Covid-19: quante volte lo avrai sentito nominare negli ultimi anni? Eppure ne sentiremo parlare ancora, e ancora, tanto da smuovere i colossi dell’industria tecnologica per dare una sentita mano alla scienza. Insieme possono fare passi da gigante nel combattere non solo il Covid-19, ma anche altri virus che si presenteranno in futuro. In questa impresa non si applicano solo i big tech del settore, ma anche delle piccole realtà. Un esempio? Kenosistec di Binasco, in provincia di Milano, che si è occupata nel creare un rivestimento atta a essere antibatterica e antivirale.
Una vernice speciale in grado di proteggere le superfici da batteri e virus aggressivi e malevoli, e sembra proprio che Mauro Margherita, capo dell’azienda nata nel 2005, abbia raggiunto il suo obiettivo. La collaborazione con IIT Istituto Italiano di Tecnologia ha fatto sì che vengano partorite alcuni brevetti atti a proteggerci nel prossimo futuro. Parliamo di film trasparenti che non mancano di originalità e sostenibilità. Un punto a favore che trova l’accordo di più parti tra medicina, scienza ed ecologia. Un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità che da oggi potrà vedere un abbattimento del 99,9% dei batteri e dei virus su tutto ciò che andrà a toccare.
Covid tra gel igienizzanti e protezioni
Sono in molti, all’interno della popolazione mondiale, ad aver riscontrato problematiche con i vari gel igienizzanti o con le protezioni individuali obbligatorie. Parliamo, per lo più, di bruciore alle mani per il troppo alcool nei prodotti utilizzati per un periodo di tempo abbastanza lungo; questi possono danneggiare la pelle e conviene consultare, indipendentemente da tutto, il proprio medico di base. Oltre ciò, in egual misura, sono stati in molti a sostenere che il consumo di gel igienizzanti abbiano portato a un maggior inquinamento nel mondo.
Basti pensare alla plastica dei contenuti o alle mascherine non più riutilizzabili e abbandonate nell’ambiente. L’iniziativa mossa da Kenosistec, costruendo insieme all’Istituto nominato poc’anzi e al partner Barnem Srl di Brescia, porterà benefici a lungo andare anche all’intero pianeta. Il primo fra le tante innovazioni è stato proprio il film trasparente Bio-K; rivestendo le superfici con tale sostanza grazie alla tecnologia sputtering PVD Hi.P.Po, si ha un’importante abbattimento sui batteri (per esempio escherichia coli e staphylococcus aureus) e i virus meno conosciuti o quelli più in ‘voga’ del momento, proprio come il Covid-19.
“Chiunque tra noi si sposti con mezzi pubblici o entri in ufficio, quando tocca delle superfici, inesorabilmente entra in contatto con dei germi più o meno pericolosi Immaginate perciò il vantaggio di superfici che distruggono autonomamente batteri e virus dopo poco tempo dal contatto senza alcuna pulizia esterna, preservando certe caratteristiche come la trasparenza, fondamentale per esempio in pareti divisorie, finestre ecc, la conduttanza, fondamentale ad esempio nei filtri per l’aria” ha dichiarato Margherita durante la presentazione dei nuovi brevetti atti a proteggerci maggiormente dal Covid-19.
Chrome non è solo il nome di un browser, ma anche uno dei brevetti green dell’azienda
Chrome+ è il nome del brevetto che prevede un doppio rivestimento, tra vernice polimerizzata a raggi ultravioletti e la tecnologia PVD-HiP.Po. La tecnologia galvanica viene messa da parte, evitando agenti inquinanti che potrebbero rendersi pericolosi per l’uomo a lungo andare, e viene introdotta la cromatura metallica capace di entrare a gamba tesa nel settore Automotive.
Tutto ciò si chiama processo di Cromatura Green e mostrerà al mondo come la plastica, molto poco ambientale, possa diventare ecologica. In tutto ciò, lo stesso Margherita dichiara che ci sarà un grandissimo risparmio energetico. Inoltre possiede una grande compatibilità con diversi materiali, andando in comparazione con il prossimo brevetto in elenco.
Il Covid-19 non avrà più scampo, anche sulle superfici rivestite da Nero Hi.P.Po; parliamo di un brevetto specializzato per le rifiniture nere o quelle superfici dove, quest’ultimo, risulta essere il colore dominante. Secondo Margherita, il colore più scuro che tutti noi conosciamo è maggiormente richiesto da aziende e privati e ciò potrebbe essere utile anche per tutto ciò che risulta molto poco luminoso e in secondo piano.