Il fiuto canino come ispirazione per sviluppare nasi robot capaci di diagnosticare i tumori: i primi test applicati su campioni di urina di pazienti positivi alla biopsia, sono stati in grado di rilevare il tumore prostatico distinguendolo dai campioni di individui che avevano altre patologie della prostata.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.
Nasi robot: il futuro della diagnosi precoce delle neoplasie?
Il gruppo di esperti che ha svolto i test proviene da tre eccellenze della ricerca: Medical Detection Dogs di Milton Keynes, nel Regno Unito, in collaborazione con i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della Johns Hopkins University negli Stati Uniti.
“La diagnosi tramite il fiuto canino, impiegando cani addestrati, ha dimostrato di essere specifica e sensibile, è urgentemente necessaria una strategia di diagnosi più sensibile e specifica per il cancro alla prostata oltre al dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA)”, ha dichiarato il team di ricerca. Claire Guest, responsabile scientifico di Medical Detection Dogs e autrice principale dello studio, ha affermato: “Il naso del cane potrebbe contenere la chiave per un metodo urgentemente necessario, più accurato e non invasivo per la diagnosi precoce del cancro alla prostata”.
I campioni di urina sono stati successivamente analizzati sia nel loro contenuto di composti organici volatili mediante gascromatografia-spettrometria di massa (GC/MS) sia con tecniche di microbiologia per l’identificazione delle specie batteriche presenti, evidenziando profili distinti tra positivi e negativi. Non solo, gli scienziati hanno impiegato i dati ottenuti dai test con i cani per addestrare una rete neurale artificiale ad individuare i picchi evidenziati dall’analisi GC-MS.
“L’incredibile lavoro di questi cani è fondamentale nel programma di sviluppo di metodi diagnostici alternativi – ha spiegato Andreas Mershin del Center for Bits and Atoms del Massachusetts Institute of Technology, anticipando le future applicazioni – Una volta messo a punto un primo naso robotico per il cancro alla prostata, sarà completamente scalabile per altre malattie”.