Nelle ultime settimane si parla spesso del nuovo virus scoperto in Cina, noto come coronavirus 2019-nCoV. Si tratta di un nuovo ceppo di coronavirus, famiglia a cui appartengono anche la SARS e la MERS, ma rispetto a queste ultime sembra che il nuovo scoperto risulti meno letale. Ciò nonostante la diffusione fa preoccupare, c’è infatti da considerare che la scoperta è avvenuta solo alla fine del 2019 e ad oggi ancora non esiste una reale cura specifica per le persone infette.
Inizialmente si pensava che il virus potesse essere contratto solo tramite contatti con animali infetti, ma successivamente è stata confermata la trasmissione del coronavirus 2019 nCoV da uomo ad uomo, sebbene ancora non sia del tutto chiara la portata di quest’ultima.
Coronavirus 2019-nCoV: come monitorarlo online
Il virus è stato scoperto in Cina, precisamente a Wuhan, ma la diffusione è avvenuta in fretta, con la conferma di più di 2.000 casi diffusi per l’intero territorio cinese. Diversi casi sono già stati confermati anche al di fuori dei confini, come in Giappone, in Francia e in alcune città degli USA, tra cui Toronto e Chicago. L’allerta è ormai globale e la preoccupazione tra i cittadini di tutto il mondo continua a crescere, ma è stato pubblicato online un tool che permette di monitorare i casi confermati di coronavirus 2019 nel mondo.
Il tool è accessibile online tramite browser a questa pagina, si tratta di una mappa che presenta dei cerchi rossi laddove ci siano stati dei casi confermati di persone infette dal virus. A lato della mappa è possibile vedere alcune statistiche e grafici, ad esempio in alto a sinistra c’è il numero totale di casi confermati, mentre sulla destra il numero di persone decedute a causa del virus ed il numero di persone che sono invece guarite.
Questa pagina viene aggiornata con una certa periodicità ed è stata creata dal CSSE (Center for Systems Science and Engineering) dell’Università Johns Hopkins di Baltimore, negli Stati Uniti. È anche possibile effettuare il download dei dati, che vengono riportati in una tabella su un foglio Google. Su questa tabella, in alcuni casi, oltre al numero di casi confermati c’è anche il numero di casi sospetti.