Sembra che la Tesla autopilot non riesca a liberarsi dall’incantesimo dell’incidente automobilistico, nel momento in cui il conducente inserisce l’autopilot. In Connecticut, una Tesla model 3 autopilot ha tamponato un’auto della polizia che si era accostata per soccorrere un altro veicolo. La Tesla dopo lo scontro con le forze dell’ordine ha fatto l’en plain ed è entrata in collisione col mezzo che era in fase di assistenza. In Russia, in un’autostrada nei pressi di Mosca, sempre una Tesla, con autopilot inserito, è andata contro un carro attrezzi. In entrambi i casi i conducenti hanno subito lesioni di lieve entità. È stato invece fatale lo scontro tra una Tesla e un camion. La disgrazia è avvenuta in Florida e il conducente della Tesla ha perso la vita.
La causa di tutto questo è un’intelligenza artificiale fallace? No. La causa è la disinformazione generale che caratterizza il mondo delle auto dotate di autopilot. La prima considerazione da fare è che si parla di guida semiautomatica e non automatica. La Tesla model 3 autopilot infatti è programmata per sentire la presenza del conducente attraverso il contatto manuale col volante. Nel caso il segnale non fosse rilevato, la Tesla emette dei segnali audiovisivi per sincerarsi che l’automobilista sia cosciente. Questo significa che possedere un mezzo dotato di autopilot non ci trasforma automaticamente in dei Michael Knight. Le norme del codice stradale vanno sempre rispettate, di conseguenza è d’obbligo mantenere la concentrazione e le mani sul volante.
La Tesla model 3 autopilot è stata dotata di un computer di bordo 40 volte più performante rispetto al modello precedente. Il software è caratterizzato da rete neurali in grado di sviluppare segnali visivi, sonar e radar. Questo permette al conducente una visione dello spazio che umanamente non potrebbe avere, consentendogli di ricevere informazioni simultaneamente da ogni direzione e con lunghezze d’onda che prescindono quelle percepibili dai sensi umani.
Si può concludere che, negli incidenti citati, l’errore umano (confermato dai verbali della polizia e dalle testimonianze in essi contenute) e la scarsa conoscenza della nuova tecnologia, sono stati la causa scatenante dei sinistri che sono rimbalzati tra le cronache di tutto il mondo.