Negli ultimi anni molte donne con ADHD o ASD hanno ricevuto una diagnosi in età adulta. Le cause sono le più disparate: da una maggiore consapevolezza riguardo entrambe le condizioni, alla capacità di riuscire a riconoscere le molteplici sfumature che hanno portato ad indagini diagnostiche di più ampio respiro rispetto a chi potrebbe ricevere una diagnosi di disturbo dello spettro autistico o disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Un ruolo importante lo hanno svolto i social dove le donne con ADHD o ASD per riuscire a comprendere cosa avevano, hanno partecipato a tavole virtuali di conforto, riferendo anche di una sanità poco accogliente e che ha rifiutato una diagnosi di autismo derubricandola a stati ansiosi e creando un circolo vizioso dove le pazienti hanno provato ancora più confusione nel non capire come interpretare il malessere percepito. Eppure l’ascolto fa parte dell’abc del personale medico e parasanitario, ma solo per questo discorso, ci vorrebbe un articolo a parte.
Le percentuali sono impressionanti: quasi l’80% delle donne con disturbo dello spettro autistico hanno invece ricevuto diagnosi errate come disturbo borderline di personalità, disturbi alimentari, disturbo bipolare e ansia. Al momento non è noto con quale frequenza le donne con ADHD vengano diagnosticate erroneamente.
Donne con ADHD o ASD: è possibile ricevere una diagnosi giusta?
Come mai donne con ADHD o ASD ricevono diagnosi tardive? Le spiegazioni sono molteplici. Innanzitutto i sintomi ad ASD e ADHD nelle donne sono diversi rispetto a quelli riconosciuti negli uomini. Determinati sintomi possono essere assimilati a patologie come ansia e depressione, tanto da non prendere in considerazione che ci si trova dinanzi a casi con una condizione diversa. Un’altra causa, cartina tornasole di una società poco accogliente, è che le donne abbiano imparato a nascondere i sintomi ADHD o ASD, avendo come conseguenza una diagnosi errata.
Un altro ostacolo è quello che vede l’ADHD e l’Asd come due disturbi da attribuire a pazienti di sesso maschile. Nonostante sia vero che sono i soggetti di sesso maschile a ricevere più diagnosi di ADHD e ASD, è altrettanto vero che gli strumenti diagnostici sono inadatti nell’individuare entrambe le condizioni nelle pazienti di sesso femminile.
Le ragazze con autismo possono avere difficoltà sociali meno evidenti e spesso hanno una migliore comunicazione verbale rispetto a un ragazzo con autismo. Per le ragazze con ADHD, spesso non sono così iperattive e potrebbero non avere il comportamento dirompente che potrebbero avere alcuni ragazzi. Questo significa che molte ragazze con queste condizioni possono essere trascurate dai loro genitori, insegnanti e persino dai medici poiché i criteri diagnostici non corrispondono ai loro sintomi.
È possibile ottenere una giusta diagnosi?Una diagnosi tardiva nelle donne con ADHD o ASD può portare a diversi problemi e a vivere una vita complicata e piena di difficoltà a cui è difficile fare fronte: da uno scarso rendimento scolastico, alla difficoltà di fare amicizia, sino ad arrivare nel mondo del lavoro dove riuscire a portare a termine un impegno diventa un’impresa titanica, con l’aggravante della paura di essere discriminate, che porta alcune donne a cambiare modo di vestirsi e la personalità, pur di mimetizzarsi in un mondo che non le riconosce.
Più il tempo passa, più il problema si acuisce, per questa ragione e importante ricevere una giusta diagnosi che diventa liberatoria e aiuta a capire cosa sta succedendo e come affrontarlo. Mentre alcune donne con ADHD o ASD ricevono finalmente una diagnosi adeguata che le fa sentire più libere e consapevoli, altre hanno paura di essere discriminate e addirittura disprezzate nel loro ambito sociale. Va invece evidenziato come una diagnosi corretta porti ad un netto miglioramento della qualità della vita.
Ci sono molte risorse online che possono aiutare le donne che sospettano di avere il disturbo dello spettro autistico o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività: AADDUK , ADHD consapevole e National Autistic Society, sono piattaforme che forniscono tutti consigli e suggerimenti su come parlare al medico di famiglia con domande adeguate e quale supporto o cliniche specializzate ci sono nella zona del presunto paziente.
Nel momento in cui si decide di affrontare il discorso col proprio medico di famiglia, potrebbe essere utile recarsi all’appuntamento con una persona cara che sia di supporto e specialmente descrivere come ci si sente anche con esempi pratici e situazioni vissute nella vita quotidiana. Essere il più chiare possibile è importante perché non tutti i medici di famiglia potrebbero essere ferrati su condizioni come l’ASD o l’ADHD.
Il secondo step è quello di essere indirizzate ad un centro specialistico dove di riceverà tutto il supporto necessario. Essere consapevoli di quali sono i sintomi ASD e ADHD porta ad una diagnosi corretta, e una diagnosi corretta porta ad una qualità della vita migliore. Informarsi e confrontarsi sono le parole chiave, in questo senso, i social svolgono un ruolo fondamentale.