Se hai una certa età potrebbe richiamare un po’ di nostalgia sentire nominare nel 2024 il Commodore 64, sappi che questo computer è importante ancora oggi nella storia dell’informatica, questo articolo si propone di capire com’è nato e perché e soprattutto quale eredità ha lasciato nella moderna storia dei Personal Computer e certamente il Commodore 64 è il computer più iconico dell’era a 8-bit.
La nascita del Commodore 64
Il Commodore 64 (C64) è nato in un’epoca in cui il mercato dei computer domestici era in piena espansione. Progettato e prodotto da Commodore International, il C64 fu lanciato nel gennaio del 1982.
Jack Tramiel, il fondatore di Commodore, aveva una visione chiara: produrre computer accessibili a tutti; non a caso questa visione portò alla creazione del C64, un dispositivo che divenne uno dei computer più venduti di tutti i tempi.
Il design del C64 fu opera di un piccolo team di ingegneri guidati da Robert “Bob” Russell, Robert Yannes e Al Charpentier. Il cuore del C64 era il microprocessore MOS Technology 6510, un’evoluzione del MOS 6502, già famoso per la sua efficienza e costo contenuto.
La grafica era gestita dal chip VIC-II, mentre il suono, che divenne leggendario per la sua qualità, era opera del chip SID (Sound Interface Device), progettato da Yannes.
La Storia del Commodore 64
Dopo il suo lancio, il C64 conquistò rapidamente il mercato grazie alla sua combinazione di prezzo competitivo, potenza di calcolo e capacità grafiche e sonore superiori alla concorrenza. Con oltre 17 milioni di unità vendute, il C64 divenne il computer domestico più venduto della storia. La sua popolarità fu alimentata da una vasta libreria di software, che comprendeva giochi, applicazioni educative e programmi per la produttività.
Negli anni ’80, il C64 divenne un simbolo culturale, presente in molte case e utilizzato in ambito educativo e lavorativo; molti sviluppatori di software iniziarono la loro carriera programmando per il C64, contribuendo alla sua ricca libreria di applicazioni.
Il commercio in Italia e nel mondo
Il C64 fu un successo globale, ma la sua popolarità variava da paese a paese. In Italia, il computer fu accolto con entusiasmo; la distribuzione avveniva tramite vari canali, inclusi negozi di elettronica e grandi magazzini.
Il C64 trovò un posto speciale nelle case italiane, dove veniva utilizzato non solo per il gioco, ma anche per applicazioni educative e produttive.
Nel mondo, il C64 divenne particolarmente popolare in Europa e Nord America, ma anche in Australia e altre parti del mondo. La disponibilità di software in diverse lingue contribuì alla sua diffusione internazionale.
Supporti Fisici: Datassette e Floppy Disk
Il C64 utilizzava principalmente due tipi di supporti fisici per il caricamento e il salvataggio dei dati: il Datassette e il floppy disk.
- Datassette: Il Datassette era un registratore a cassette sviluppato specificamente per il C64. Utilizzava comuni cassette audio per memorizzare i dati. Sebbene economico, era noto per la sua lentezza, richiedendo spesso diversi minuti per caricare un singolo programma.
- Floppy Disk: Il drive per floppy disk, modello 1541, era un’opzione più veloce e affidabile rispetto al Datassette; i floppy da 5.25 pollici potevano contenere circa 170 KB di dati e permettevano un accesso più rapido ai programmi e ai giochi. Tuttavia, il drive 1541 era anche relativamente costoso, rendendo il Datassette una scelta più comune per molti utenti.
Le varianti del Commodore 64
Nel corso degli anni il Commodore 64 ha avuto diverse varianti, ecco quali sono.
Commodore 64 C
Durante la sua lunga vita sul mercato, il Commodore 64 ha visto diverse varianti e aggiornamenti che ne hanno migliorato le prestazioni e ampliato le funzionalità. La prima variante significativa fu il Commodore 64C, lanciato nel 1986.
Questo modello presentava un design più moderno e compatto, con una tastiera migliorata e una scheda madre aggiornata che ne riduceva i costi di produzione.
