L’intelligenza artificiale e le tecnologie quantistiche si preparano a ridefinire il futuro della sicurezza digitale. È partita a Roma l’ottava edizione di Cybertech Europe, la più grande di sempre, con una partecipazione aumentata del 20% rispetto al 2024.
Esperti, aziende e istituzioni si confrontano sulle nuove frontiere della cybersicurezza globale, tra minacce alimentate dall’IA offensiva e promesse del calcolo quantistico.
L’allarme di Mike Pompeo
Tra i protagonisti dell’evento c’è Mike Pompeo, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti ed ex direttore della CIA. Nel suo intervento ha spiegato che l’intelligenza artificiale ha cambiato tempi, modalità e scala degli attacchi informatici, creando una competizione senza precedenti tra governi e aziende tecnologiche.
Secondo Pompeo, l’IA non è solo un’arma digitale, ma anche un fattore geopolitico: determinerà gli equilibri tra Stati Uniti, Europa e Asia nei prossimi anni. Gli investimenti pubblici e privati in questo settore superano ormai decine di miliardi di dollari.
IA offensiva e difensiva: due facce della stessa sfida

Nel 2025 sono state individuate oltre 30.000 nuove vulnerabilità, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente. Gli attacchi informatici sono sempre più complessi, basati su algoritmi di IA adattivi capaci di modificarsi in tempo reale per evitare il rilevamento.
L’intelligenza artificiale difensiva, invece, viene usata per analizzare grandi quantità di dati e riconoscere comportamenti anomali prima che l’attacco si concretizzi. È la stessa tecnologia alla base dei moderni sistemi di rilevamento predittivo, oggi adottati da banche, enti pubblici e infrastrutture critiche.
Deepfake e inganni digitali sempre più realistici
Tra le minacce emergenti ci sono i deepfake, contenuti visivi o sonori generati con IA che imitano persone reali con una precisione impressionante. Oggi video, immagini e registrazioni vocali possono essere manipolati per diffondere disinformazione o estorcere dati sensibili.
Cybertech Europe dedica intere sessioni a questo tema, con focus sulla verifica automatica dell’autenticità dei contenuti e sulle contromisure basate su machine learning.
Quantum computing e la nuova crittografia
Pompeo ha evidenziato come le tecnologie quantistiche avranno un ruolo decisivo nella sicurezza del futuro. Il quantum computing, basato sui qubit e sulla sovrapposizione degli stati, può eseguire calcoli milioni di volte più velocemente rispetto ai computer tradizionali.
Questo apre due scenari opposti: da un lato, una difesa crittografica più potente, dall’altro, il rischio che i computer quantistici possano rompere gli attuali sistemi di cifratura in pochi secondi.
Per questo motivo molte aziende e centri di ricerca stanno lavorando su algoritmi post-quantistici, pensati per resistere a queste nuove capacità di calcolo.
L’Europa investe sulla resilienza digitale

L’Unione Europea ha stanziato 214 milioni di euro per rafforzare la resilienza digitale collettiva. Il piano prevede nuovi centri di ricerca, reti di condivisione dati tra Stati membri e programmi per contrastare le minacce ibride.
Cybertech Europe diventa così un punto d’incontro strategico per delineare una cooperazione più stretta tra USA e UE, anche in vista della futura adozione di standard comuni per la sicurezza quantistica.
Un mercato da 200 miliardi di dollari
La spesa globale per la cybersecurity ha superato i 200 miliardi di dollari nel 2025. Una cifra che riflette la crescente necessità di strumenti di protezione basati su IA e su reti quantistiche.
Le aziende stanno adottando soluzioni capaci di apprendere dai dati in tempo reale, anticipare le minacce e isolare automaticamente i sistemi compromessi. Il settore continua a crescere anche per l’aumento dei rischi legati al lavoro remoto e all’uso di piattaforme cloud.
La prossima era della cybersicurezza

Cybertech Europe 2025 conferma che la sicurezza digitale non è più solo una questione tecnica: è una priorità globale.
Nei prossimi anni la sfida sarà costruire sistemi capaci di resistere sia all’intelligenza artificiale offensiva che al calcolo quantistico, garantendo la fiducia nelle reti, nelle comunicazioni e nei dati.
Chi riuscirà a guidare questa transizione tecnologica, guiderà anche gli equilibri del mondo digitale del futuro.
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