Ti sei mai chiesto se tutta questa corsa all’intelligenza artificiale porterà davvero i risultati promessi? Secondo Gartner, celebre per il suo “hype cycle”, il settore della Generative AI sta entrando in una fase critica chiamata “trough of disillusionment” (fossa della disillusione). Questo significa che, mentre gli investimenti continuano a crescere, le aspettative sugli impatti reali della tecnologia stanno calando.
Numeri in crescita, risultati incerti
Il report di Gartner prevede che la spesa globale nel settore IT raggiungerà oltre 5.5 trilioni di dollari nel 2025, con un aumento del 9,8% rispetto al 2024. Settori come data center, dispositivi e software vedranno una crescita a doppia cifra, grazie soprattutto agli aggiornamenti hardware necessari per supportare la Generative AI.
Nonostante l’aumento dei costi, però, Gartner avverte che questi segmenti non sono ancora in grado di distinguersi davvero in termini di funzionalità. La vera sfida per il futuro sarà offrire benefici concreti e tangibili per giustificare tali investimenti.

Crollo delle aspettative e investimenti in crescita
John-David Lovelock, vicepresidente di Gartner, spiega che la Generative AI sta scivolando verso la disillusione: “Le aspettative sui risultati della Generative AI stanno diminuendo, ma non la spesa per questa tecnologia.” Secondo lui, il 2025 sarà un anno di transizione verso un punto critico che potrebbe arrivare nel 2026.
Le aziende stanno spendendo miliardi per sviluppare modelli avanzati, ma il mercato sta diventando sempre più scettico sulle reali applicazioni pratiche.
La sostenibilità economica e sociale della Generative AI
Questa corsa all’intelligenza artificiale solleva dubbi non solo economici, ma anche ambientali e sociali. Lo sviluppo di AI di ultima generazione comporta costi enormi, consumi energetici elevati e, spesso, risultati poco utili. E allora viene spontanea una domanda: chi trae davvero beneficio da questa tecnologia?
La storia ci insegna che spesso l’innovazione è guidata più dal profitto che dal benessere sociale. Prendi come esempio la commercializzazione dell’insulina: un progresso straordinario, ma trasformato in un prodotto con costi proibitivi. La Generative AI rischia di seguire lo stesso percorso, dove i benefici pratici per la società restano sullo sfondo rispetto agli interessi economici.
Un futuro incerto, ma ancora possibile
Le aziende del settore hanno bisogno di risposte. Servono applicazioni concrete, utili e sostenibili per giustificare i costi e mantenere alta la fiducia degli investitori e degli utenti.
E tu? Pensi che la Generative AI troverà il suo posto o rimarrà una promessa non mantenuta? Condividi la tua opinione e partecipa alla discussione sui social!