Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Clostridioides difficile: il superbatterio tra i più pericolosi colpisce i neonati
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Scienza

Clostridioides difficile: il superbatterio tra i più pericolosi colpisce i neonati

Denise Meloni 3 anni fa Commenta! 5
SHARE

Il Clostridioides difficile, conosciuto anche come C. diff, è un superbatterio tra i più pericolosi al mondo che come habitat predilige l’intestino. Si tratta di un superbatterio che generalmente infetta quasi tutti i neonati. Questa predilezione è dovuta al fatto che i neonati molto probabilmente hanno un un intestino “sterile“, il che significa che C. diff non ha concorrenza. Il superbatterio entra in contatto con un neonato per contaminazione ambientale. Circa il 70% dei bambini lo ha nell’intestino, successivamente lo espelle dopo i primi 2 anni.

Clostridioides difficile

Il Clostridioides difficile può colpire chiunque, non solo i bambini. Mentre si pensa che i bambini siano immuni alle sue tossine perché non hanno ancora i recettori cellulari a cui si lega la tossina, gli adulti non godono di questa fortuna. Ma se l’adulto è stato infettato anche da bambino, avrà meno problemi.

Leggi Altro

L’Oceano Meridionale sta cambiando: meno ghiaccio, più sale e impatti globali
Emicrania cronica: un radicale sollievo con i farmaci GLP-1
Cancro infantile: i sopravvissuti sono più vulnerabili al COVID-19 grave
Eclissi solare artificiale nello Spazio: l’ESA ci è riuscita davvero con Proba-3

Clostridioides difficile: qualche informazione sui suoi effetti

Quando la malattia o gli antibiotici riducono la nostra flora intestinale, il C. diff. attacca e può causare un’infezione dell’intestino crasso, con sintomi della malattia che vanno da diarrea, dolore, febbre e nei casi più severi addirittura al decesso. Grazie alle loro endospore, le infezioni da Clostridioides difficile sono diffuse e difficili da eradicare dalle strutture ospedaliere. Le endospore proteggono il superbatterio da condizioni avverse e bassi livelli di nutrienti, un po’ come una piccola tuta spaziale batterica.

Clostridioides difficile

Tom Riley, Professore di sanità pubblica presso l’Università dell’Australia occidentale, ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio e alle comprensione delle dinamiche che caratterizzano di questi superbatteri: “Le endospore batteriche sono altamente resistenti ai disinfettanti convenzionali“, ha dichiarato il Professor Riley.

Oltre ad essere difficile da uccidere, il Clostridioides difficile sta sviluppando resistenza a molti antibiotici convenzionali. La metà dei ceppi del Clostridioides difficile isolati da pazienti con WA di età compresa tra 1 e 4 anni si sono dimostrati resistenti a un antibiotico. Circa il 13% ha manifestato resistenza a più farmaci.

Gli antibiotici sono vitali per il trattamento delle infezioni. Ma l’uso eccessivo che ha fatto l’essere umano di antibiotici ad ampio spettro sta rendendo il nostro intestino vulnerabile alle infezioni: “Gli antibiotici sono più un problema in termini di causa piuttosto che di cura della malattia“, ha spiegato il Professor Riley: “Se hai una flora intestinale normale, non sei suscettibile alle infezioni“.

Le cefalosporine sono un gruppo di antibiotici ad ampio spettro. Agiscono interferendo con le proteine ​​che legano la penicillina di una cellula batterica. Queste proteine ​​aiutano a incollare insieme le pareti cellulari. Senza di loro, la cellula batterica si rompe e il batterio muore.
Sfortunatamente, le cefalosporine distruggono la flora intestinale e sono anche associate all’infezione da Clostridioides difficile. Senza altri batteri nell’intestino con cui competere, il Clostridioides difficile può prosperare.

L’ ampio uso delle cefalosporine come antibiotico è cambiato dove le persone sono state infettate. Il Professor Riley ha specificato che circa 20-30 anni fa, la maggior parte delle infezioni si verificava all’interno degli ospedali: “Ora, la maggior parte dei casi che arrivano provengono dall’esterno dell’ospedale“, ha chiarito lo studioso.

Clostridioides difficile

Mentre alcuni governi hanno tentato di rimuovere le cefalosporine dalla medicina del bestiame, il danno era già stato fatto. La maggior parte dei ceppi di Clostridioides difficile sono intrinsecamente resistenti alle cefalosporine di terza generazione: “Il Clostridioides difficile è elencato tra le prime cinque minacce urgenti per la salute pubblica del Centro degli Stati Uniti per il controllo delle malattie“, ha aggiunto il Professor Riley: “Gli australiani non si sono ancora resi conto di questo fatto“.

 Dati recenti suggeriscono che un minor numero di medici di famiglia australiani prescrive antibiotici ad ampio spettro. E mentre questa nuova tendenza è accolta favorevolmente, la prescrizione di antibiotici è ancora un’abitudine difficile da abbandonare. Gli antibiotici sono uno dei progressi più significativi mai fatti in medicina. Sono estremamente utili per affrontare la maggior parte delle infezioni batteriche.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sconsiglia tuttavia l’assunzione di antibiotici per il raffreddore e l’influenza. Questo perché sono infezioni virali che gli antibiotici non sono progettati per trattare. Secondo il Professor Riley, dobbiamo anche smettere di usare antibiotici umani nel bestiame poiché creano un terreno fertile maturo per le malattie zoonotiche e cioè le malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo.

Clostridioides difficile

Ci troviamo ormai in una corsa agli armamenti contro i superbatteri. Non è una lotta che potremo mai vincere completamente, ma se adottiamo le giuste misure, la speranza è quella di poter evitare di perdere completamente.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?