La costellazione italiana Iride accelera in modo deciso. Con il lancio di altri otto satelliti avvenuto il 28 novembre durante la missione Transporter 15 di SpaceX, il numero complessivo dei satelliti operativi sale a 16. È un passo fondamentale per il programma nazionale di osservazione della Terra, uno dei progetti tecnologici più ambiziosi finanziati dal Pnrr e dai fondi nazionali.
Il progetto prevede la realizzazione di sei costellazioni, coordinate dall’Agenzia Spaziale Europea con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana. I nuovi satelliti appartengono alla costellazione Eaglet II, sviluppata da OHB Italia, e si aggiungono agli otto satelliti Heo già operativi.
Questo avvicina Iride al suo obiettivo: creare una rete nazionale altamente reattiva, in grado di fornire dati continui, precisi e rapidi per la tutela del territorio, la gestione delle emergenze e la sicurezza.
Perché il nuovo lancio è così importante per Iride
Il lancio degli otto satelliti Eaglet II rappresenta un salto in avanti per la capacità di osservazione del sistema. La costellazione fornisce:
• immagini ad alta risoluzione
• acquisizioni rapide e frequenti
• maggiore reattività nelle situazioni critiche
• supporto immediato per utenti istituzionali e commerciali
Secondo Roberto Aceti, amministratore delegato di OHB Italia, questi satelliti sono progettati per rispondere alle esigenze operative più pressanti, migliorando l’osservazione dei fenomeni dinamici come incendi, dissesti, variazioni ambientali e situazioni di emergenza.
Che cosa rende unica la costellazione italiana Iride
Iride non è una costellazione singola. È un sistema articolato composto da sei costellazioni diverse, ottimizzate per osservare la Terra con tecniche e strumenti differenti. Questa struttura permette di combinare dati:
• ottici ad alta risoluzione
• radar per osservare anche con nuvole o di notte
• iperspettrali per analizzare materiali e composizione
• multispettrali per monitorare vegetazione, acqua e territorio
È un approccio moderno e modulare che rende l’Italia uno dei paesi più avanzati nell’osservazione della Terra.
Che cosa cambia per monitoraggio e sicurezza nazionale
La direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Simonetta Cheli, sottolinea che i dati di Iride offriranno un aiuto diretto alla gestione del territorio e alla sicurezza nazionale.
Il sistema fornisce un flusso continuo di informazioni utili per:
• rischio idrogeologico
• incendi boschivi
• erosione costiera
• qualità delle acque
• stato delle infrastrutture
• monitoraggio delle aree protette
La rapidità con cui i dati vengono acquisiti e distribuiti rappresenta un vantaggio strategico per proteggere il territorio e agire in anticipo sui problemi.
Perché Iride rafforza la leadership tecnologica italiana
Il presidente dell’Asi, Teodoro Valente, definisce il nuovo lancio un passaggio chiave verso il completamento degli obiettivi di Iride. Il programma permette all’Italia di:
• aumentare la propria autonomia tecnologica
• rafforzare la posizione nel settore spaziale europeo
• sviluppare competenze industriali avanzate
• consolidare collaborazioni con l’Esa e con partner commerciali
Iride non è solo un progetto scientifico, ma una piattaforma industriale che coinvolge aziende, università e centri di ricerca.
Come funzionano i satelliti Eaglet II
I satelliti Eaglet II hanno il compito di fornire immagini dettagliate con frequenza elevata. Le caratteristiche principali includono:
• alta risoluzione delle immagini
• grande velocità di acquisizione
• possibilità di monitorare fenomeni molto variabili
• utilizzo sincronizzato con altre costellazioni della rete Iride
L’integrazione con i satelliti Heo consente di ampliare il campo di osservazione e di aumentare la quantità di dati disponibili in poco tempo.
La missione Transporter 15 e il ruolo di SpaceX
Il lancio è avvenuto grazie alla missione Transporter 15, un volo rideshare di SpaceX che trasporta in orbita numerosi satelliti di diversi paesi e clienti. Questo tipo di missioni riduce i costi e accelera i tempi di dispiegamento delle costellazioni.
Per Iride significa poter mettere in orbita più satelliti in un’unica missione, accelerando il raggiungimento dell’operatività completa.
Che cosa succederà nei prossimi mesi
La costellazione sarà completata il prossimo anno con il lancio di ulteriori satelliti simili. Dopo questa fase, Iride verrà ampliata con nuove costellazioni, ciascuna dedicata a funzioni specifiche.
Nei prossimi mesi gli otto satelliti Eaglet II entreranno gradualmente in piena operatività. Una volta attivi, contribuiranno ad aumentare la frequenza di acquisizione e la qualità dei dati.
Perché Iride è un progetto strategico per tutto il paese
Iride crea una rete di osservazione autonoma che permette all’Italia di:
• controllare in modo indipendente i propri dati satellitari
• supportare la gestione delle crisi
• monitorare risorse naturali e infrastrutture
• sviluppare applicazioni commerciali utili a industrie, agricoltura e ricerca
È una piattaforma che unisce scienza, tecnologia e sicurezza.
Un sistema che crescerà negli anni
Il completamento di Iride non è un punto finale. Le sei costellazioni iniziali rappresentano solo il primo passo. Il progetto continuerà a espandersi, portando nuovi satelliti e nuovi sensori per creare una mappa sempre più dettagliata e aggiornata del pianeta.
Con il lancio dei nuovi satelliti, Iride si avvicina alla forma completa prevista dal programma e rafforza la presenza italiana nel settore spaziale globale.
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