Modi per approcciarsi a sistemi Linux possono essercene molti, certo, la maggioranza dell’utenza alla fine deriva da Windows.
Tanto per cominciare il primo errore che si fa è quello di pensare di avere a che fare con uno “Windows con interfaccia diversa”; per forza di cose non è così.
Dimentica fin da subito il dover installare i file eseguibili (.exe) senza ausili esterni (tipo WINE) o di avere gli stessi identici programmi che hai su Windows: sei proprio di fronte ad un’altra scuola di pensiero, totalmente diversa da quella alla quale sei abituato!
Linux: per cominciare, quale distribuzione scegliere?
Le distribuzioni di Linux sono letteralmente migliaia, da Ubuntu a Debian, da Linux Lite a Zorin OS (ne ho parlato un po’ qui), Puppy Linux, Q4OS e potrei andare avanti all’infinito: c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Come muoversi dunque? Se vieni da Windows (come la stragrande maggioranza di utenza Linux) il mio consiglio è di prendere delle distribuzioni di Linux che a primo impatto non risultino “traumatiche” come menù Desktop (chiamato “scrivania” in italiano in alcune versioni).
Questo almeno, da un punto di vista prettamente grafico.
Normalmente le critiche che muovono gli “scontenti” di Windows al sistema operativo Microsoft sono che “è lento”, “non si comporta come si vede” e altre menate che spesso dipendono più dall’inesperienza dell’utente, che da una reale comprensione del sistema operativo.
Vanno quindi fatte delle prove per capire qual è la distribuzione di Linux che meglio supporta i driver, quella che si sposa meglio con le tue esigenze e il tuo stile di vita informatico, ma soprattutto quale andrà meglio per le prestazioni del tuo computer, dato che esistono molte distribuzioni studiate per “resuscitare” vecchi terminali.
Tuttavia, molte distribuzioni di Linux hanno volutamente usato un’interfaccia utente molto simile a quella dei vecchi Windows, ispirata perlopiù al caro vecchio Windows XP.
Tra questi possiamo contare Linux Lite OS, Lubuntu, ZorinOS e Linux Mint; tutti questi sistemi operativi, infatti, hanno adottato dei menu molto simili a quelli di Windows, dal 3.1 fino ad XP, 7 e 10 per capirci.
Una volta che hai trovato la distribuzione che più ti aggrada, potrai procedere.
Cosa trovi, grossomodo, in quasi tutte le distribuzioni Linux
Oramai, quasi tutte le distro di Linux possiedono di default il browser Mozilla Firefox, Thunderbird (programma per visualizzare la mail), e LibreOffice, una versione open source di office, non dissimile da quella di Windows (particolarmente ispirata alle edizioni dei primi anni 2000 di Microsoft Office).
Il tutto con l’aggiunta di altri programmi base (tipo la calcolatrice) che sono presenti anche sulla controparte Microsoft.
Fin qui potrebbe sembrare tutto regolare, se non fosse che ad esempio Thunderbird richiede già delle competenze informatiche un tantino più alte di andare su YouTube e commentare qualche video.
Mentre sull’applicazione della posta di Windows con i provider più noti, ti è sufficiente immettere email, password e pochi altri dati e bene o male si configura da solo: su Thunderbird e software analoghi devi seguire delle procedure abbastanza precise per configurare la posta elettronica!
Quindi, se non sei pronto a Thunderbird, ad esempio, almeno le prime volte ti conviene andare tramite browser (come detto Mozilla Firefox è già installato di default).
Quel benedetto terminale con le sue righe di comando…
Lo so, questa è la più grande preoccupazione per un utente Windows che si vuole approcciare ai sistemi del pinguini: il terminale con tanto di riga di comando.
Niente panico e tieni presente una cosa: l’antenato di Windows, il DOS, funzionava in modo abbastanza simile e i comandi dovevi saperli, qui è analogo.
Anche se esistono i file di estensione .deb con i quali puoi installare programmi su Linux, gran parte dei programmi vanno installati con la procedura del terminale!
Mi spiace, ma mettiti il cuore in pace perché alla fine non è nemmeno così difficile come sembra.
Il popolare client di videogiochi Steam, ad esempio, ha un suo file .deb per installazione su Linux, molti altri programmi, tuttavia non solo è necessario fare delle procedure per i repository (librerie che permettono ai programmi di funzionare), ma possono essere installati solo tramite terminale!
“Ora che ho installato una distribuzione del pinguino, cosa faccio?”
Questo dipenderà da te!
Gli utenti installano Linux per i motivi più disparati: una maggiore privacy, più fluidità e poter resuscitare vecchi computer in modo da non buttarli.
Uno dei motivi di installazione di questa famiglia di sistemi operativi è in alcuni casi, il più estremo tra quelli elencati: si parla di un vero proprio odio verso Microsft!
Certo se credi di poter trovare programmi surrogati con quel che facevi con Windows stai sbagliando completamente strada! Se pensi di compensare l’assenza di Photoshop con GIMP (altro programma preinstallato sui sistemi pinguinati), forse Linux non fa per te.
Purtroppo su Linux, generalmente, mancano molti software che sono di norma a pagamento, il problema è che, come nel caso GIMP-Photoshop, spesso le soluzioni open source gratuite sono lontane anni luce dalle loro versioni originali che (non a caso) spesso sono a pagamento.
Non a caso per i professionisti di alcune professioni tipo grafica pubblicitaria e video editing è pressoché impensabile per la stragrande maggioranza di loro di poter lavorare esclusivamente con soluzioni open source grauite!
Per il resto, di procedure di installazione Linux non è il caso di parlarne perché su internet ci sono milioni di articoli che ne parlano; se decidi, quindi, di fare il “grande passo” ai sistemi Linux, non posso che augurarti buon viaggo!