A quale punto è arrivata, la tecnologia delle CPU cinesi? La Cina è una nazione fortemente industrializzata, e di conseguenza ha sviluppato dei propri filoni tecnologici in ogni campo. Quello dei microprocessori per computer non ne costituisce eccezione. Il desiderio manifestato dall’industria cinese a mettersi in competizione con i giganti del settore a livello mondiale, Intel e AMD, è davvero tanto, e ciò viene dimostrato in concreto, col lancio di nuove unità CPU sul mercato.
Da ultimo, l’azienda Zhaoxin ha lanciato per il mercato cinese una nuova famiglia di processori, la cui denominazione è Zhaoxin KX-7000. La suddetta linea dovrebbe recuperare diversi passi indietro rispetto allo standard tecnologico dei colossi di settore, o almeno, tale è l’obiettivo di partenza. Ci saranno riusciti?
Le CPU cinesi e i passi avanti compiuti
Quello che è certo, è che le CPU cinesi, con il lancio della nuova serie, ha compiuto diversi passi avanti rispetto allo stato precedente, valendo la pena di ricordare come, sebbene vi siano stati negli ultimi tempi dei grandi progressi industriali, i prodotti cinesi del settore siano sempre stati indietro, tecnologicamente.
Ora si sogna la rimonta, e con la nuova famiglia Zhaoxin KX-7000 l’industria cinese vuole rendersi “indipendente” rispetto ai processori distribuiti in tutto il globo, prodotti per lo più dagli Stati Uniti.
Ricollegandoci al discorso di partenza, ovvero i progressi compiuti, questa serie subentra in seguito alla KX-6000, e il distacco rispetto a quest’ultima, bisogna ammetterlo, è notevole. Volendo effettuare un raffronto di prestazioni, l’ultima gamma lanciata arriva a prestazioni pari al doppio dell’efficienza rispetto alla precedente. Da ciò si lascia presumere, quale che sia l’esito del confronto con le CPU più note, che si è arrivati comunque a una svolta e che si fa sul serio. Ma quali sono le caratteristiche dei nuovi processori?
La dotazione delle CPU cinesi Zhaoxin KX-7000
I nuovi processori sono costruiti su un’architettura x86, dal nome Century Avenue. Per adesso ne sono state presentate due varianti, entrambe ad 8 core. Di tali varianti, abbiamo il modello a basso consumo e quello a prestazioni elevate.
Per la variante a risparmio energetico, delle CPU cinesi introdotte, si è annunciato un boost che va da 3 Ghz a 3,6 Ghz. Mentre la variante a prestazioni di gamma più elevate dovrebbe vantare un boost che va da 3,2 a 3,7 Ghz. Entrambe le varianti, poi, supportano i moduli di memoria DDR4 e DDR5, e si basano sul supporto del socket LGA 1700, esattamente come le più note CPU a marchio AMD e Intel.
Similitudine che viene notata anche a livello di design e di IHS (IBM HTTP Server). Entrambe le nuove CPU cinesi della serie, presentano 24 linee PCIe Gen4, ovverosia il più avanzato tra gli standard PCIe (standard d’interfaccia d’espansione a bus seriale, per PC a elevate prestazioni). Altra caratteristica, quest’ultima, che contribuisce ad avvicinare le prestazioni a quelle dei famosi concorrenti.
I test effettuati tra CPU cinesi e Intel
Menzioniamo ora i test effettuati per rendere meglio l’idea dello stato d’avanzamento tecnologico dei processori. Il modello a risparmio energetico ha mostrato in realtà delle prestazioni, in termini di boost, inferiori a quelle inizialmente dichiarate.
La velocità, in fase di boost, si ferma infatti a 3,3 Ghz contro i 3,6 Ghz dichiarati. Questo modello, con 8 core e 8 thread, nel test effettuato, ha riportato 3.813 punti nel multi-core, quindi in termini di prestazioni raggiunte dai core congiuntamente, ma solamente 823 punti per il singolo core. Se sul piano del multi-core può competere, rivelandosi comunque, per come riscontrato, inferiore del 17% alla resa da parte dell’Intel Core i3-10100F, c’è ancora diversa strada da fare per le prestazioni in multi-core.
In quest’ultimo ambito si è infatti generato un gap tecnologico, risultante dal test, di ben il 75% rispetto a quelle che sono le proposte più gettonate rispetto al mercato americano ed europeo. In particolare, la tecnologia delle CPU cinesi dovrebbe progredire al punto tale da assicurare un migliore e rapida comunicazione tra i singoli core, così che la prestazione complessivamente erogata ne tragga beneficio, per mettersi al passo. Diversamente, allo stato attuale è stato calcolato come il rendimento sia inferiore anche se rapportato ai processori di tre generazioni precedenti, sia considerando Intel che AMD.
Tutto questo seppur non sia da negare l’aumento dell’efficienza complessiva e l’avanzamento compiuto con la nuova generazione di CPU cinesi.
Cosa ne pensi a proposito? Le CPU cinesi, mantenendo la Cina una propria costanza nella ricerca, riuscirà ad eguagliare i chip Intel e AMD e a porsi così in diretta competizione? Faccelo sapere nei commenti!
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