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Lettura: Le radici dell’umanità: il DNA più antico rivela un capitolo perduto della nostra storia
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Le radici dell’umanità: il DNA più antico rivela un capitolo perduto della nostra storia

Il DNA umano più antico trovato in Europa svela una storia dimenticata di incontri con i Neanderthal.

Massimo 6 mesi fa Commenta! 3
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Ti sei mai chiesto da dove veniamo davvero? Gli scienziati hanno recentemente scoperto il DNA antico umano più vecchio mai trovato in Europa, rivelando una sorprendente connessione tra Homo sapiens e Neanderthal. Questa scoperta riscrive una parte importante della nostra storia evolutiva.

Contenuti di questo articolo
Una scoperta che cambia la storiaLa nostra eredità geneticaUna linea perdutaE ora?

Una scoperta che cambia la storia

In una grotta nascosta sotto un antico castello a Ranis, in Germania, sono stati trovati frammenti ossei risalenti a 45.000 anni fa. L’analisi genetica ha rivelato che appartenevano a sei individui, tra cui una madre, sua figlia e alcuni parenti lontani. Questi antichi europei avevano tracce evidenti di ascendenza Neanderthal, frutto di incontri avvenuti circa 1.500 anni prima della loro epoca.

Ma dove sono avvenuti questi incontri? Gli scienziati ipotizzano che le prime relazioni tra Homo sapiens e Neanderthal siano avvenute in Medio Oriente, una regione cruciale durante le migrazioni umane fuori dall’Africa.

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Dna

La nostra eredità genetica

Forse non ci hai mai pensato, ma anche tu potresti portare geni Neanderthal. Tra l’1% e il 3% del nostro DNA moderno deriva da questi antichi incontri. Alcuni di questi geni ci hanno persino aiutato a sopravvivere in ambienti ostili: ad esempio, le varianti legate al sistema immunitario e alla resistenza al freddo si sono dimostrate vantaggiose.

Un dato curioso? L’X cromosoma umano è quasi privo di tracce Neanderthal. Questo potrebbe essere dovuto a problemi di fertilità maschile causati dall’introduzione di questi geni.

Una linea perduta

Gli antichi abitanti di Ranis facevano parte di una popolazione pioniera che, purtroppo, non ha lasciato discendenti diretti tra le persone di oggi. Tra di loro c’era anche una donna vissuta nell’attuale Repubblica Ceca, collegata geneticamente agli individui di Ranis. Questo gruppo aveva pelle scura, capelli scuri e occhi marroni, segni di un’origine africana relativamente recente.

Nonostante le estinzioni avvenute nel corso del tempo, la loro storia ci offre una finestra sul passato, permettendoci di comprendere meglio le migrazioni umane e il complesso intreccio di specie che ha formato il nostro albero genealogico.

E ora?

La scienza ha ancora molti segreti da svelare. Le ricerche future potrebbero aiutarci a comprendere meglio come queste antiche popolazioni abbiano interagito e cosa le abbia portate a sparire. Chi sa quali altre sorprese genetiche ci aspettano?

Ti affascina l’evoluzione umana? Condividi questo articolo e facci sapere nei commenti cosa ne pensi delle nostre radici più antiche!

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