In Italia il bodybuilding ha conosciuto un notevole incremento di popolarità, grazie anche alla Federazione Italiana di Bodybuilding (IFBB), che organizza gare a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, dietro la superficie scintillante di corpi scolpiti e performance straordinarie, si nasconde una problematica sempre più diffusa: l’uso di sostanze dopanti, in particolare nella categoria Men’s Physique.
Questa categoria, nata per premiare un fisico armonioso e proporzionato, teoricamente ispirato all’estetica da “modello da spiaggia”, si è nel tempo trasformata in un’arena ipercompetitiva in cui emergere senza l’uso di steroidi anabolizzanti è sempre più difficile. Un ex tecnico IFBB racconta nel dettaglio, in un documento recentemente pubblicato, come il doping sia ormai una pratica comune in questa disciplina, spesso tollerata dall’assenza di controlli antidoping ufficiali.
Le sostanze più usate e i rischi per la salute
Tra le sostanze più utilizzate c’è il Trenbolone, un potente anabolizzante sintetico che favorisce l’aumento della massa muscolare e riduce la percentuale di grasso corporeo. I suoi effetti, però, sono tutt’altro che trascurabili: rischio di calvizie, acne, danni a fegato e reni, infertilità e disturbi psicologici come irritabilità e depressione.
Accanto agli steroidi, molti atleti fanno uso di diuretici per raggiungere una maggiore definizione muscolare durante le competizioni. Anche questi farmaci, se abusati, provocano effetti collaterali pericolosi come disidratazione, vertigini, nausea e debolezza cronica.
Perché si ricorre al doping?
La risposta è semplice e inquietante: visibilità e guadagni. In un mondo sempre più competitivo, le gare di bodybuilding rappresentano per molti atleti una vetrina per ottenere sponsorizzazioni, entrare nel settore dell’influencer marketing o vendere programmi di allenamento online.
L’immagine conta, e il desiderio di affermarsi sui social spinge molti giovani a scelte estreme. È proprio per questo che è fondamentale promuovere una cultura sportiva basata su salute, etica e consapevolezza.
L’importanza dell’informazione e della trasparenza
Per combattere il fenomeno del doping serve maggiore informazione, ma anche esempi positivi. Alcuni professionisti del settore scelgono di condividere in modo trasparente il proprio approccio all’allenamento naturale e i rischi legati all’abuso di sostanze.
Scopri di più seguendo tre profili impegnati nella divulgazione, nella formazione e nella promozione del fitness sano e consapevole:
Il doping nel bodybuilding italiano non è un problema di pochi, ma una realtà radicata che va affrontata con coraggio e trasparenza. Servono controlli più rigorosi, una maggiore consapevolezza tra i giovani atleti e un cambiamento culturale che metta al primo posto la salute rispetto all’apparenza.