Nei videogiochie nella letteratura di fantascienza, spesso incontriamo scenari futuristici in cui una sofisticata rete di sorveglianza controlla le vite dei cittadini; esempio di ciò è il CTOS (Central Operating System) presente nel gioco Watch Dogs. In questo articolo, esamineremo se una tale tecnologia potrebbe effettivamente esistere nella realtà, discutendo delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Inoltre, faremo un confronto con il sistema di crediti sociali cinese, attualmente uno dei sistemi più simili nella realtà.
CTOS: Una visione d’insieme
Il CTOS di Watch Dogs è un sistema di sorveglianza avanzato che interconnette dispositivi e infrastrutture critiche in una città, consentendo un controllo centralizzato e una raccolta di dati senza precedenti. Questo sistema consente ai protagonisti del gioco di manipolare e sfruttare le informazioni raccolte per raggiungere i loro obiettivi.
Fattibilità tecnica
Sebbene il CTOS di Watch Dogs sia affascinante e coinvolgente dal punto di vista narrativo, la sua attuazione pratica nella realtà presenta numerosi ostacoli, uno dei principali limiti è la complessità e l’eterogeneità dei dispositivi e dei sistemi presenti nelle nostre città.
Per creare un sistema centralizzato come il CTOS, sarebbe necessario standardizzare e interconnettere una vasta gamma di tecnologie eterogenee, cosa che richiederebbe un’enorme quantità di risorse e una cooperazione senza precedenti tra le organizzazioni coinvolte.
Inoltre, garantire la sicurezza di un sistema così complesso sarebbe estremamente difficile; Il CTOS, essendo una rete vulnerabile agli attacchi informatici, potrebbe essere soggetto a hacking da parte di individui malintenzionati.
Un’eventuale violazione della sicurezza potrebbe portare a gravi conseguenze, compromettendo la privacy dei cittadini e permettendo un abuso di potere.
Sistema operativo univoco
Dato che sarebbe impensabile che tutti scarichino l’ipotetica applicazione ufficiale del CTOS, per realizzare un sistema come il CTOS, uno dei requisiti chiave sarebbe l’adozione di un sistema operativo uniforme su tutti gli smartphone e dispositivi presenti in una città.
Attualmente, i dispositivi mobili utilizzano principalmente due sistemi operativi dominanti: iOS di Apple e Android di Google. Tuttavia, questi sistemi operativi sono sviluppati da diverse aziende e presentano differenze significative in termini di architettura, funzionalità e politiche di sicurezza.
Un’implementazione del CTOS richiederebbe un’omogeneità tra i dispositivi, con tutti gli smartphone che eseguono lo stesso sistema operativo e che ricevono gli stessi aggiornamenti; ciò comporterebbe la necessità di un’ampia cooperazione tra i produttori di dispositivi mobili e gli sviluppatori di sistemi operativi per creare una versione personalizzata del sistema operativo che soddisfi i requisiti di sorveglianza e interoperabilità richiesti dal CTOS.
Potrebbe essere necessario, tra l’altro, considerare l’adozione di un sistema operativo completamente diverso da iOS e Android, che sia progettato specificamente per il controllo e la sorveglianza centralizzati; questo richiederebbe un enorme sforzo di sviluppo e adozione da parte degli utenti e dei produttori di dispositivi mobili, poiché imporrebbe un cambiamento radicale nelle abitudini e nelle preferenze degli utenti che sono abituati a utilizzare iOS o Android.
Tuttavia, va detto che l’adozione di un sistema operativo uniforme su tutti gli smartphone comporterebbe anche una serie di implicazioni riguardanti la scelta degli utenti, la libertà di personalizzazione e la diversità dell’ecosistema mobile; la centralizzazione e l’uniformità potrebbero sollevare preoccupazioni in termini di diritti degli utenti e potenziali abusi di potere.
