Dopo aver introdotto un po’ la domotica sul primo articolo di questa rubrica, e dopo aver anche parlato di qualche trucchetto su come utilizzare tecnologia di recupero per una domotica fai-da-te low-cost, è giunta l’ora di capire quali dispositivi facciano più al caso tuo: quelli di Amazon o quelli di Google? O forse c’è qualche altro competitor?
Google e Amazon di certo sono i gadget più comuni a livello di domotica, tuttavia orientarsi sul quale scegliere potrebbe non essere proprio semplice come si potrebbe pensare.
Come orientarsi dunque tra i dispositivi di Amazon e quelli di Google?
I due colossi si “sfidano” sul lato domotico, ma diamo uno sguardo ai punti forti e ai punti deboli di ognuno.
Domotica di Google
Considerando che molti dispositivi sono Android, apparentemente la scelta dei gadget Google Home sembrerebbe a primo acchito una scelta sensata; effettivamente Home è oggigiorno installata in molti smartphone e tablet Android di default.
Esistono oltretutto svariate telecamere ed altri dispositivi che sono compatibili con Google Home, nonché come visto nel precedente articolo di questa rubrica, la possibilità di usare telefoni e tablet di recupero nei modi più disparati.
Sostanzialmente Google Home possiede congegni molto versatili a livello software, cosa assolutamente da non sottovalutare; oltretutto i dispositivi Google Home sono perfettamente compatibilità anche con i sistemi Apple, vedasi la presenza dell’applicazione Home su iOS.
Oltretutto i dispositivi di Google, essendo il colosso uno dei più “antichi” in campo informatico si adattano molto bene allo stile di vita di una persona anziana; del resto computer come i loro Chromebook hanno un’interfaccia intuitiva molto basilare e anche loro si possono “adattare” molto bene alla domotica di Google.
Per chi non ci vede bene (per non proprio chi è cieco) l’assistente vocale può essere una manna dal cielo, una ricerca AGI, sostiene che la salute mentale degli anziani migliora tramite questi dispositivi.
Con Google Home potrai, previa installazione e giusti dispositivi annessi, accendere le luci, accendere o spegnere la TV, mettere l’allarme sveglia per alzarsi, etc.
Un problema di Google potrebbe essere “l’efficienza”, mi spiego meglio: se con Amazon Alexa tu puoi, tramite Prime, adesso addirittura ascoltare canzoni Amazon Music, la scelta di Google sarà un tantino più limitata e giusto con un bel po’ di pubblicità (vale sia per gli schermi che per gli altoparlanti).
Tuttavia, dato che molte applicazioni di domotica sono spesso preinstallate sugli smartphone Android di oggi, risulta (almeno sul robottino) relativamente facile da configurare.
Domotica di Amazon Alexa ed Echo
Non diversissima da quella del concorrente, i dispositivi annessi (altoparlanti, schermi, etc.) sono abbastanza simili, oltretutto pure molti congegni compatibili con Google sono compatibili con Alexa.
Alexa, essendo presumibilmente dedicata ad un pubblico più giovane, ha una serie di dispositivi compatibili ben più ampia di quella del concorrente.
Come detto, previo abbonamento prime, le possibilità sono diverse, oltretutto molte smart TV sono compatibilissime con Alexa.
La domotica di Amazon, sostanzialmente, si lega molto meglio alla parte di intrattenimento rispetto al competitor.
Riguardo la configurazione, tuttavia, bisogna segnalare che salvo qualche sparuto dispositivo Android di Amazon (come i tablet Fire), Alexa e i dispositivi annessi saranno giusto un tantino più complicato da configurare rispetto a quelli di Google.
Nulla vieta di avere entrambi
Sia chiaro che, qualora decidi di averli entrambi, dovrai usare ben due applicazioni sul tuo telefono (Home e Alexa), questa va fatto in casi particolari: ad esempio con l’altoparlante ti trovi bene con Google, ma non ti trovi bene con lo “schermo” di Amazon Alexa o viceversa, insomma dovrai valutare tu le tue esigenze.
Esiste un “terzo in comodo” tra questi dispositivi?
Effettivamente anche Apple ci ha messo un poco di suo nel campo domotico: i dispositivi Homekit del colosso dei computer parlano da sé.
Purtroppo come da “tradizione”, se vuoi avere una domotica 100% Apple dovrai avere tutti dispositivi Apple (iPhone, Mac, iPad, etc.) cosa ostica per molti di noi.
Volendo ci sarebbe anche un “quarto in comodo”
Chi è abbastanza abile con la tecnologia e soprattutto chi ha le capacità tecniche e la conoscenza specifica, può provare a crearsi daccapo una domotica fai-da-te, tramite Raspberry, Arduino e compagnia bella.
È una cosa che richiede, tuttavia, una conoscenza dell’informatica e dell’elettronica non indifferente, ovviamente non esauribile in questo articolo.
In conclusione
Non esiste un “meglio” o “peggio”, ma dovrai valutare in base alle tue conoscenze tecnologiche, alla tua disponibilità economica e alle tue esigenze in generale, ovviamente informandoti (su internet e offline) sentendo più campane.