Il collirio Vuity è la nuova terapia che permetterà di vedere meglio a tutte quelle persone che hanno una diagnosi di presbiopia e che per poter leggere hanno dovuto attivare diverse strategie di sopravvivenza come aumentare le dimensioni dei caratteri sui loro smartphone o massimizzare la luminosità del computer per riuscire a leggere.
Grazie alla Food and Drug Administration statunitense, l’esercito degli ultraquarantenni è salvo: l’istituzione ha infatti approvato un nuovo collirio per il trattamento della presbiopia, offrendo alle persone un modo semplice ed efficace per vedere e leggere meglio.
I risultati sul collirio Vuity sono stati pubblicati sulla rivista The Convertation.
Collirio Vuity: ecco come funziona
Molte parti dell’occhio umano interagiscono con la luce in entrata per produrre un’immagine chiara. La prima cosa che viene colpita dalla luce è la cornea, lo strato esterno trasparente che inizialmente piega la luce. Successivamente la luce passa attraverso l’iride e la pupilla, che possono rimpicciolirsi o crescere per fare entrare più o meno luce all’interno dell’occhio.
La luce viaggia quindi attraverso la lente, che piega ulteriormente la luce stessa e la focalizza con precisione sul centro della retina. Infine, il segnale luminoso viene trasferito al nervo ottico nella parte posteriore dell’occhio, affinché il cervello lo traduca come un’immagine.
Per ottenere un’immagine nitida, i nostri occhi devono adattarsi alla distanza di un oggetto. Per poter fare questo eseguono tre passi principali per mettere a fuoco gli oggetti che si trovano vicino a noi: gli occhi puntano verso l’oggetto che deve essere focalizzato, e le lenti dell’occhio cambiano forma alle pupille che si restringono.
Una volta puntato lo sguardo su ciò che ti interessa, un piccolo muscolo nell’occhio si contrae, modificando la forma della lente per renderla più spessa. Più è spessa la lente, più la luce si piega mentre la attraversa. Allo stesso tempo, le pupille si restringono per bloccare parte della luce in arrivo da altri oggetti in lontananza.
Quando la luce rimbalza su un oggetto ed entra direttamente negli occhi, i raggi di luce al centro sono ciò che fornisce un’immagine chiara. Bloccare la dispersione della luce restringendo la pupilla aiuta a rendere più nitida l’immagine di oggetti vicini.
È possibile simulare questo processo usando una fotocamera di un qualsiasi smartphone: la prima cosa da fare, è puntare la fotocamera verso qualcosa di lontano; nel secondo step, si sposta la distanza nell’immagine, tenendola distanziata di circa circa 6 pollici. L’immagine inizierà a essere sfocata, ma quando l’obiettivo della fotocamera si restringerà, l’immagine verrà messo a fuoco.
Tornando alla presbiopia, si tratta dell’incapacità degli occhi di mettere a fuoco oggetti vicini, il che si traduce in immagini sfocate. In linea di massima ha il suo esordio verso i 40 anni e progredisce fino a raggiungere i massimi livelli intorno ai 60 anni. I ricercatori sono consapevoli che la causa principale della presbiopia è proprio l’età , ma la comunità scientifica ha iniziato ad interrogarsi sulle dinamiche di base.
Esistono due cose principali che un occhio fa per mettere a fuoco oggetti vicini: la lente cambia forma e la pupilla si rimpicciolisce. Poiché la presbiopia limita la capacità del cristallino di cambiare forma, il collirio Vuity compensa aiutando la pupilla a rimpicciolirsi. La costrizione della pupilla riduce la quantità di dispersione della luce.
Ciò fa in modo che la luce che entra nell’occhio sia meglio concentrata sulla retina, creando così una gamma più ampia di distanze in cui gli oggetti sono a fuoco e consentendo alle persone di vedere chiaramente sia gli oggetti vicini che quelli lontani.
Dopo aver messo le gocce del collirio Vuity negli occhi, ci vogliono circa 15 minuti affinché il principio attivo, la pilocarpina, inizi a dare risultati. La pilocarpina è un farmaco scoperto per la prima volta alla fine del 1800 e può essere utilizzata come terapia per il glaucoma e l’ipertensione oculare. L’effetto sui volontari è durato circa sei ore.
Altre equipe di scienziati stanno sviluppando gocce che ammorbidiscono e riducono il peso dell’obiettivo per favorire una messa a fuoco più facile. Infine, alcune prime ricerche hanno dimostrato che l’elettrostimolazione pulsata dei muscoli oculari può aiutare a rafforzarli e migliorare la capacità delle persone di piegare le lenti.
Selina McGee, optometrista e membro dell‘American Academy of Optometry, ha spiegato: “Molti americani hanno a che fare con la presbiopia, che in genere inizia intorno ai 40 anni, e fanno affidamento su occhiali da lettura o ricorrono a espedienti come lo zoom sui propri dispositivi digitali per vedere da vicino. Con il nuovo collirio chi ha una visione da vicino sfocata legata all’età può chiedere al proprio oculista una visita e discutere delle varie opzioni a disposizione per gestire questa condizione comune”.
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