Senza tanti giri di parole, per la compatibilità ad 8-bit non ci sono molte soluzioni (parliamo di compatibilità diretta), né soluzioni ufficiali da parte dei maggiori produttori, perché è una cosa più hobbystica che utile, visto “l’anzianità” di questi sistemi, dunque sarà necessaria l’emulazione.
Se su Linux esistono le librerie Windows che arrivano fino all’epoca del 16-bit e sulle moderne edizioni di Windows queste librerie sono in qualche modo reperibili, la stessa cosa non può dirsi valida per il mondo ad 8-bit.
Quest’era, sostanzialmente, è costernata da computer come il Commodore 64, Commodore 128, lo ZX Spectrum, MITS Altair 8800, e nel mondo dei videogiochi ci troviamo il Sega Master System e il NES Famicom (l’edizione giapponese sostanzialmente poteva diventare un personal computer).
La durata dell’era 8-bit dura dal 1975, fino al 1994, e possiamo definire quest’annata la “fine dell’era 8-bit”
Piccolo appunto sul Famicom della Nintendo: di fatto era un computer, ben prima di una console, lo stesso nome di fatto significa “Family computer” sebbene in occidente sia stato addolcito, quindi anche l’emulatore per NES rientra nel discorso compatibilità se si parla di software.
Di fatto era possibile programmare in basic una volta acquistati tastiera e altre periferiche; di seguito un video nel quale si mostra la programmazione in Basic su un Famicom.
Quali emulatori scegliere, quindi per la compatibilità ad 8-bit?
Uno su tutti è sicuramente l’emulatore del mitico Commodore 64, e ci sono tantissime possibilità su tutte le piattaforme.
Chiaro che finché si tratta di videogiochi, software vario come programmi di testo, non ci sono particolari tipi di problematiche su questo vecchio sistema ad 8-bit, i problemi iniziano a salire se per qualche arcana ragione volessi utilizzare una vecchia periferica studiata per Commodore 64 tipo una stampante.
Oltre a non essere questa ipotetica stampante (e non solo lei), non più compatibile con i sistemi moderni, potrebbe essere un’impresa piuttosto ardua quella di trovare un adattatore idoneo.
Lo stesso discorso identico si può dire per il suo successore: il Commodore 128.
Da segnalare che anche vecchie console come il Game Boy sono ad 8-bit, ma anche nel caso tu fossi un super programmatore e riuscissi a far girare su PC vecchie periferiche della storica console ad 8-bit (come macchina da cucire o il sonar da pesca, la cosa diverrebbe impraticabile anche per impossibilità di collegare ad un PC o ad uno smartphone le periferiche.
Emulare il vecchio GEOS, possibile?
In linea teorica e anche pratica sì, ma prima cos’è il GEOS?
GEOS è il primo sistema Desktop ad 8-bit che fu studiato appositamente per Commodore 64 prima e Commodore 128 poi, come il primo Windows aveva lo scopo di eliminare la “fatica” di dover digitare comandi (in basic) per facilitare la vita agli utenti.
Se fai qualche ricerca su Google e su YouTube scoprirai che alcuni utenti fanno addirittura una panoramica di questo sistema operativo.
Anche se oggigiorno a parte l’utilizzo come “macchina da scrivere” e “svago”, ci sono pochissime cose che questo sistema ad 8-bit può “regalarti”, se non un tuffo nel passato.
Avere i dispositivi originali
Inutile dirlo, ma in questo caso specifico se il tuo interesse si rifà a qualche periferica particolare che ti serve ma è “decaduta”, l’unico modo è avere uno dei dispositivi con sistema operativo ad 8-bit menzionati all’inizio dell’articolo.
Il problema è la difficile reperibilità di un hardware del genere al giorno d’oggi, che è raro e costoso ed è perlopiù dedicato ad appassionati e collezionisti.
In conclusione cosa si può dire sulla compatibilità ad 8-bit?
È davvero un peccato dirlo: ma se “riportare in vita” un Windows 95 significa avere ancora programmi con una qualche utilità come StarCalc per l’astronomia, c’è realmente poco da fare con un Commodore 64 o altri sistemi ad 8-bit che al giorno d’oggi possa avere una qualche utilità.
Oltretutto lo avrai notato pure tu stesso leggendo l’articolo: nessun sistema operativo (almeno di quelli noti) da Windows a Linux, fino a MacOS, iOS e Android supporta una vera e propria compatibilità ad 8-bit se non tramite emulazione.
Questo perché gli 8 furono soppiantati abbastanza in fretta dai 16-bit per via di una capacità di calcolo ben superiore.
Ma se su Windows esistono macchine virtuali o altri mezzi per i programmi a 16-bit, e su Linux e MacOS abbiamo Wine che permette di “accedere” a vecchie librerie Windows anche a 16-bit, purtroppo per la controparte ad 8 non esiste nulla del genere.
Se poi magari hai qualche interesse (anche per cultura personale) ad imparare vecchi linguaggi assembler (come quello del Game Boy) o vecchi linguaggi Basic (come quello del C64) è un altro paio di maniche e le vie dell’emulazione sono sostanzialmente infinite.
In informatica molto spesso (purtroppo o per fortuna) più si cerca una retrocompatibilità, più “indietro nel tempo” si cerca di andare (a livello software), più sorgono problematiche, questo non ne è che uno degli innumerevoli esempi.