Con l’avvento dell’era digitale, il cloud computing ha cambiato la nostra prospettiva sullo storage dei dati e molto spesso ci si affida a servizi esterni, in questo articolo vedrai i vantaggi dell’avere un cloud casalingo che puoi fare davvero con pochi soldi, magari con i tuoi vecchi tablet e smartphone Android.
Anziché confinare i dati all’interno di hard disk o dispositivi di storage fisici, ora possiamo accedere ai nostri file da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, grazie ai servizi di cloud storage.
Ma spesso questi servizi possono avere limitazioni gratis e avere la versione completa a pagamento, ecco perché potrebbe essere una buona idea creare un cloud casalingo con i dispositivi Android che già possiedi in casa, che magari funzionano ma non usi o usi relativamente poco.
La buona notizia è che è possibile, e in questo articolo spiegheremo come farlo, affrontando i pregi, i limiti, i rischi di sicurezza e l’eventuale utilità delle ROM personalizzate.
Cloud casalingo con Android, da dove cominciare
Ci sono alcuni passaggi da sapere per poter installare il proprio cloud casalingo in casa, il tutto si può riassumere in tre fasi.
Fase 1: Preparazione dei dispositivi
La prima cosa da fare è raccogliere i tuoi vecchi dispositivi Android. Ogni dispositivo che intendi utilizzare come parte del tuo cloud casalingo deve essere in grado di connettersi a Internet e deve avere una quantità decente di spazio di archiviazione. Se i dispositivi sono relativamente datati, una ROM personalizzata può essere un’opzione valida per prolungarne la vita utile e migliorarne la sicurezza.
ROM come LineageOS, Paranoid Android o GrapheneOS possono essere un ottimo punto di partenza, poiché forniscono aggiornamenti di sicurezza regolari e danno più controllo all’utente rispetto al firmware predefinito.
Fase 2: installazione del software per il cloud
Per creare un cloud casalingo, avrai bisogno di un software di gestione del cloud. Esistono diverse opzioni disponibili sia sul Google Play Store che su F-Droid, un app store alternativo per chi tiene particolarmente alla privacy. Un’opzione popolare è Nextcloud, disponibile su entrambi gli store; offre di fatto una vasta gamma di funzioni tra cui la sincronizzazione di file, il calendario e i contatti, la condivisione di file e altro ancora.
Un’altra opzione è Owncloud, simile a Nextcloud ma con alcune differenze nei servizi offerti. Entrambe le app sono open source e rispettano la privacy, rendendole ottime opzioni per un cloud casalingo.
Fase 3: configurazione e sincronizzazione dei dispositivi
Dopo aver installato il programma di gestione del cloud sui tuoi dispositivi Android, devi configurarlo per creare il tuo cloud casalingo; è un processo che può variare a seconda del software che hai scelto, ma in genere includerà la creazione di un account, la configurazione dello storage e la sincronizzazione dei dispositivi.
I pregi di un cloud casalingo
La creazione di un cloud casalingo offre diversi vantaggi: in primo luogo, ti consente di riciclare vecchi dispositivi Android, riducendo così il tuo impatto ambientale; in secondo luogo, ti dà il pieno controllo sui tuoi dati, eliminando la necessità di affidarsi a terze parti per la sicurezza e la privacy.
Oltretutto c’è da considerare che qualora salti la connessione comunque i tuoi dati saranno fisicamente presenti nel tuo dispositivo (o i tuoi dispositivi) Android in casa, quindi sarà molto più difficile tu perda i tuoi dati.
I limiti del cloud casalingo
Tuttavia, ci sono anche alcuni limiti.
La quantità di storage sarà limitata dalla capacità dei tuoi dispositivi Android, e potrebbe non essere sufficiente per grandi quantità di dati. Inoltre, la velocità e le prestazioni del tuo cloud casalingo potrebbero non essere all’altezza dei servizi di cloud storage professionali.
Tutto ciò, volendo, è comunque aggirabile tramite dei supporti dati esterni (le schede SD per farla breve).
Possibili rischi sulla sicurezza
Sebbene la creazione di un cloud casalingo ti dia più controllo sui tuoi dati, comporta anche alcuni rischi di sicurezza; se non proteggi adeguatamente i tuoi dispositivi e il tuo network, potresti essere vulnerabile a attacchi esterni. Pertanto, è essenziale implementare misure di sicurezza adeguate, come la crittografia dei dati, l’uso di password forti e la protezione del tuo network domestico.
Conclusioni
Concludendo, la creazione di un cloud casalingo con dispositivi Android di recupero è un progetto interessante e utile che può aiutarti a fare il massimo dei tuoi vecchi dispositivi mentre mantieni il controllo dei tuoi dati.
Tuttavia, è importante che tu sia consapevole dei limiti e dei potenziali rischi di sicurezza e prendere le dovute precauzioni per proteggere i tuoi dati.
Ci sono più metodi per farsi dei cloud casalinghi, ma sicuramente l’utilizzo di dispositivi Android di recupero resta uno dei più immediati.