I delfini sono dei mammiferi marini che a causa della vita in cattività, studiata per farli vivere negli acquari, stanno rischiando l’estinzione. Per evitare che questo accada, un gruppo di imprenditori neozelandesi, con il supporto di ricercatori statunitensi, stanno portando avanti il prototipo di un delfino robot.
L’esemplare cibernetico ricalcherà in tutto e per tutto le sembianze dei veri delfini, per un costo che si aggira intorno ai 23 milioni di dollari. Naturalmente si tratta del costo iniziale, col tempo e con l’utilizzo più diffuso del delfini robot, la spesa dovrebbe diventare più sostenibile.
Delfino robot: qualche dettaglio
Gli sviluppatori del progetto hanno dichiarato a The Guardian: “Grazie al controllo da remoto, il delfino robot può emettere suoni e muoversi in modo assolutamente realistico”. Non solo, come alternativa ai mammiferi marini, il prototipo neozelandese offre la possibilità agli acquari cinesi e del mondo di riscattarsi, viste le pressioni internazionali volte a far cessare lo sfruttamento degli animali acquatici.
Infatti la cattività ne abbrevia drasticamente la vita: se un delfino in natura può vivere sino ai 50 anni, relegato negli acquari riesce a malapena a superare i 20. Elisa Allen, la direttrice britannica di People for the Ethical Treatment of Animals, spera che: “I delfini robot sostituiranno quelli veri nei parchi marini di tutto il mondo. In natura, i delfini nuotano fino a 40 miglia al giorno e vivono in gruppi familiari affiatati, ma in cattività gli animali sono stati confinati in vasche di cemento riempite con acqua trattata chimicamente e costretti a interagire con estranei. Nel 2020, la tecnologia all’avanguardia ci consente di sperimentare la natura senza danneggiarla”.
Roger Holzberg, designer dei delfini robot ed ex direttore creativo della Walt Disney Company, insieme a Walt Conti, inventore di Free Willy e Flipper, raccontano: “Siamo convinti che sia arrivato il tempo di reinventare questo settore e che questo approccio possa rivelarsi più umano e allo stesso tempo più redditizio”.
Il problema rimane quello di convincere i finanziatori a credere nel progetto: “Dobbiamo convincerli che si tratta di un’attività redditizia, persino più redditizia degli animali vivi” ha dichiarato Li Wang, sviluppatore di Edge Innovation, la società neozelandese che si occupa del progetto. I delfini robot, infatti, nonostante il costo iniziale importante e destinato a scendere, costano di meno rispetto ai delfini veri perché la manutenzione è più economica. Non rimane che augurare che il progetto vada avanti e che tutti i delfini possano tornare presto liberi in acque aperte.