Hai presente quando senti la classica frase “mio figlio è spesso davanti al tablet, quindi lo sa usare“? Qualcosa di analogo si può dire anche degli elettrodomestici: usarli spesso, come nel caso della lavatrice o della lavastoviglie, non significa assolutamente saperli usare correttamente.
Di guide su questo tema ne sono state scritte tante e in generale sicuramente ne saranno scritte altrettante in futuro.
Va da sé che per utilizzare questo elettrodomestico non serve per forza essere degli ingegneri (del resto è dedicato all’utente casalingo), ciò però non significa che non ci siano delle precauzioni da prendere o delle cose da sapere sul suo utilizzo.
Non tutti hanno lo stesso modello di lavatrice
Questo è il motivo per il quale l’articolo è una “guida più esaustiva possibile”, e non “la guida definitiva”: non tutti possiedono, non solo lo stesso modello di lavatrice, ma molto spesso due vicini di casa possono possedere due lavatrici di “generazioni” lontane tra loro.
Io ad esempio potrei avere una LG del 2018, il mio vicino una Indesit del 2005, mentre tu lettore potresti avere una Bosch degli anni 90 che tuttavia funziona ancora benissimo, per capirci.
Fortunatamente è possibile stabilire una “media”, per poter regolarsi.
Qual è la temperatura media da tenere per non rovinare il bucato in lavatrice?
La risposta è, giustamente, dipende da quale tipo di capo intendi lavare.
Di norma le lavatrici più recenti hanno dei programmi ben specifici: lana, mix, delicati, cotone, etc.
La risposta potrebbe sembrare abbastanza banale ma, solitamente i programmi in questione sono già regolati sulla temperatura corretta a seconda del tipo di capo che desideri lavare.
Ciò però non significa che non esistano delle eccezioni a quel tipo di capo: fortunatamente anche una lavatrice non recentissima ha la possibilità di cambiare temperatura, se ad esempio il tipo di lana che desideri lavare è più delicato della norma e desideri lavarlo addirittura a freddo.
Chiaro che se i capi sono terribilmente sporchi e sono ad esempio asciugamani o comunque capi “robusti” e bianchi, può andare bene anche una temperatura più elevata di 40°C.
Ricorda che la maggioranza di programmi avrà 40°C di standard (soprattutto il programma misto o “mix” a seconda della marca di lavatrice), secondo qualcuno se in casa qualcuno è particolarmente allergico ad acari della polvere, sarebbe addirittura necessario lavare almeno a 60°C i capi.
Alcune lavatrici possiedono addirittura programmi specifici antiallergici; essi di fatto si possono rivelare particolarmente utili nel caso tu sia particolarmente sensibile a particolari allergeni che si attaccano ai vestiti proprio come gli acari della polvere, graminacee e via discorrendo.
Tutto ciò dovrebbe valere in teoria sia per le lavatrici più recenti a LED, sia per quelle più “antiche” ancora a manopola; se per qualche ragione tu dovessi possedere il secondo caso di lavatrice, è molto probabile tu non abbia limitazioni di temperatura in base al programma scelto, cosa che invece hanno le lavatrici di oggi.
Fai quindi attenzione a non esagerare (in ambo i sensi: troppo caldo o troppo freddo).
Ammorbidenti e detersivi: quali utilizzare?
Qui dipende molto sia dalle tue disponibilità economiche che dal gusto personale.
Se sei allergico a qualcosa o particolarmente delicato, sappi che in commercio esistono detersivi ipoallergenici, basta fare una ricerca.
Lo stesso discorso è valido in egual misura anche per gli ammorbidenti.
La scelta spetterà a te.
L’acchiappacolore serve?
Senza tanti giri di parole: sì.
L’acchiappacolore protegge da incidenti di lavaggio, alcune marche costano poco, altre qualcosa di più, ma difficilmente raggiungono prezzi esagerati.
Vedila così: 5€ spesi di una confezione acchiappacolore sono sicuramente una spesa inferiore rispetto al dover ricomprare una ventina (se non una trentina) di capi, non pensi?
Alcuni acchiappacolore in commercio permettono anche di “entrare” nelle fibre più “resistenti” in modo da pulire il capo, e in alcuni casi a tenere “brillante” il colore originale che a forza di lavaggi sbiadisce.
Quando utilizzare la funzione prelavaggio?
Banalmente: se i tuoi capi sono particolarmente sporchi perché sei stato fuori e ti sei sporcato, o magari fai qualche lavoro (ad esempio agricolo) che non ti permette di rimanere pulito a lungo, usare il prelavaggio può essere una buona idea.
Solitamente nello scomparto dove metti il detersivo ci sono ben tre buchi: a sinistra di solito c’è quello per il detersivo, in centro quello per l’ammorbidente, a destra per il detersivo extra.
Per il prelavaggio nella tua lavatrice in questo scompartimento dovrai mettere circa un quarto del detersivo che usi di solito rispetto allo scompartimento a sinistra: una buona idea potrebbe essere usare detersivo liquido per prelavaggio e detersivo in polvere per il resto.
Anche se, come sopra, anche questo dipende molto molto dai casi, dai capi che hai intenzione di lavare.
L’extra risciacquo può servire?
La funzione extra risciacquo (che in alcuni modelli di lavatrice si chiama “skin care”) in effetti può avere una sua utilità: come nel caso dei vestiti sporchi di terra o di altre sostanze difficili da eliminare, l’extra risciacquo di fatto può dare una mano ad eliminare “residui” resistenti di queste “sostanze”.
Il timer: la funzione davvero utile che non usa (quasi) nessuno
È molto curioso che in un’epoca digitalizzata nella quale si fa di tutto per non perdere tempo pochissime persone usino questa utilissima funzione, che potrebbe salvare non solo il tempo, ma anche il denaro.
Sì, perché soprattutto in questo periodo di crisi energetica questa funzione può salvare il portafogli.
Come puoi vedere dalla tabella esistono diverse fasce orarie nelle quali si può risparmiare per lavare il proprio bucato.
Se la tua lavatrice è programmata per non fare troppo rumore (fortunatamente quelle più recenti di classe A e superiore solitamente sono progettate così), puoi programmare il timer in modo che la lavatrice lavori in fascia risparmio energetico.
Ma come funziona il timer della lavatrice? Poniamo caso che io imposti la lavatrice alle 18:30, se io metto il timer a 12 ore, la lavatrice finirà il ciclo di lavaggio alle 6:30 del mattino, in piena fascia di risparmio di energia.
Ciò significa che, se per ipotesi il lavaggio impostato dura un’ora e mezza, la lavatrice comincerà il lavaggio alle 5 del mattino.
Capisci come mai questa funzione semisconosciuta può salvare il tuo tempo e il tuo portafoglio?
Tieni presente che alcune lavatrici anche non recentissime (tipo le Indesit di metà anni 2000) hanno già un programma apposito per non far baccano di notte, solitamente dal nome “NightWash” o altri nomi analoghi.
Centrifuga
Come detto sopra sui lavaggi, anche questo dipende dalla tipologia di capo che vuoi lavare.
Mettiamo caso che hai un capo di un materiale particolarmente delicato come la seta, puoi impostare la centrifuga a 400 giri al minuti o a 200 se la lavatrice lo permette, o addirittura annullare proprio questa funzione se lo desideri.
Dipenderà molto dai tuoi capi e delle tue necessità.
Concludendo
Esistono veramente tante possibilità con questa meravigliosa macchina che ormai ci accompagna da quasi un secolo, eppure molte funzioni particolarmente utili non sono assolutamente conosciute dall’utente medio, e se conosciute non usate per una paura non propriamente razionale.