Oggi e domani ci sarà un evento che è stato atteso parecchio, ovvero il doppio flyby di Venere, ma in che cosa consiste? Due veicoli spaziali voleranno su Venere in due giorni consecutivi ma distinti l’uno dall’altro.
Il Solar Orbiter della NASA, in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (ESA), si concentrerà su Venere il 9 agosto, ma non sarà solo a lungo in quanto, un altro veicolo spaziale dell’ESA, BepiColombo (una partnership con la Japan Aerospace Exploration Agency, JAXA) sorvolerà il pianeta solo un giorno dopo.
Il doppio flyby di Venere avverrà in quanto i veicoli spaziali sono entrambi diretti verso il sistema solare interno, con Solar Orbiter che è stato lanciato nel 2020 con la missione di studiare il sole, mentre BepiColombo è stato lanciato nel 2018 e da allora è in rotta verso Mercurio.
Il doppio flyby avverrà, come già detto, oggi lunedì 9 agosto con il Solar Orbiter, il quale si avvicinerà a Venere a una distanza di circa 4.967 miglia (7.995 chilometri), mentre invece domani, martedì 10 agosto, BepiColombo si avvicinerà al pianeta a circa 342 miglia (550 km).
Questo tuttavia non è il primo inoncontro di queste missioni con Venere, la sonda Solar Orbiter infatti ha già effettuato il suo primo sorvolo su Venere a dicembre e nel tempo farà molti altri viaggi intorno al pianeta. BepiColombo, che invece ha sorvolato Venere in ottobre, si dirigerà verso Mercurio, effettuando il primo di sei sorvoli del pianeta in ottobre.
Gli scienziati avevano già pianificato che il doppio flyby di Venere sarebbe avvenuto in quanto entrambi i veicoli spaziali avrebbero sfruttato la loro vicinanza al pianeta sulla strada per le rispettive destinazioni, tuttavia non è un caso fortunato che questo doppio flyby di Venere avverrà con distanza così minime.
Sia il Solar Orbiter che il BepiColombo hanno bisogno dell’oscillazione gravitazionale dell’orbita di Venere per aiutarli a raggiungere le loro destinazioni, con il primo che utilizzerà la gravità di Venere più volte per avvicinarsi al sole e cambiare direzione per dare una buona occhiata ai poli di quest’ultimo (una novità per i veicoli spaziali), mentre il secondo ha bisogno dell’aiuto gravitazionale della Terra, di Venere e dello stesso Mercurio.
Come mai è così importante il doppio flyby di Venere?
Secondo una dichiarazione dell’ESA, il doppio flyVenere “offre un’opportunità senza precedenti per studiare l’ambiente di Venere da luoghi diversi contemporaneamente”, questo perché le navicelle daranno un’occhiata anche a luoghi su Venere che di solito non si vedono.
Sfortunatamente, poiché Venere non è la destinazione principale delle navicelle spaziali, non sarà possibile nemmeno per le telecamere a bordo scattare foto ad alta risoluzione del pianeta.
Solar Orbiter dovrà rimanere rivolto verso il sole, mentre la telecamera principale a bordo di BepiColombo sarà schermata fino a quando la navicella non verrà consegnata a Mercurio, almeno secondo quanto dichiarato dall’ESA.
Tuttavia, due delle tre telecamere di monitoraggio di BepiColombo saranno in grado di scattare foto di Venere, con queste che scatteranno immagini in bianco e nero al momento dell’avvicinamento del veicolo spaziale e nei giorni successivi.
Quando BepiColombo sarà più vicino a Venere, il pianeta riempirà la visuale delle telecamere, mentre invece quando la navicella si allontanerà da Venere, il pianeta sarà visto passare dietro di essa. L’ESA prevede di vedere la prima immagine la sera del 10 agosto e la maggior parte delle altre immagini dovrebbe arrivare l’11 agosto.
Anche il Solar Orbiter, in teoria, potrebbe anche avere la possibilità di scattare immagini di Venere in quanto, sempre secondo l’ESA, l’imager SoloHI della navicella, che di solito acquisisce immagini del vento solare, potrebbe essere in grado di osservare il lato notturno di Venere nella settimana prima del suo massimo avvicinamento.
Sfortunatamente, il veicolo spaziale sarà a più di 357.000 miglia (575.000 km) di distanza dal pianeta, anche nel punto più vicino, quindi non saranno in grado di scattare foto l’uno dell’altro, così da commemorare questo doppio flyby di Venere.
Tuttavia, le immagini non sono tutto ciò che questi veicoli spaziali cercano, infatti sia il Solar Orbiter che il BepiColombo raccoglieranno dati sull’ambiente magnetico e plasma di Venere, ha affermato l’ESA.
È qui che le diverse posizioni diventano interessanti, poiché le navicelle cattureranno più punti dati dell’ambiente, inoltre si aggiungerà una terza navicella spaziale, la Akatsuki di JAXA che è in orbita attorno a Venere, consentendo un interessante set di dati che le stime dell’ESA impiegheranno mesi per analizzare in modo significativo.
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