Tra le innumerevoli innovazioni tecnologiche che stanno facendo molti passi avanti, vi sono anche i nuovi droni, sempre più sofisticati ed efficienti. L’ultima novità è il drone a energia solare ideato per affiancare gli astronauti nelle future missioni di esplorazione di Marte.
Il drone si chiama “X5” ed è un piccolo velivolo autonomo, sviluppato dalla società tutta italiana Vector Robotics; nei prossimi mesi il drone sarà utilizzato per alcune simulazioni nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti, per testare la sua idoneità di affiancamento agli astronauti nelle future missioni esplorative sul Pianeta Rosso.
Il progetto è stato presentato nel seminario online “Droni con le ali” promosso da Roma Drone Conference, l’evento professionale dedicato alla drone-community italiana.
Com’è fatto X5, il drone a energia solare
Il drone X5 è un convertiplano, ovvero un velivolo in grado di decollare e atterrare verticalmente, e possiede capacità di volo automatico.
Questa versione è stata progettata come banco di prova del velivolo che potrà essere usato in futuro su Marte: lo scopo è quello di farlo diventare parte integrante delle missioni internazionali di simulazione “Amadee21” e “Smops”, che si svolgeranno tra ottobre e novembre presso la Mars Desert Research Station (MDRS) nel deserto dello Utah.
L’obiettivo sarà anche sperimentare la mappatura in 3D della superficie marziana in connessione con un rover a terra e simulare voli di ricerca e soccorso di astronauti che dovessero trovarsi in pericolo.
“Altri progetti italiani vedono l’utilizzo di droni ad ala fissa e convertiplani, tra cui: la sperimentazione del trasporto di prodotti biomedicali organizzata da Leonardo, Telespazio e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), impiegando un drone della società svizzera RigiTech; il programma di Enel, tramite la società italo-israeliana Infralab, per l’ispezione delle linee elettriche utilizzando il drone dell’azienda israeliana Gadfin; il progetto del nuovo drone “Rapier X-25” realizzato dalla società Sky Eye Systems (Gruppo Oma) per applicazioni militari e civili.”
Piccoli droni ad ala fissa e convertiplani saranno sempre più utilizzati per missioni a lungo raggio, soprattutto per il monitoraggio del territorio e di grandi reti e anche per il delivery di materiali, ad esempio in ambito postale e sanitario”, ha spiegato Luciano Castro, direttore e conduttore di Rdwx
Il canale Rdwc è promosso da Roma Drone Conference, l’evento professionale dedicato alla drone-community italiana.