Monitorando il cosmo con un array di radiotelescopi, un team internazionale di scienziati ha rilevato un debole segnale radio trasmesso dalla costellazione di Boötes, che potrebbe essere la prima emissione radio raccolta da un pianeta oltre il nostro sistema solare.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Costellazione di Boötes: continua la ricerca di nuovi mondi
Jake Turner, astronomo e primo autore dello studio, ha spiegato che: “L’osservazione dell’emissione radio è il metodo più promettente per rilevare i campi magnetici esoplanetari. Conoscerli ci permetterà di avere informazioni preziose sulla struttura interna del pianeta, sulla sua atmosfera e sull’ abilità”.
Utilizzando il Low Frequency Array (LOFAR), un radiotelescopio situato nei Paesi Bassi, Turner e il suo team hanno rintracciato le emissioni di un sistema stellare che ospita un cosiddetto Giove caldo, un pianeta gigante gassoso che è molto vicino al proprio sole. Il gruppo ha anche osservato altri potenziali candidati all’emissione di radio nei sistemi 55 Cancri (nella costellazione del Cancro) e Upsilon Andromedae. Solo il sistema esopianeta Tau Boötes, distante circa 51 anni luce, ha mostrato un significativo segnale radio, una finestra potenziale unica sul campo magnetico del pianeta.
“Non possiamo escludere i brillantamenti stellari come fonte delle emissioni. Rimangono, quindi, alcune incertezze sul fatto che il segnale radio rilevato provenga dal pianeta. La necessità di osservazioni di follow-up sarà fondamentale” ha specificato Turner. Se questa scoperta venisse accertata, potrebbe aprire nuove frontiere della ricerca grazie alla quale si potrebbero sviluppare nuove tecnologie capaci di osservare altri mondo distanti da noi decine di anni luce.