Commodore 64G e Commodore 64GS
Successivamente, venne introdotto il Commodore 64G, una versione economica venduta principalmente in Europa. Nel 1990, Commodore lanciò il Commodore 64GS (Game System), una console di gioco basata sul C64 ma priva di tastiera e progettata per utilizzare cartucce di gioco.
Anche se non ebbe un grande successo commerciale, il C64GS rappresentò un tentativo di entrare nel mercato delle console da parte di Commodore.
Commodore SX-64
Infine, il Commodore SX-64, noto anche come Executive 64, fu il primo computer portatile a colori. Con uno schermo integrato da 5 pollici, un drive floppy disk e una tastiera staccabile, l’SX-64 offriva una versione portatile del classico C64, sebbene fosse piuttosto pesante e costoso.
Queste varianti contribuirono a mantenere il C64 rilevante in un mercato in rapida evoluzione e a soddisfare le diverse esigenze degli utenti.
Il primo vero PC da gaming?
Il C64 è spesso considerato uno dei primi veri PC da gaming. Con le sue capacità grafiche avanzate e l’eccezionale qualità sonora, il C64 offriva un’esperienza di gioco superiore a quella di molti altri computer dell’epoca. Giochi come “The Last Ninja“, “International Karate” e “Summer Games” divennero titoli iconici, sfruttando appieno le potenzialità del hardware del C64.
Si usa ancora?
Nonostante la sua età, il C64 continua ad avere una comunità di appassionati e collezionisti. Molti amanti della retrocomputing utilizzano ancora il C64, sia per nostalgia che per il piacere di programmare su una piattaforma storica; inoltre, esistono emulatori moderni che permettono di eseguire i software del C64 su hardware contemporaneo.
Linux su Commodore: Incredibile, ma si può!
Sorprendentemente, è possibile far funzionare una versione di Linux su un Commodore 64, un’impresa che dimostra quanto sia versatile e adattabile questo computer storico.
Sebbene il C64 sia estremamente limitato in termini di hardware rispetto ai computer moderni, alcuni hacker e appassionati sono riusciti a portare una versione minimale di Linux su questa piattaforma. Utilizzando versioni ridotte del kernel e ottimizzazioni estreme, è possibile eseguire operazioni di base su un sistema Linux rudimentale.
Questo risultato non è solo una dimostrazione delle capacità di Linux di adattarsi a hardware estremamente limitati, ma anche un tributo alla durabilità e alla flessibilità del C64. L’intero processo richiede un livello elevato di competenza tecnica e una profonda comprensione dell’architettura del C64, rendendolo un progetto affascinante per gli entusiasti della retrocomputing.
Il Commodore 64 può anche navigare su Internet!
Un’altra impresa notevole è la capacità del Commodore 64 di connettersi a Internet. Grazie a moderni adattatori e software appositamente sviluppati, il C64 può navigare sul web, inviare e ricevere e-mail e persino partecipare a chat online.
Gli adattatori Ethernet o modem seriali, insieme a software come Contiki, permettono al C64 di connettersi a reti moderne.
Contiki, un sistema operativo open source per dispositivi a bassa potenza, include un browser web e un client e-mail, offrendo al C64 la possibilità di interagire con il mondo online.
Sebbene l’esperienza di navigazione sia molto limitata rispetto agli standard odierni, riuscire a connettere un computer degli anni ’80 a Internet dimostra l’incredibile versatilità e la continua rilevanza del Commodore 64 nel mondo della tecnologia.
L’officina polacca che ancora usa il Commodore 64
Un caso notevole di utilizzo moderno del C64 è quello di un’officina in Polonia, che ancora oggi utilizza questo storico computer per gestire alcune delle sue operazioni.
uesta officina utilizza il C64 per controllare le attrezzature di riparazione, dimostrando la robustezza e l’affidabilità di questo computer, capace di funzionare efficacemente anche dopo decenni.
Conclusione
Il Commodore 64 non è solo un pezzo di storia della tecnologia, ma un’icona culturale che ha influenzato milioni di persone in tutto il mondo.
La sua combinazione di accessibilità, potenza e una vasta libreria di software ha fatto sì che diventasse uno dei computer più amati di tutti i tempi e anche oggi, il Commodore 64 continua a essere celebrato e utilizzato, dimostrando che il suo impatto è ben lungi dall’essere dimenticato.