In definitiva, la creazione di un sistema come il CTOS che richieda l’omogeneità del sistema operativo su tutti gli smartphone è un’impresa complessa e richiederebbe un cambio radicale nel panorama mobile attuale. La fattibilità di tale implementazione dipenderebbe dalla volontà e dalla cooperazione di diverse parti interessate, nonché dalla valutazione approfondita delle implicazioni tecnologiche, sociali ed etiche coinvolte
Limiti etici e legali
Un altro importante aspetto da considerare è la questione etica e legale. Il CTOS di Watch Dogs è in grado di raccogliere e analizzare una vasta quantità di dati personali senza il consenso degli individui coinvolti. Questo solleva questioni fondamentali sulla privacy e sull’uso etico delle informazioni personali. Nelle democrazie moderne, esistono norme e leggi che tutelano la privacy dei cittadini, imponendo restrizioni sulle attività di sorveglianza. La creazione di un sistema come il CTOS richiederebbe una revisione e un bilanciamento attento tra la sicurezza pubblica e i diritti individuali.
Confronto con il sistema di crediti sociali cinese
Un sistema che spesso viene paragonato al CTOS di Watch Dogs è il sistema di crediti sociali cinese, attualmente in fase di sperimentazione in Cina.
Il sistema di crediti sociali cinese è un sistema di sorveglianza e valutazione dei cittadini che utilizza una vasta quantità di dati personali per assegnare punteggi a ciascun individuo in base al loro comportamento sociale, economico e politico; questi punteggi influenzano l’accesso a servizi e opportunità nella società cinese.
Mentre il CTOS di Watch Dogs e il sistema di crediti sociali cinese condividono alcune caratteristiche, è importante sottolineare le differenze significative tra i due: il CTOS è un sistema immaginario utilizzato per fini narrativi in un gioco, mentre il sistema di crediti sociali cinese è un progetto reale attuato dal governo cinese.
Una delle differenze chiave è l’approccio all’implementazione: il CTOS di Watch Dogs è presentato come un sistema di controllo centralizzato gestito da chi gioverna nel gioco (una cosa dislocata solo in una città, Chicago nel primo titolo della serie, ad esempio, quindi a livello locale), mentre il sistema di crediti sociali cinese è un’iniziativa statale controllata totalmente dal governo.
Il sistema cinese si basa su una vasta infrastruttura tecnologica che raccoglie dati da diverse fonti, come le transazioni finanziarie, il comportamento online e le attività sociali.
Un altro aspetto importante riguarda la trasparenza e l’accesso alle informazioni. Nel gioco Watch Dogs, i protagonisti possono accedere e manipolare le informazioni all’interno del CTOS per raggiungere i loro scopi, in pratica alcune persone sono riuscite ad aggirare così bene il sistema da non essere beccati in nessun modo (una cosa così nella realtà sarebbe quasi impossibile).
Nel caso del sistema di crediti sociali cinese, gli individui potrebbero avere limitato o nessun accesso ai dati che influenzano il loro punteggio sociale e potrebbero non avere il controllo sulle informazioni raccolte su di loro; per farla breve, potrebbe essere difficile avere un gruppo di hacker ribelli come nel titolo Ubisoft, sebbene non impossibile.
Dal punto di vista delle implicazioni sociali, mentre il sistema di crediti sociali cinese è stato oggetto di ampio dibattito per le sue possibili violazioni dei diritti umani e della privacy, il CTOS di Watch Dogs solleva domande simili, ma all’interno di una narrazione di fantasia.
Conclusioni
In conclusione, il CTOS di Watch Dogs, pur essendo un’idea affascinante nel contesto di un gioco di fantasia, presenta sfide significative per la sua attuazione nella realtà. La complessità tecnologica, le questioni di sicurezza, le preoccupazioni etiche e legali sono solo alcune delle barriere che rendono difficile la creazione di un sistema di sorveglianza e controllo centralizzato simile.
Allo stesso modo, il sistema di crediti sociali cinese, sebbene sia una realtà esistente, solleva interrogativi importanti riguardo alla privacy e ai diritti individuali.