La luna di Saturno Encelado torna al centro della ricerca scientifica. I nuovi dati mostrano che il suo oceano sotterraneo ha condizioni molto più favorevoli alla vita di quanto si pensasse.
Encelado non è solo una sfera ghiacciata che spruzza getti d’acqua dal polo Sud. Ora scopri che emette calore anche dal polo Nord, un dettaglio che cambia tutto. Significa che la luna è più attiva, più equilibrata e più capace di mantenere il proprio oceano liquido per tempi molto lunghi.
A dirlo è uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su Science Advances e basato su nuove analisi dei dati raccolti dalla missione Cassini, operativa tra il 1997 e il 2017 grazie a NASA, ESA e ASI.
Questa scoperta apre scenari molto concreti sulla possibilità che forme di vita extraterrestri abbiano avuto il tempo e le condizioni per svilupparsi.
Perché Encelado è considerata una delle lune più promettenti per la vita
Encelado è una luna piccola, coperta da uno spesso strato di ghiaccio. Sotto questa crosta, però, si nasconde un oceano globale con abbondanza di acqua liquida, una condizione essenziale per la vita come la conosciamo.
La vita richiede:
• acqua liquida
• energia
• molecole organiche
Encelado ha già mostrato tutte e tre. Cassini ha rilevato:
• acqua salata e ricca di minerali nei geyser che fuoriescono dal polo Sud
• composti organici complessi
• attività geotermica
Ora arriva un nuovo tassello: l’emissione di calore anche dal polo Nord, un segnale che l’intero oceano è dinamico e non a rischio congelamento completo.
Che cosa mostrano i nuovi dati sul calore di Encelado
Il team guidato da Georgina Miles ha analizzato due set di osservazioni della regione polare nord:
• dati del 2005, raccolti durante l’inverno
• dati del 2015, raccolti durante l’estate
Confrontando questi due momenti, i ricercatori hanno misurato quanta energia risale dall’oceano sotterraneo fino alla superficie ghiacciata.
La luna ha una temperatura superficiale che può arrivare a -223 gradi, ma il suo oceano interno rimane vicino agli 0 gradi.
Il calore che filtra verso l’alto ha un valore impressionante:
• 35 gigawatt di energia
È l’equivalente prodotto da 66 milioni di pannelli solari o 10.500 turbine eoliche.
Per una luna di dimensioni ridotte come Encelado è un livello di attività sorprendente.
Perché questo calore è importante per la vita
Un oceano liquido può esistere solo se c’è energia sufficiente a impedirgli di congelare. Questo calore può essere prodotto da:
• attrito mareale, cioè l’energia generata dalla trazione gravitazionale di Saturno
• attività geologica interna, come fratture e movimenti del nucleo roccioso
• reazioni chimiche, che potrebbero fornire energia simile a quella delle sorgenti idrotermali terrestri
Sulla Terra, proprio le sorgenti idrotermali ospitano batteri e organismi estremofili.
Se Encelado ha un sistema simile, la possibilità di vita diventa molto più concreta.
Cosa cambia con la scoperta del calore al polo Nord
Prima si pensava che l’attività termica fosse concentrata solo al polo Sud, dove Cassini aveva osservato i celebri geyser. I nuovi dati mostrano che:
• l’oceano è attivo su tutta la luna
• la quantità di energia è sufficiente a mantenerlo liquido per tempi lunghissimi
• la luna ha un equilibrio interno più complesso del previsto
Secondo gli autori, questo equilibrio aumenta enormemente la probabilità che Encelado possa aver mantenuto condizioni favorevoli alla vita per milioni o miliardi di anni.
Le dichiarazioni dei ricercatori
Carly Howett, coautrice dello studio, sottolinea che questi dati supportano l’idea di una stabilità a lungo termine del sistema oceano ghiaccio.
È proprio la durata a rendere Encelado così interessante. La vita non nasce in un istante. Ha bisogno di tempo, energia e chimica.
Se l’oceano di Encelado è presente e stabile da un periodo molto lungo, la domanda non è più “può ospitare la vita?”, ma “ha avuto abbastanza tempo per svilupparla?”.
Quanti dati ha fornito la missione Cassini
Cassini ha rivoluzionato la conoscenza del sistema di Saturno. Durante i suoi flyby ravvicinati su Encelado ha raccolto dati su:
• composizione dei geyser
• temperatura superficiale
• struttura interna
• salinità e chimica dell’oceano
• molecole organiche presenti
I geyser contenevano:
• acqua salata
• silice nanometrica
• metano
• composti organici complessi
Questi elementi sono compatibili con reazioni geotermiche simili a quelle delle sorgenti idrotermali terrestri.
Perché Encelado è più promettente di altre lune
Sebbene anche Europa, luna di Giove, abbia un oceano sotto il ghiaccio, Encelado ha un vantaggio enorme: getti d’acqua che arrivano direttamente nello spazio.
Questo permette alle missioni di campionare il materiale senza atterrare attraverso la ghiacciatura superficiale, che su Europa è molto spessa.
Encelado è quindi più accessibile per studi diretti del materiale proveniente dall’oceano.
La prossima grande domanda: da quanto tempo esiste l’oceano?
Gli scienziati devono capire se l’oceano sotterraneo è:
• antico milioni di anni
oppure
• il risultato di processi più recenti
Più è antico, più è probabile che la vita abbia avuto il tempo di svilupparsi o di organizzarsi in forme più complesse di semplici molecole organiche.
L’età dell’oceano è oggi uno dei punti più importanti da chiarire.
Le missioni future verso Encelado
NASA e altre agenzie stanno valutando nuove missioni dedicate a Encelado. Tra le idee:
• orbiter specializzati sul polo Sud
• strumenti per analizzare i geyser da vicino
• lander capaci di raccogliere materiale fresco caduto sulla superficie
Una missione dedicata potrebbe verificare direttamente la presenza di:
• amminoacidi
• biomarcatori complessi
• molecole prebiotiche
• eventuali tracce biologiche
Perché Encelado è fondamentale per capire la vita nell’universo
Lo studio mostra che un mondo piccolo, coperto dal ghiaccio e lontano dal Sole può ospitare tutto ciò che serve per sostenere la vita.
Questo amplia la visione dei luoghi abitabili: la vita potrebbe non richiedere un pianeta roccioso temperato, ma solo acqua liquida e energia interna.
Encelado diventa così un laboratorio naturale per capire se la vita può nascere in ambienti estremi.
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