite acuta nei bambini, al momento il Paese più colpito è il Regno Unito dove sono stati riscontrati ben 114 casi, poi segue la Spagna con 13 casi, Israele con 12 casi, gli Stati Uniti con 9 casi, la Danimarca con 6 casi, l’Irlanda con 5 casi, Paesi Bassi ed Italia con 4 casi, la Norvegia e la Francia con 2 casi, ed infine la Romania e il Belgio con 1 solo caso di epatite acuta.
I pazienti colpiti da questa epatite acuta mostrano una grave infiammazione del fegato, nonché enzimi epatici notevolmente elevati, inoltre prima del ricovero, molti bambini hanno manifestato dolore addominale, diarrea e vomito, oltre a ittero.
Cosa potrebbe essere la causa di questa epatite acuta?
Finora, la causa esatta dell’aumento dei casi non è stata identificata, e i comuni virus dell’epatite A, B, C, D ed E non sono stati rilevati all’interno dei pazienti. Gli adenovirus, sono stati tuttavia trovati in almeno 74 casi, di cui 18 identificati come adenovirus F di tipo 41, un tipo che in precedenza non era stato associato a danni al fegato.
“L’insorgenza di epatite acuta in un bambino non è un fenomeno nuovo – ci sono stati casi occasionali che si sono presentati nel corso degli anni, senza una causa sottostante identificata – spesso indicata come epatite non A-E, poiché i test per i virus dell’epatite standard sono negativi.
Ciò che è insolito è l’aumento del numero di tali casi osservati in un breve lasso di tempo da gennaio di quest’anno“
ha commentato il professor Will Irving, professore di virologia all’Università di Nottingham, il quale ha poi in seguito aggiunto:
“L’adenovirus 41 è una causa ben riconosciuta di una malattia da gastroenterite nei bambini piccoli, ma non è stato precedentemente associato all’epatite.
Tuttavia la percentuale crescente di bambini che soddisfano l’attuale definizione di caso di epatite acuta grave in cui è stato trovato Ad-41 non può essere ignorato e suggerisce che l’infezione da Ad-41 potrebbe essere collegata in qualche modo alla malattia”.
Sebbene l’adenovirus 41 stia emergendo come un probabile colpevole, l’OMS osserva che SARS-CoV-2 è stato identificato in 20 casi, mentre in altri 19 è stata riscontrata una coinfezione da SARS-CoV-2 e adenovirus e sottolinea che ulteriori informazioni sui casi, compresi i loro contatti stretti, è necessario prima di poter trarre conclusioni.
“Gli adenovirus sono virus che normalmente possono causare il comune raffreddore negli adulti, ma anche diarrea, dolore addominale e vomito nei bambini. A volte i sintomi possono essere più gravi e raramente possono causare infiammazione del fegato. Non è raro avere adenovirus in primavera.
Data la loro stagionalità, è possibile che negli ultimi due anni i bambini siano stati isolati lontano dai loro coetanei e quindi non abbiano contratto le solite malattie virali infantili che rafforzano l’immunità. Pertanto, il contatto ora con virus come gli adenovirus potrebbe spiegare i sintomi più esagerati di alcuni di questi bambini precedentemente isolati”
ha affermato il professor Simon Taylor-Robinson, epatologo dell’Imperial College di Londra.
“E ci sono anche altri virus in giro: il COVID-19 è stato associato all’infiammazione di molti altri organi del corpo. Al momento non sappiamo con certezza quale sia la causa ma le autorità stanno indagando intensamente. È anche difficile stabilire causa ed effetto perché i virus possono comunque essere comuni, quindi potrebbero essere presenti ma non necessariamente la causa”.
La speculazione online ha tentato, come al solito, di incolpare i vaccini per il COVID-19, ma ciò non è supportato dai dati, quelli ufficiali, né da qualsivoglia correlazione, infatti la stessa OMS nell’aggiornamento sui casi di epatite grave afferma:
“La stragrande maggioranza dei bambini colpiti non ha ricevuto la vaccinazione COVID-19”.
Evidenziano invece le possibilità di una maggiore suscettibilità ai virus a seguito di una minore circolazione di adenovirus (dovuta alle misure COVID-19), co-infezioni con COVID-19 e una possibilità di emergenza di un nuovo adenovirus.
Se sei attratto dalla scienza o dalla tecnologia, continua a seguirci, così da non perderti le ultime novità e news da tutto il mondo!