L’aria del prossimo Sanremo si respira anche in rete, grazie alla nuova emoticon nel pacchetto 13.0 di Unicode Consortium, che rappresenta il gesto con la mano tipico italiano chiamato “Pinched fingers” che vuol dire “cosa vuoi?”.
Innanzitutto una curiosità: sai che se fai il gesto del “cosa vuoi” in Cina passi un brutto quarto d’ora? Gli orientali lo considerano talmente offensivo che a confronto il Coronavirus ti sembrerà un’oasi di pace. Quindi, se hai un amico cinese, occhio a come usi le emoji 2020.
Molto interessante è la parte dedicata all’inclusione. Una sezione del corredo delle emoji 2020 infatti è dedicata alle persone LGBT: dalla bandiera al Babbo Natale transgender, sino all’uomo in abito da sposa, il mondo della comunicazione social diventa ancora più aperto e progressista.
Sono ben 117 le nuove emoji 2020 tra cui nuovi baci, abbracci e sorrisi con la lacrima. Un nuovo cuore ma in versione anatomica e poi tuxedo per uomo e donna, ninja, nuovi animali dove si nota in particolare il dodo estinto nel 1861.
È prevista anche un’innovazione natalizia che riguarderà Babbo Natale che sarà rappresentato in due nuove versioni. Al classico barbuto sarà affiancata la “babba natale” e l’emoji senza genere Mx Claus, così nessuno litiga e siamo tutti contenti, che a Natale non sta bene. Un’altra emoji che non era stata pensata anni fa è il papà che allatta il figlio, per dare una stoccata anche alla parità di genere. Per i superstiziosi c’è il gatto nero, e se lo sei, magari evita di sputare per terra quando lo ricevi in un messaggio, specialmente se ti trovi in pubblico.
Per quanto riguarda la grafica, le nuove versioni emoji 2020 varieranno a seconda della piattaforma che le ospita. I disegni originali saranno implementati su piattaforme principali come iOS, Android, WhatsApp o Twitter. La comunicazione diventa sempre più al passo con le evoluzioni sociali, con il mezzo potentissimo delle immagini che unite ai social diventano un mix esplosivo. Maneggiare con prudenza.