Il 9 luglio, gran parte di un detrito SpaceX doveva atterrare nell’Oceano Pacifico al largo dell’Australia, invece un enorme boom sonoro è stato udito nel New South Wales meridionale e una brillante palla di fuoco è stata vista per centinaia di chilometri.
Settimane dopo, due allevatori di pecore hanno trovato grandi oggetti di metallo nei loro campi e da allora sono stati segnalati ulteriori ritrovamenti; sebbene la connessione debba ancora essere confermata, gli esperti sono fiduciosi sul fatto che possiamo parlare di un raro caso in cui pezzi di spazzatura spaziale colpiscono la terra, piuttosto che l’oceano, come previsto dalle stime fatte, inoltre questo sembrerebbe essere un detrito SpaceX.
Il professor Brad Tucker dell’Australian National University ha detto ai nostri colleghi di IFLscience, che riceve abbastanza spesso segnalazioni su possibili fenomeni di spazzatura spaziale, però nella maggior parte dei casi, risultano essere qualcosa con origini più terrene, o piccoli oggetti la cui storia è difficile da determinare con sicurezza.
Quando gli agricoltori Mick Miners e Jock Wallace sono entrati in contatto con Tucker, tuttavia, lo spettacolo di suoni e luci di settimane prima gli ha fatto sospettare che avesse per le mani qualcosa di reale, e fortunatamente non doveva nemmeno affrontare un lungo viaggio, infatti da Canberra, dove abita, alle proprietà a Dalgety dei due agricoltori, la distanza era breve per effettuare un rapido controllo.
Cosa si è scoperto riguardo al detrito SpaceX
Tucker non solo ha trovato oggetti abbastanza grandi da essere difficile da spiegare in altro modo, ma i segni di bruciatura dal rientro sono chiaramente visibili, senza dimenticare che questi hanno anche dei numeri di serie, che sono stati inviati dall’Agenzia spaziale australiana all’Amministrazione federale dell’aviazione americana per essere trasmessi a SpaceX, che non ha commentato al momento della stesura.
“Se sono detriti SpaceX, la prima domanda è se lo rivogliono”
ha detto Tucker.
In tal caso, il costo del recupero è a loro carico, in caso contrario invece, mentre SpaceX potrebbe moralmente dover pagare agli agricoltori per la pulizia, “obbligarli” a farlo, beh potrebbe essere difficile.
La Contea dell’Esperanza ha notoriamente inviato un biglietto da visita alla NASA quando parti della stazione spaziale Skylab sono atterrate nel suo territorio nel 1979, ma questa è stata un’acrobazia senza forza legale, al che il governo australiano ha rifiutato di causare un incidente internazionale chiedendo un risarcimento danni, sebbene alcuni americani patriottici abbiano raccolto il costo 30 anni dopo.
Tuttavia, probabilmente non è una grande preoccupazione per Wallace e Miners, infatti secondo quando osservato da Tucker:
“Hanno già ricevuto offerte per acquistare i pezzi”
ed infatti il ricavato dovrebbe più che coprire il costo della rimozione di questo detrito SpaceX, e sebbene ulteriori scoperte potrebbero ridurre il possibile ricavo, rimane il fatto che ritrovarsi con due pezzi di spazzatura dello spazio sulla propria proprietà sembra più un colpo di fortuna, piuttosto che un peso.
L’interesse è alto perché gli atterraggi in crash sono molto rari, infatti Tucker stesso ha detto che c’è stata solo una manciata di conferme nella storia del volo spaziale, in gran parte perché gli oggetti più piccoli bruciano completamente, osservando:
“Potrebbero essercene altri che non sono stati registrati. Se questo fosse arrivato dopo la mezzanotte ci sarebbero stati pochi avvistamenti e saremmo stati meno sicuri sulla veridicità dei reperti.”
Inevitabilmente, molti altri oggetti, come i due recenti razzi booster del Long March, sono fortunatamente atterrati nell’oceano, e ciò non a causa di una buona gestione, ma per pura fortuna, pertanto questo detrito SpaceX non sarà l’ultimo caso, a meno che le nazioni e le aziende che viaggiano nello spazio non inizino a prendere più sul serio i pericoli, tuttavia il drammatico aumento dei lanci nei prossimi anni potrebbe far sì che la nostra fortuna si esaurisca.
Come detto, il detrito SpaceX è quasi sicuramente il bagagliaio per l’invio nello spazio di carichi non pressurizzati dalla missione Crew-1 alla Stazione Spaziale Internazionale, lanciata nel novembre 2020, e questo aspetto in cui il detrito SpaceX è rientrato in modo incontrollato sulla Terra, non è un ottimo lasciapassare per un’azienda che ha reso il riutilizzo dei suoi razzi al centro del suo successo.
Nonostante ciò, come ha osservato Tucker, l’atterraggio continentale “probabilmente riflette l’enorme volume di lanci che SpaceX sta conducendo”, creando così tante altre possibilità in più in cui le cose possano andare storte.
Tucker ha infine notato che questo non è un prodotto per il quale SpaceX ha esperienza nel lancio e nel ritorno e “potrebbe essere necessario un design migliore” per migliorare il controllo durante il rientro in futuro.
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