L’intelligenza artificiale corre in soccorso delle persone affette da diabete di tipo 1 e sostiene il monitoraggio sulla loro condizione di salute attraverso un sistema automatizzato. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Metabolism ed è stato sviluppato dall’Oregon Health & Science University.
I ricercatori hanno utilizzato l’intelligenza artificiale e il monitoraggio automatizzato, sviluppando un metodo per sostenere i soggetti con diabete di tipo 1: grazie ad esso si aiuterebbe a monitorare in modo efficace la glicemia.
Diabete di tipo 1 e AI: lo studio
Nichole Tyler, autore e studente presso la OHSU School of Medicine, ha dichiarato: “La progettazione del nostro sistema è unica. Abbiamo progettato l’algoritmo AI interamente utilizzando un simulatore matematico, e tuttavia quando l’algoritmo è stato convalidato su dati del mondo reale da persone con diabete di tipo 1 presso OHSU, ha generato raccomandazioni che erano molto simili alle raccomandazioni degli endocrinologi“.
In supporto all’algoritmo, è stata messa a punto anche un’app per smartphone chiamata DailyDose; questo combo ha portato risultati soddisfacenti: le raccomandazioni dell’algoritmo sono in sintonia con quelle dei medici nel 67,9% delle volte. Un risultato non trascurabile vista l’importanza, per chi è affetto da diabete di tipo 1, di tenere sotto controllo i cali e i picchi glicemici e tutte le conseguenze di questa malattia così subdola.
La ricerca ha interessato 16 persone con diabete di tipo 1, che sono state sottoposte ai controlli del caso per quattro settimane. Il continuo monitoraggio attraverso l’algoritmo ha aiutato a ridurre i cali di glicemia o basso livello di glucosio.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il centro sanitario per il diabete Harold Schnitzer dell’HSHS e il laboratorio di intelligenza artificiale per sistemi medici guidato da Peter Jacobs, professore associato di ingegneria biomedica presso la OHSU School of Medicine, che ha dichiarato: “Ci sono altri algoritmi pubblicati su questo, ma non molti studi clinici. Pochissimi hanno mostrato un risultato statisticamente rilevante, e la maggior parte non confronta le raccomandazioni dell’algoritmo con quelle di un medico. Oltre a mostrare un miglioramento nel controllo del glucosio, il nostro algoritmo ha generato raccomandazioni che avevano un’altissima correlazione con le raccomandazioni del medico“.
Infine, Jessica Castle, professoressa presso la OHSU School of Medicine, ha concluso dicendo: “Abbiamo in programma nei prossimi anni di eseguire diversi studi più ampi su otto e poi 12 settimane e di confrontare DailyDose con altre strategie di trattamento dell’insulina“.