EKSA è una startup nata 9 anni fa, che si è costruita nel tempo una solida reputazione come produttore di hardware dedicato al gaming, specialmente per quanto riguarda le cuffie, mediamente tra le più economiche sul mercato.
EKSA ha sempre voluto sottolineare come economicità non debba per forza equivalere a scarsa qualità e le cuffie di cui parleremo oggi, nome in codice Fenrir, sono l’ennesima conferma di come si possa far bene senza obbligare l’utenza a spendere centinaia di euro.
Del resto, oggi come oggi, qualsiasi giocatore anche tra quelli meno avvezzi alle chat vocali e al gioco online, si ritrova ad acquistare delle cuffie per aumentare l’immersività di gioco e sfruttare le nuove tecnologie surround che si vanno diffondendo nei nostri hardware preferiti.
Confezione e contenuto
Le E7000 Fenrir vengono consegnate in una semplice scatola di cartone dal contenuto essenziale, ma completo, contente oltre le cuffie (imballate affinché arrivino senza danneggiarsi), uno spinotto con doppia uscita e un manuale multilingua tra cui troviamo anche l’italiano.
Un simpatico Easter Egg, che i giocatori più maturi riconosceranno sicuramente, è il famigerato Konami Code presente sul parallelepipedo di cartone che tiene fermo il cavo all’interno della confezione. Si tratta del codice più famoso e diffuso al mondo, che divenne famoso in quanto applicato all’infernale Contra aumentava le vite del giocatore da 3 a 30, dandogli quindi qualche chance di finire un titolo al cui confronto anche i Soulslike impallidiscono.
Tutto sommato, un omaggio non casuale che sottolinea come le E7000 Fenrir siano dedicate ad un pubblico che bada alla sostanza senza troppi fronzoli.
Le cuffie E7000 Fenrir
Naturalmente il pezzo forte sono le cuffie, che online vengono presentate come pensate per Xbox e di cui in effetti richiama gli iconici colori neroverdi, utilizzabili naturalmente con qualunque dispositivo che sia console o meno.
Le Fenrir, pur essendo massicce sono anche altrettanto leggere, segno che l’ingegnerizzazione dei materiali ha funzionato a dovere.
Sui lati troviamo un omaggio alla creatura della mitologia norrena che dà il nome a questo headset: infatti in corrispondenza dei padiglioni auricolari, con un verde che risalta sul nero delle cuffie, è possibile ammirare la sagoma di un lupo, Fenrir appunto.
Un piccolo tocco di classe è dato dal fatto che, collegando le cuffie ad una porta USB gli occhi del lupo si illuminano grazie ad una luce LED integrata; per ovvi motivi questa chicca non funziona quando colleghiamo le cuffie tramite il caro vecchio jack audio da 3,5 mm.
Al di là di questa piccola chicca puramente estetica, le Fenrir si fanno notare per numerose soluzioni interessanti che oltre a non essere scontate mi hanno soddisfatto parecchio.
Prima tra tutte la scelta fatta per il cavo, integrato, che consente di superare agevolmente la diffidenza che potremmo avere davanti a delle cuffie cablate; innanzitutto sono presenti contemporaneamente sia il jack audio che la porta USB, cosa che ci evita il dover conservare e tirare fuori alla bisogna eventuali adattatori, inoltre il materiale scelto è robusto e lascia prevedere una lunga durata dell’hardware.
Tra le implementazioni intelligenti delle cuffie si inseriscono di diritto i comandi e la loro collocazione: non trattandosi di un hardware particolarmente complesso non abbiamo bisogno di chissà quali pulsanti, ci sono solo una rotella per regolare il volume e un tasto per accendere o spegnere il microfono.
Normalmente, altri produttori piazzano questi comandi lungo il cavo, creando un impaccio e aumentando la fragilità delle componenti stesse. EKSA invece ha scelto di collocarli nella parte bassa delle cuffie in una posizione comoda da raggiungere senza stare a perdere tempo prezioso in game.
Molto comodo anche il microfono, provvisto di un braccio pieghevole secondo le nostre esigenze che può anche essere riposto in posizione di riposo evitando alcun fastidio per chi non dovesse utilizzarlo.
Anche per quanto riguarda l’elemento principale, i padiglioni, le cuffie Fenrir escono promosse: rivestiti da una morbida imbottitura in ecopelle sono ampi 50 mm e adatti ad ogni tipo di orecchio che viene inglobato senza alcun fastidio o dolore. La schiuma morbida che costituisce l’imbottitura (anche del poggia testa) assicura la possibilità di un utilizzo prolungato senza arrecare problemi all’utente.
Come specificato sulla confezione, le Fenrir sono adatte all’uso su PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X\S, Nintendo Switch e PC, ma naturalmente possono essere utilizzate con ogni device compatibile; il loro suono, frutto di una frequenza in grado di oscillare tra i 20 Hz e i 20 kHz è sempre nitido e pulito.
Durante la prova, con Xbox Series S, ho potuto provarle in combinazione con il sistema Dolby Atmos e la resa è stata soddisfacente con un audio 3D preciso e immersivo, come avviene con prodotti più blasonati.
Anche sui bassi il lavoro fatto è molto buono, giocando a Far Cry 6 riuscivo a percepire le esplosioni in lontananza proprio come avverrebbe in una realtà che, visti i tempi, preferiremmo evitare. Una situazione più “normale” è invece riscontrabile con le voci o le musiche che si allontanano o si avvicinano in maniera coerente con le distanze che ci separano da esse.
Insomma le cuffie svolgono il loro lavoro egregiamente.
La qualità del prodotto emerge anche su hardware un po’ più semplici o datati come Switch e PlayStation 4 che ne beneficiano sensibilmente; anche su PlayStation 5 probabilmente possono sostituire le cuffie originali di cui in tanti si lamentano, ma non avendo la console non posso giudicare.
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