La cometa C/2025 A6 Lemmon è uno degli spettacoli più attesi del cielo d’autunno. Dopo aver raggiunto la minima distanza dalla Terra di circa 90 milioni di chilometri, si avvicina ora al Sole, che toccherà l’8 novembre, quando passerà a circa 79 milioni di chilometri. È il momento del picco di luminosità, che renderà la cometa visibile a occhio nudo anche da diverse regioni italiane, con un po’ di fortuna e cieli limpidi.
Quando osservare la cometa Lemmon
Il periodo migliore per osservarla è tra il 22 e il 29 ottobre 2025, quando la cometa si trova in condizioni favorevoli e mostra la sua chioma verde brillante con una magnitudine stimata intorno a +4. Questo valore significa che può essere intravista senza strumenti, ma solo da luoghi privi di inquinamento luminoso.
Secondo l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, “la cometa è già visibile a occhio nudo, ma serve un cielo buio e nitido”. Il consiglio è puntare lo sguardo verso ovest, subito dopo il tramonto, con la cometa che cala lentamente verso l’orizzonte.
Dove guardare per vederla al meglio
Le zone ideali sono le aree montane o collinari, dove l’aria è più secca e limpida. L’Italia settentrionale, e in particolare le Dolomiti, offre una delle visuali più spettacolari. Lontano dalle luci cittadine, la cometa appare come una scia lattiginosa verdastra, con la coda bianca che si allunga per diversi gradi nel cielo.
Gli osservatori del centro e sud Italia possono comunque seguirla con binocoli o piccoli telescopi, specialmente nelle notti più terse tra fine ottobre e inizio novembre.
La foto sopra le Tre Cime di Lavaredo

Una delle immagini più iconiche di questa apparizione arriva dalle Tre Cime di Lavaredo, grazie all’astrofotografa Alessandra Masi. Dopo cinque tentativi e notti di maltempo, la Masi è riuscita a catturare la Lemmon la notte del 17 ottobre, da oltre 1.800 metri di quota.
Nello scatto la cometa attraversa il cielo sopra le cime dolomitiche, fino a tramontare dietro la Forcella Lavaredo. L’immagine ha riscosso grande attenzione online e sui canali ufficiali APOD (Astronomy Picture of the Day) della NASA, dove le sue fotografie sono già state selezionate più volte.
“È stata una notte fredda ma perfetta, con la cometa che sembrava danzare sopra le montagne”, racconta l’autrice.
Come fotografare la cometa
Per immortalare la Lemmon non serve un osservatorio, ma qualche accorgimento tecnico.
Basta una reflex o mirrorless su treppiede stabile, un obiettivo luminoso e tempi di esposizione tra 5 e 15 secondi. È consigliato usare ISO tra 800 e 1600, autoscatto o telecomando per evitare vibrazioni, e mettere a fuoco manualmente all’infinito.
Con queste impostazioni si possono ottenere scatti nitidi che mostrano sia la chioma verdastra, dovuta ai gas ionizzati, sia la lunga coda polverosa illuminata dal Sole.
Per chi vuole semplificare l’osservazione, app gratuite come Stellarium, Sky Guide o Star Walk 2 mostrano in tempo reale la posizione della cometa nel cielo, utile per non perderla dietro l’orizzonte.
Quanto durerà la visibilità
La Lemmon resterà osservabile fino ai primi giorni di novembre, quando la crescente vicinanza al Sole la renderà più difficile da individuare. Dopo il perielio dell’8 novembre, sarà visibile solo con telescopi o binocoli, man mano che la sua luminosità diminuirà.
Gli astronomi consigliano quindi di approfittare delle prossime settimane per assistere al momento di massima brillantezza. Le serate più limpide offriranno le migliori opportunità di osservazione a occhio nudo, specialmente tra le 19:00 e le 21:00.
Perché la Lemmon è una cometa speciale

A differenza delle comete periodiche come Halley o Encke, la Lemmon non tornerà presto. La sua orbita è estremamente ampia, e potrebbero passare secoli prima di un nuovo passaggio vicino alla Terra. Questo rende il 2025 un’occasione unica per osservare il fenomeno.
L’interesse per la Lemmon non è solo scientifico ma anche estetico: le sue immagini tra le montagne italiane stanno facendo il giro del mondo, portando ancora una volta le Dolomiti al centro dell’attenzione astronomica.
L’evento conferma l’Italia come uno dei luoghi migliori per l’astrofotografia, grazie alla combinazione di paesaggi e cieli limpidi.
Prepararsi all’osservazione
Chi desidera ammirare la cometa può scegliere un luogo isolato e lontano da fonti luminose, portando con sé binocolo, macchina fotografica e abbigliamento caldo. È importante controllare il meteo e consultare le mappe stellari aggiornate. Anche con uno smartphone moderno e la modalità notturna è possibile catturare immagini suggestive, soprattutto se si include l’orizzonte montano come riferimento visivo.
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