Solo un mero annuncio o un briciolo di verità c’è? Elon Musk continua a far parlare dì sé e lo fa sulla piattaforma di cui è proprietario, cioè X. L’imprenditore è sempre al centro delle cronache, in particolare per la sua avversità al pensiero woke che, secondo lui, avrebbe portato anche al cambiamento del sesso di sua figlia Vivian (in passato Xavier) con cui ha rotto i rapporti.
Dopo l’annuncio di Meta che la sua IA soprannominata Llama 3.1 è superiore in molte caratteristiche a GPT-4o, Musk ha a sua volta annunciato una nuova intelligenza artificiale altrettanto potente, se non la “più potente del mondo”. L’AD Tesla non ha ben specificato in cosa la sua nuova idea sia effettivamente superiore alla concorrenza. Pertanto, questa IA già avrebbe un nome.
Memphis Supercluster, la nuova IA di Elon Musk
Memphis Supercluster, questo è il nome dato da Elon Musk alla sua nuova creatura. Su X, l’imprenditore sudafricano la annuncia così: “Con 100.000 H100 raffreddati a liquido su un singolo tessuto RDMA, è il cluster di formazione AI più potente al mondo!“. Nello stesso post ringrazia i team di xAI, X e Nvidia per l’inizio dell’addestramento di questa intelligenza artificiale.
C’è chi pensa che quella di Musk sia una risposta a Meta, che ha rilasciato Llama 3.1 che, documenti dell’azienda di Zuckerberg alla mano, supera in alcuni elementi, come nell’esecuzione di codice e nella generazione di trame sia GPT-4o che a Claude 3.5 Sonnet di Anthropic, anche se nel complesso è inferiore all’intelligenza artificiale di OpenAI.
Musk finanzia Trump?
Il Wall Street Journal ha dichiarato che Musk donerà ben 45 milioni di dollari al candidato alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump. Elon Musk, però, ha smentito categoricamente questa notizia: “Quello che è stato riportato dai media non è vero. Io non donerò 45 milioni di dollari al mese a Trump“.
A detta sua però, il fondatore di OpenAI vuole comunque contribuire al finanziamento della campagna elettorale del candidato repubblicato ed ex presidente degli USA. Infatti, è stato creato un Super PAC, l’America PAC, per le “spese indipendenti” di una campagna elettorale, come le operazioni quotidiane e gli annunci pubblicitari. Come ormai si sa, Musk è un forte oppositore dei dem e del woke in generale ed è questo uno dei motivi che lo hanno portato a sostenere Trump e i repubblicani.