La Spagna ha appena approvato un’iniziativa che molti ritengono fondamentale per affrontare la crisi climatica: il “congedo climatico”. Questa misura permetterà ai lavoratori di prendere fino a quattro giorni di permesso retribuito se le condizioni meteorologiche rendono impossibile raggiungere il luogo di lavoro.
Il Consiglio dei ministri spagnolo ha dato il via libera giovedì a questa nuova legge, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini durante situazioni di emergenza climatica. Ispirato da una legislazione simile in Canada, il congedo sarà attivato in caso di disastri naturali o allarmi meteorologici emessi dalle autorità. La legge entrerà in vigore il 29 novembre e dovrà essere convalidata dal Congresso entro un mese.
Un diritto per i lavoratori, non una concessione
Questa misura non è solo una questione di permessi: i funzionari hanno specificato che le aziende dovranno garantire questi giorni di congedo, anche in caso di opposizione. Yolanda Díaz, vice prima ministra e ministra del Lavoro, ha spiegato che per la prima volta in Spagna i lavoratori potranno usufruire di un vero congedo climatico: “Questo diritto è un riconoscimento delle sfide che il cambiamento climatico sta imponendo ai nostri cittadini”.
Non sarà possibile richiedere il congedo in situazioni in cui il lavoro a distanza è un’opzione praticabile, ma quando non si potrà raggiungere fisicamente il luogo di lavoro, il congedo sarà disponibile. Inoltre, le aziende dovranno adattarsi: potranno integrare i dipendenti nei processi di lavoro esistenti oppure estendere ulteriormente il permesso, contribuendo al suo pagamento.

Piani d’azione per le aziende
La nuova normativa non si ferma qui. Le aziende dovranno sviluppare piani d’azione specifici per fronteggiare condizioni meteorologiche estreme. Questi piani includeranno le misure preventive per evitare rischi ai lavoratori, e sarà necessario informarli delle procedure da seguire in caso di allerta. Carlos Cuerpo, ministro dell’Economia, ha sottolineato che le aziende avranno 12 mesi per elaborare e implementare questi piani.
“I rischi climatici non sono uguali per un operaio edile rispetto a chi lavora in una biblioteca. Ecco perché è fondamentale che ogni azienda elabori protocolli personalizzati per la sicurezza dei propri dipendenti,” ha spiegato Yolanda Díaz.
Un segnale forte contro la crisi climatica
Il congedo climatico arriva in seguito alle devastanti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia lo scorso autunno, causando la morte di oltre 200 persone e lasciando molti senza accesso a beni di prima necessità. Insieme al terzo pacchetto di aiuti per le vittime, la nuova misura è un chiaro segnale della volontà della Spagna di affrontare in maniera proattiva le conseguenze del cambiamento climatico.
L’iniziativa è stata accolta come una risposta necessaria a eventi meteorologici che stanno diventando sempre più frequenti e gravi. Il clima estremo è una realtà con cui i lavoratori devono fare i conti, e questo congedo vuole garantire sicurezza e tutela in situazioni critiche.
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