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Quelle strane lettere nel cielo: cosa sono le X e le C scoperte dalla NASA?

Scoperte strutture a forma di X e C nella ionosfera: ecco cosa ha rilevato la missione GOLD della NASA e perché potrebbe cambiare le comunicazioni sulla Terra.

Massimo 7 ore fa Commenta! 5
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Sì, hai letto bene. Nel cielo stanno comparendo strutture a forma di X e C, e no, non è fantascienza. Sono reali, sono lassù nella ionosfera, quella zona a metà strada tra la nostra atmosfera e lo spazio e gli scienziati non riescono ancora a spiegarsi del tutto come si formino. La scoperta arriva dalla missione GOLD della NASA, ed è molto più inquietante (e affascinante) di quanto sembri.

Contenuti di questo articolo
La ionosfera: un mare di particelle cariche sopra la nostra testaLe X nella notte: fenomeni che non dovrebbero esserciLe C (e le reverse C): strane, vicinissime e ancora più misteriosePerché tutto questo ci riguarda (anche se non guardiamo il cielo)E adesso? GOLD continua a guardare

La ionosfera: un mare di particelle cariche sopra la nostra testa

In pratica, la ionosfera è una fascia che si estende tra circa 80 e 640 chilometri di altitudine. Dentro ci trovi plasma, elettroni, ioni. Roba tecnica, certo. Ma anche roba importantissima, perché è lì che passano i segnali GPS, radio e satellitari. Quando qualcosa disturba quell’ambiente, beh… anche le nostre comunicazioni ne risentono.

Sappiamo che esplosioni solari, eruzioni vulcaniche e perfino uragani possono influenzare questa zona. Ma il team di scienziati che lavora con i dati della missione GOLD (Global-scale Observations of the Limb and Disk) ha notato qualcosa di strano: queste strutture a forma di lettere si formano anche quando non succede nulla. Nessuna tempesta, nessuna eruzione. Silenzio apparente, eppure la ionosfera si muove. Letteralmente.

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Le X nella notte: fenomeni che non dovrebbero esserci

Le famose X compaiono di notte, quando il Sole non alimenta più il plasma della ionosfera. È un momento tranquillo, almeno in teoria. Ma GOLD ha rilevato queste formazioni anche in condizioni geomagnetiche perfette. Cioè quando, sulla carta, non dovrebbe esserci alcuna turbolenza.

Queste X non sono disegnini carini. Sono creste di plasma, simili a onde, che si alzano nella ionosfera e interferiscono con i segnali che la attraversano. L’ipotesi? Potrebbero essere causate da variazioni nella bassa atmosfera che “tirano giù” il plasma come se qualcuno lo stesse risucchiando.

Le C (e le reverse C): strane, vicinissime e ancora più misteriose

Marte | nasa

Se le X sembravano un mistero, le C sono ancora più inspiegabili. Sono bolle di plasma dalla forma arcuata, che sfidano tutto ciò che pensavamo di sapere. Normalmente queste bolle si formano dritte, seguendo le linee del campo magnetico terrestre. Ma qui, secondo quanto rilevato da GOLD, sono curve. E non solo: a volte una C e una reverse-C si formano a meno di 400 km di distanza l’una dall’altra.

È come trovare due tornado che ruotano in direzioni opposte, fianco a fianco. E no, i modelli matematici attuali non riescono a spiegare come sia possibile. L’ipotesi? Forse venti in quota, forse vortici, forse un’interazione tra forze che ancora non comprendiamo.

Perché tutto questo ci riguarda (anche se non guardiamo il cielo)

Ok, magari non ti importa molto di bolle di plasma. Ma dovresti. Perché quando queste bolle si formano, possono mandare in tilt i GPS degli aerei, i segnali delle navi, i trattori a guida autonoma, le macchine su strada. A maggio 2025, durante una tempesta geomagnetica, John Deere ha segnalato malfunzionamenti nei sistemi GPS agricoli. E non è un caso isolato.

L’impatto potrebbe essere ben più grande se queste strutture si intensificassero. Gli scienziati stanno cercando di capire come prevederle, e soprattutto, se esistono meccanismi nascosti nella bassa atmosfera capaci di generare questi pattern a sorpresa.

E adesso? GOLD continua a guardare

Dispositivo cerebrale per ipovedenti

La cosa più interessante è che questa missione, GOLD, vede cose che prima nessuno riusciva a vedere. Ha una prospettiva completa sul lato occidentale dell’emisfero e riesce a tracciare l’evoluzione di queste strutture nell’arco di ore, cosa impossibile per le missioni precedenti.

Insomma, ci siamo accorti solo ora che queste “lettere” probabilmente ci sono sempre state. E il bello (o il brutto) è che ne arriveranno molte altre. La missione GOLD è ancora attiva, e gli scienziati sono già al lavoro per analizzare i dati delle ultime tempeste solari. Qualcuno parla di un possibile sistema di previsione per la ionosfera. Sarebbe come avere un meteo spaziale. Magari un giorno ci avviserà quando ci sarà il rischio di perdere il segnale del navigatore… o peggio.

Se vuoi restare aggiornato su scoperte spaziali, stranezze atmosferiche e tutto ciò che c’è tra cielo e Terra, vieni a seguirci su Instagram. È lì che raccontiamo le storie che non ti aspetti.

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